19.07.2014
Bucarest — Il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, considera necessaria un’inchiesta internazionale completa e impaziale nel caso della catastrofe aerea avvenuta nell’est dell’Ucraina. Tra le vittime della catastrofe si trova anche un cittadino romeno-canadese. Titus Corlatean ha spiegato che il Ministero degli Esteri continua le pratiche per accertare se tra le vittime della catastrofe ci siano altri connazionali. Intanto, il presidente romeno Traian Basescu ha fatto riferimento alla catastrofe aerea avvenuta in Ucraina come a un atto terroristico. Intervenendo a una riunione politica a Sinaia, Traian Basescu ha spiegato che presenterà la propria analisi in una dichiarazione ufficiale al Palazzo della Presidenza. L’incidente non può essere lasciato senza un’indagine internazionale e, per quello che è successo – 298 innocenti uccisi in un atto terroristico, non deve passare senza conseguenze”, ha dichiarato Traian Basescu.
România Internațional, 19.07.2014, 16:16
Bucarest — Il ministro degli Esteri romeno, Titus Corlatean, considera necessaria un’inchiesta internazionale completa e impaziale nel caso della catastrofe aerea avvenuta nell’est dell’Ucraina. Tra le vittime della catastrofe si trova anche un cittadino romeno-canadese. Titus Corlatean ha spiegato che il Ministero degli Esteri continua le pratiche per accertare se tra le vittime della catastrofe ci siano altri connazionali. Intanto, il presidente romeno Traian Basescu ha fatto riferimento alla catastrofe aerea avvenuta in Ucraina come a un atto terroristico. Intervenendo a una riunione politica a Sinaia, Traian Basescu ha spiegato che presenterà la propria analisi in una dichiarazione ufficiale al Palazzo della Presidenza. L’incidente non può essere lasciato senza un’indagine internazionale e, per quello che è successo – 298 innocenti uccisi in un atto terroristico, non deve passare senza conseguenze”, ha dichiarato Traian Basescu.
Bucarest – La Romania ha dimostrato di aver trattato con serietà lo statuto di membro della NATO, rimanendo impegnata fino alla fine nella più importante missione dell’Alleanza dalla sua fondazione — l’operazione ISAF in Afghanistan. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Mircea Dusa, presente a Craiova (sud) a un’ampia cerimonia militare che ha segnato la fine della missione dell’esercito romeno in Afghanistan. Dusa ha conferito l’emblema d’onore dell’Esercito Romeno ai 30 battaglioni e brigate che hanno ottenuto risultati rimarchevoli nelle missioni in questo Paese. Il battaglione romeno degli Scorpioni Rossi di Craiova è stato il primo dispiegato in Afghanistan, nella provincia meridionale di Zabul, a giugno 2002. In 12 anni di presenza operativa, la Romania ha inviato in questo Paese 25.000 militari, di cui 26 hanno perso la vita. Il ritiro delle truppe romene è cominciato a giugno 2014 e, secondo il calendario, da ottobre rimarranno solo circa 200 militari incaricati a partecipare all’addestramento dell’esercito afghano.
Costanza — Quattro navi della NATO con competenze specifiche nella lotta alle mine si trovano fino al 21 luglio nel porto romeno di Costanza, dopo aver partecipato ad addestramenti congiunti di militari romeni e stranieri. La presenza delle navi rientra nel Piano delle attività internazionali delle Forze Navali Romene per il corrente anno. Il Gruppo giunto in Romania è una forza multinazionale integrata, con due navi dall’Italia, una dalla Turchia e una dalla Gran Bretagna. Il 21 luglio, il gruppo lascierà il porto di Costanza, per partecipare a esercitazioni sul mare, accanto a navi ed elicotteri romeni.
Bucarest — Celebrazioni in Romania in occasione della Festa dell’Aviazione e delle Forze Aeree. Migliaia di romeni hanno assistito all’air show svoltosi a Campia Turzii (centro), con la partecipazione dei militari canadesi, giunti a maggio nell’ambito del dispiegamento delle forze NATO, in seguito al conflitto nella confinante Ucraina. Il ministro della Difesa, Mircea Dusa, ha sottolineato il ruolo dell’aviazione militare per la sicurezza nazionale. All’evento era presente anche l’ambasciatore canadese a Bucarest, Joanne Lemay.
Bucarest – La mobilità dei lavoratori è l’espressione della libera circolazione, e qualsiasi limitazione sarebbe un passo indietro nella costruzione europea. Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro romeno, Rovana Plumb, presente a Milano, accanto ai colleghi degli stati comunitari, alla riunione informale organizzata sotto il semestre italiano di Presidenza UE. Intervenendo al primo workshop dedicato alla mobilità del lavoro, il ministro romeno ha apprezzato il contributo positivo di questo fattore ai mercati del lavoro in Europa. Incontrando il collega italiano Giuliano Poletti, il ministro Rovana Plumb ha presentato il progetto Garanzie per i giovani”, attuato dal Governo di Bucarest con fondi europei. I due ministri hanno parlato anche della difesa degli interessi dei lavoratori romeni in Italia e dello sviluppo della collaborazione bilaterale nell’attuale contesto europeo, precisa ancora il comunicato del Ministero del Lavoro di Bucarest.
Bucarest — Alle Olimpiadi Internazionali di Informatica svoltesi in Taiwan, gli alunni romeni hanno vinto quattro medaglie: una d’oro, due d’argento e una di bronzo. L’oro è andato a Rares Darius Buhai di Bistrita (nord della Romania), che aveva vinto l’oro anche alle precedenti due Olimpiadi, diventando il romeno con i migliori risultati del genere. L’edizione 2014 delle Olimpiadi Internazionali di Informatica ha riunito oltre 300 concorrenti di 86 Paesi.
Berlino — La coppia formata dal tennista romeno Florin Mergea e dal croato Marin Draganja si è qualificata nella finale del doppio al torneo ATP di Amburgo, con montepremi di quasi 1,2 milioni di euro. I due hanno superato per 6-1, 6-3 la coppia Jamie Murray (Gran Bretagna)/John Peers (Australia). Semifinalisti a Roland Garros, Mergea e Draganja si contenderanno la finale di Amburgo con i favoriti Alexander Peya (Austria)/Bruno Soares (Brasile). Mergea gioca la terza finale ATP della sua carriera, vincendo due titoli nel doppio nel 2013 a Vienna, insieme al ceco Lukas Rosol, e quest’anno a Vina del Mar (Cile), con l’austriaco Oliver Marach.