19.09.2024
Consiglio Supremo di Difesa: riunione a Bucarest, sul tavolo situazione nella confinante Ucraina e implicazioni per Romania/ Governo: al lavoro Piano Nazionale per la Grande Industria da quasi 2 mld euro/ Maltempo: permane rischio alluvioni in Romania/ Lavoro: sondaggio Romania, migranti opportunità, non minaccia
Newsroom, 19.09.2024, 16:20
Consiglio Supremo di Difesa – Riunione del Consiglio Supremo di Difesa a Bucarest, convocata dal presidente Klaus Iohannis, per discussioni sul conflitto nella confinante Ucraina e sulle sue implicazioni per la Romania. Discusse anche le opportunità offerte dal nuovo contesto geopolitico per il consolidamento del partenariato strategico con la Repubblica di Moldova, dato che è necessario assicurare anche l’irreversibilità del percorso europeo del piccolo stato romenofono. Sul tavolo anche il piano nazionale di dotazione dell’Esercito della Romania nel prossimo decennio.
Difesa – La NATO deve reagire alle incursioni della Russia nello spazio aereo dei paesi membri, alla luce della guerra in Ucraina. Lo ha sottolineato il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, alla riunione B9 con gli omologhi degli stati alleati sul fianco orientale della NATO, svoltasi ieri a Bucarest. Da parte sua, il rappresentante della Polonia ha affermato che il mese prossimo i ministri della Difesa alleati discuteranno della distruzione dei droni che violano lo spazio aereo della NATO. L’iniziativa B9 riunisce la Romania, la Polonia, la Bulgaria, la Repubblica Ceca, l’Estonia, l’Ungheria, la Lituania, la Lettonia e la Slovacchia. Colloqui sulla sicurezza nella zona, ma anche sul sostegno alla difesa dell’indipendenza dell’Ucraina attraverso la decisione della Romania di donare al paese confinante un sistema Patriot, si sono svolti ieri a Bucarest anche tra i capi delle diplomazie, Luminiţa Odobescu e Andrij Sybiha.
Piano Nazionale Grande Industria – Il Governo di Bucarest sta lavorando ad un Piano Nazionale per la Grande Industria da quasi 2 miliardi di euro, incentrato su tre pilastri principali: sostegno agli investimenti strategici nell’industria manifatturiera, aiuti di stato alle grandi imprese che realizzano investimenti in grado di ridurre le emissioni dirette di gas serra e il consumo di energia, nonchè sostegno alle aziende che producono materie prime. Il premier Marcel Ciolacu ha spiegato che il Governo vuole rafforzare il modello di sviluppo economico basato sugli investimenti.
Alluvioni – A Bucarest, l’Istituto di Idrologia e Gestione delle Acque ha annunciato che, fino al 24 settembre, la portata del Danubio all’ingresso in Romania nel tratto Baziaş aumenterà significativamente fino a 8.000 metri cubi al secondo, cioè più del doppio della media pluriennale di settembre. Le autorità assicurano, però, che la diga di Porţile de Fier è pronta a ricevere e transitare l’ondata di piena prevista a seguito delle piogge abbondanti nell’Europa centrale. Intanto permane il rischio inondazioni nell’est della Romania, già pesantemente colpita dal passaggio del ciclone Boris. I codici arancione e giallo sono in vigore per deflussi da versanti, torrenti, ruscelli e ondate di piena improvvise su piccoli fiumi. Nelle località allagate alla fine della scorsa settimana, vigili del fuoco provenienti da tutto il Paese, soccorritori, gendarmi e volontari sono in allerta e intervengono per aiutare la popolazione, che ha bisogno anche di prodotti di prima necessità. Le recenti inondazioni hanno causato vittime e ingenti danni materiali.
Elezioni – La campagna elettorale per le presidenziali che si terranno in Romania inizierà il 25 ottobre. Lo ha riferito oggi l’Autorità Elettorale Permanente. Le candidature potranno essere presentate entro il 5 ottobre. Le autorità organizzeranno circa 19.000 seggi elettorali nel Paese, mentre i cittadini romeni all’estero potranno votare in oltre 900 seggi. Secondo i dati più recenti, in Romania sono più di 18 milioni gli elettori per i quali verranno stampate schede elettorali, mentre per i connazionali all’estero saranno preparate circa 5 milioni di schede, ha precisato il presidente dell’AEP, Toni Greblă.
Migrazione – La maggior parte dei romeni ritiene che gli immigrati che vengono a lavorare in Romania rappresentino piuttosto un’opportunità e non una minaccia in termini di occupazione. Secondo un sondaggio, circa il 68% afferma che gli immigrati aiutano l’economia occupando posti vacanti. Il 25% ritiene, invece, che essi prendono i posti di lavoro dei romeni, costretti, a loro volta, ad andare all’estero. I più tolleranti nei confronti degli immigrati sono i giovani fino a 20 anni, le persone con un’istruzione superiore e gli abitanti di Bucarest. Dal sondaggio emerge, inoltre, che circa il 67% degli intervistati è d’accordo con la concessione di incentivi finanziari per il ritorno in patria dei romeni che lavorano all’estero, mentre circa il 31% è contrario a tale idea.
Droga – Tre trafficanti di droga (due cittadini moldavi e un romeno) sono stati arrestati a Bucarest, dopo essere stati colti in flagrante con 10 chilogrammi di sostanze proibite. Il capo della rete ha sviluppato numerose connessioni nelle comunità dei trafficanti di droga e di sostanze psicoattive in Belgio, Paesi Bassi e Germania. Secondo la Polizia, la sostanza psicoattiva ha un valore di mercato di 200.000 euro. I farmaci dovevano raggiungere oltre 100.000 consumatori.