19.12.2014
Bucarest — Il ministro romeno delle Finanze, Darius Vâlcov, crede che, il prossimo anno, l’avanzo dell’economia della Romania supererà il 3% e gli introiti al bilancio saranno oltre il livello stimato nella bozza della Finanzia. Stando al ministro, gli introiti supplementari attesi per la prima parte del 2015 potrebbero essere utilizzati per un’eventuale riduzione dell’Iva, sia nel suo insieme, che per certe categorie di alimenti. A Bucarest, la bozza della Finanziaria e della previdenza sociale 2015 sono, da oggi, sull’agenda della plenaria del Parlamento, dopo i dibattiti nelle commissioni di specialità. La costruzione del bilancio punta su un deficit dell’1,8% del Pil, un’inflazione del 2,2% e una crescita economica del 2,5%. Dei maggiori budget beneficeranno i Ministeri del Lavoro, delle Finanze, dell’Agricoltura, dei Fondi Europei, dei Trasporti e dell’Economia. Meno soldi invece per la Sanità, la Cultura, l’Amministrazione e l’Interno. Il voto finale sulla Finanziaria è previsto per il 21 dicembre.
România Internațional, 19.12.2014, 18:27
Bucarest — Il ministro romeno delle Finanze, Darius Vâlcov, crede che, il prossimo anno, l’avanzo dell’economia della Romania supererà il 3% e gli introiti al bilancio saranno oltre il livello stimato nella bozza della Finanzia. Stando al ministro, gli introiti supplementari attesi per la prima parte del 2015 potrebbero essere utilizzati per un’eventuale riduzione dell’Iva, sia nel suo insieme, che per certe categorie di alimenti. A Bucarest, la bozza della Finanziaria e della previdenza sociale 2015 sono, da oggi, sull’agenda della plenaria del Parlamento, dopo i dibattiti nelle commissioni di specialità. La costruzione del bilancio punta su un deficit dell’1,8% del Pil, un’inflazione del 2,2% e una crescita economica del 2,5%. Dei maggiori budget beneficeranno i Ministeri del Lavoro, delle Finanze, dell’Agricoltura, dei Fondi Europei, dei Trasporti e dell’Economia. Meno soldi invece per la Sanità, la Cultura, l’Amministrazione e l’Interno. Il voto finale sulla Finanziaria è previsto per il 21 dicembre.
Bucarest — Il presidente romeno Traian Basescu terrà, domani sera, un giorno prima del termine del suo secondo mandato consecutivo di 5 anni alla guida del Paese, la sua ultima conferenza stampa in veste di capo dello stato. Domenica, si terrà la cerimonia di passaggio di consegne tra Traian Basescu e il presidente eletto Klaus Iohannis, il quale presterà giuramento nell’ambito di una seduta solenne del Parlamento. Klaus Iohannis sarà accolto con la Guardia d’onore al Palazzo presidenziale Cotroceni, dove Traian Basescu gli consegnerà il Sigillo dello stato. I due avranno anche un breve colloquio privato. Prima di lasciare il Palazzo presidenziale, Traian Basescu riceverà per l’ultima volta gli onori militari. Klaus Iohannis è il quarto presidente della Romania dopo il crollo del comunismo nel 1989. Ex presidente del Partito Nazional-liberale, Iohannis ha ottenuto il 45,43% dei voti al secondo turno delle presidenziali del 16 novembre, sconfiggendo l’attuale premier, il socialdemocratico Victor Ponta.
Bruxelles — I leader Ue hanno deciso, al Consiglio Europeo di Bruxelles, la creazione del Fondo Ue per gli Investimenti Strategici, il cosiddetto “piano Juncker”, di oltre 300 miliardi di euro. L’iniziativa va approvata dall’Europarlamento entro giugno 2015, affinchè gli investimenti possano essere avviati dalla metà dell’anno prossimo. D’altra parte, i capi di stato e di governo Ue si sono detti pronti ad aiutare all’implementazione delle decisioni dell’Ucraina sulle riforme politiche e a decidere nuove misure contro Mosca, se necessario. Al Consiglio Europeo, la Romania è stata rappresentata dal capo dello stato, Traian Basescu.
Bucarest — A Timişoara (nell’ovest della Romania) sono continuate, oggi, le celebrazioni commemorative per gli eroi caduti durante la Rivoluzione Anticomunista del 1989. 25 anni fa, il 19 dicembre, decine di migliaia di persone sono scese in piazza, in movimento di protesta senza precedenti contro il regime comunista. Il 20 dicembre, Timsoara venica dichiarata la prima città romena libera dal comunismo”. Gli avvenimenti e Timisoara, iniziati sin dal 16 dicembre, sono ritenuti la scintilla che accese la Rivoluzione Anticomunista romena, culminata, qualche giorno dopo, con il crollo del regime Ceausescu. Oltre 1000 persone sono morte e circ 3.400 sono rimaste ferite. La Romania è stata l’unico Paese dell’Est Europa dove il cambiamento del regime è avvenuto con spargimento di sangue e in cui i leader comunisti sono stati giustiziati.
Bucarest — Il tasso di disoccupazione è arrivato, in Romania, al 65,%, nel terzo trimestre del 2014, in calo dello 0,2% rispetto al precedente trimestre. Lo rileva l’Istituto Nazionale di Statistica. Stando ai dati resi pubblici oggi, nel terzo trimestre di quest’anno, il tasso di occupazione maschile era maggiore di quello di occupazione femminile (oltre il 70% rispetto al quasi 55%) e per le persone delle zone rurali (quasi il 64% rispetto al 61,6% nelle zone urbane). Il tasso di disoccupazione ha toccato il piu’ alto livello (il 22,5%) tra i giovani tra i 15-24 anni.
Bucarest — Il mercato auto romeno ha registrato una crescita nel 2014 per la prima volta, dopo 6 anni consecutivi di forte calo. Nei primi 11 mesi, il volume totale delle vendite di auto è cresciuto del 24,1%. A seconda del tipo di combustibile, le più gettonate sono state le autodiesel, stando all’Associazione dei Produttori e Importatori di Auto. Tra i modelli più apprezzati modelli, la Dacia, che resta al primo posto, seguita dalla Volkswagen, Skoda, Renault, Ford e Opel.
(traduzione di Adina Vasile)