19.05.2020
COVID-19 – Sono 17.100 i contagi da COVID-19 accertati in Romania e più di 10.100 i guariti e dimessi. Lo ha annunciato oggi il Gruppo di Comunicazione Strategica, indicando 1.137 decessi. All’estero, sono quasi 3.000 i romeni rilevati positivi, soprattutto in Italia, Spagna e Germania, e 103 hanno perso la vita, per la maggior parte in Gran Bretagna, Italia e Francia. Il virus è ancora tra di noi e potremmo confrontarci con un’esplosione di infezioni, ha ammonito oggi il presidente Klaus Iohannis, ribadendo l’intenzione di ripristinare lo stato di emergenza se i contagi si moltiplicheranno in una simile misura. Il capo dello stato ha criticato con veemenza il mancato rispetto delle regole istituite col passaggio dallo stato di emergenza a quello di allerta, nonchè il tentativo di alcuni politici dell’opposizione di istigare alla loro inosservanza.
România Internațional, 19.05.2020, 20:05
Economia – Il piano europeo di ripresa economica va attuato rapidamente, senza burocrazie e condizioni inutili, deve puntare su investimenti e sulle necessità degli stati membri meno sviluppati. Lo ha dichiarato oggi il ministro delle Finanze romeno, Florin Cîţu, presentando alla riunione Ecofin la posizione della Romania secondo cui il Recovery Fund non deve essere discriminatorio nell’UE a 27 e va incentrato sulle grosse priorità, mentre lo strumento SURE per salvare i posti di lavoro va applicato rapidamente. Le dichiarazioni fanno seguito alla proposta del presidente francese Emmanuel Macron e della cancelliera tedesca Angela Merkel su un piano di ripresa economica da 500 miliardi di euro per i Paesi dell’UE colpiti dalla crisi sanitaria. La Merkel ha sottolineato che i Paesi che hanno sofferto di più dovrebbero essere i principali beneficiari del fondo. Dal canto suo, Emmanuel Macron ritiene che gli stati che riceveranno aiuti non saranno tenuti a rimborsarli.
Confine Romania – Ungheria – Il ministro dell’Interno romeno Marcel Vela ha annunciato di aver concordato con l’omologo ungherese, Sándor Pinter, l’apertura di altri cinque valichi di frontiera per l’ingresso in Romania. Negli ultimi giorni, decine di migliaia di persone hanno atteso per ore di entrare in Romania al confine con l’Ungheria e le regole di distanziamento non sono state osservate. Il Ministro della Salute, Nelu Tătaru, ha richiamato l’attenzione sul pericolo derivante da questa situazione e sul rischio della comparsa di nuovi focolai di coronavirus, dato che molte persone sono in arrivo dalle ex zone rosse.
Lavoro – Sono 384.826 i contratti di lavoro cessati in Romania dal 16 marzo, quando è stato istituito lo stato di emergenza, di 10.643 in più rispetto a ieri, e il numero sale da un giorno all’altro. Lo rilevano i dati pubblicati dal Ministero del Lavoro. 68.759 contratti sono cessati nei settori del commercio al dettaglio e delle autoufficine, 67.726 nell’industria manifatturiera e 56.200 nell’edilizia. Inoltre, dal 16 marzo ad oggi, sono stati sospesi altri 598.640 contratti di lavoro, di 19.851 rispetto a ieri, per la maggior parte nell’industria manifatturiera, commercio al dettaglio e HoReCa.
Diplomazia – Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha partecipato oggi ad una videoconferenza regionale sulla gestione degli effetti socio-economici della pandemia di COVID-19. Il MAE romeno precisa in un comunicato che il capo della diplomazia ha espresso il sostegno di Bucarest all’adozione in sede europea dei documenti relativi ai quadri negoziali con l’Albania e la Macedonia del Nord, in seguito alla decisione sull’avvio dei negoziati. Bogdan Aurescu ha sottolineato l’importanza di mantenere la politica di allargamento al centro dell’azione dell’UE nella regione, oltre alle iniziative puntuali a sostegno della ripresa socio-economica. Il capo della diplomazia ha evidenziato l’aiuto finanziario stabilito a livello dell’UE per i Balcani occidentali, che ha definito come un segnale fermo e concreto di solidarietà e impegno europeo nella regione.
Turismo – Oltre un centinaio di alberghi sul litorale romeno del Mar Nero dovrebbero aprire i battenti a giugno, secondo le stime delle organizzazioni padronali. L’annuncio del governo sull’apertura dei locali dal 1° giugno ha mobilitato circa un quarto della capacità di alloggio del litorale romeno. I proprietari stimano un tasso di occupazione degli alberghi del 25% -30%, cioè 8.500 e 10.000 persone. I primi sono già arrivati nel fine settimana per pesca e attività sportive all’aperto a Mamaia, Vama Veche e nel Delta del Danubio.
Auto – L’Associazione dei costruttori europei di auto (ACEA) ha annunciato che le immatricolazioni di veicoli nuovi in Europa sono diminuite di oltre il 78% ad aprile 2020 rispetto allo stesso mese dello scorso anno, il più forte declino dalla pubblicazione dei dati statistici in questo settore, nel 1990, secondo quanto riferisce la Reuters. A registrare il maggior declino di quasi il 100% sono state l’Italia e la Spagna. In Romania, il mercato automobilistico ha registrato un calo del 50%. Ad aprile, le immatricolazioni del marchio Dacia in Europa sono diminuite di circa l’80%.
Calcio – La Federcalcio romena ha presentato alla UEFA l’ultima lettera di garanzia necessaria per riaffermare la disponibilità di ospitare l’EURO 2020, riconfermando ufficialmente l’impegno nell’organizzazione dell’evento. Programmato tra il 12 giugno e il 12 luglio 2020, il Campionato europeo di calcio è stato rinviato al 2021 a causa della pandemia di coronavirus. Bucarest ospiterà quattro partite del torneo finale. Per qualificarsi all’EURO, la nazionale della Romania dovrà vincere il play-off previsto in autunno. La prima partita si svolgerà in trasferta contro l’Islanda e, se vincerà, la Romania dovrà incontrare ancora la Bulgaria o l’Ungheria. Se si qualificherà al torneo finale, la nazionale romena giocherà due partite a Bucarest.