19.03.2020
Coronavirus – 17 nuovi casi di COVID-19 sono stati confermati in Romania. Il numero dei contagi a livello nazionale è salito a 277. Il Gruppo di Comunicazione Strategica che, da oggi, trasmette una sola comunicazione al giorno, ha reso pubblico che 25 persone sono guarite e sono state dimesse dall’ospedale – 16 a Timişoara (ovest), 8 a Bucarest e una a Iaşi (est). 3.822 persone sono in quarantena e testate per il coronavirus, mentre altre più di 33.700 sono in isolamento domiciliare e sotto monitoraggio sanitario. D’altra parte, il presidente Klaus Iohannis ha salutato l’adozione da parte del Parlamento, oggi, del suo decreto sulla dichiarazione dello stato di emergenza sull’intero territorio della Romania per un periodo di 30 giorni. Stando al presidente il voto del Parlamento dimostra la responsabilità e la solidarietà dell’intera classe politica. Dal canto suo, il premier Ludovic Orban ha annunciato l’aumento delle pene per chi non rispetta le disposizioni delle autorità volte ad arginare la pandemia di coronavirus oppure dichiara informazioni false. Il Governo ha deciso di aumentare il massimale della garanzia per i crediti concessi alle PMI di circa un miliardo di euro e di garantire il pagamento del sussidio di disoccupazione, pari al 75% dello stipendio lordo.
România Internațional, 19.03.2020, 16:48
Rimpatrio — Il Ministero degli Esteri di Bucarest informa che, oggi, 89 cittadini romeni sono tornati dalla Spagna in seguito alle iniziative dei Ministeri degli Esteri e dei Trasporti. Ieri, è stato agevolato il rimpatrio di 100 cittadini romeni: 74 da Malta e 26 dall’Egitto. Secondo la fonte citata, i rimpatri fanno parte delle serie di pratiche per l’agevolazione del rientro dei cittadini romeni che si trovano temporaneamente all’estero e che sono stati colpiti dalle misure prese dagli stati europei per la gestione e la prevenzione dell’epidemia di COVID-19. Il MAE rinnova l’appello ai cittadini di evitare qualsiasi viaggio all’estero che non sia assoluttamente necessario e la raccomandazione che i turisti o i cittadini romeni che si trovano temporaneamente all’estero tornino urgentemente in Romania. Il Ministero sollecita inoltre ai cittadini romeni residenti all’estero di osservare strettamente le raccomandazioni delle autorità di questi stati e sottolinea che i viaggi in Romania non sono raccomandati.
Fake news — Il ministro dell’Interno romeno, Marcel Vela, ha trasmesso all’Autorità Nazionale per l’Amministrazione e la Regolamentazione nelle Comunicazioni (ANCOM) la proposta del Gruppo di Comunicazione Strategica di disattivazione del sito stiridemoment.ro. La proposta si basa sull’articolo 54 del decreto presidenziale relativo alla dichiarazione dello stato di emergenza sul territorio della Romania. Stando alle autorità, il rispettivo sito seleziona e presenta frammenti di dichiarazioni e informazioni con titoli allarmisti, atti a generare panico tra i cittadini. I titoli dei materiali presentati sul sito sono o del tutto falsi, o non hanno niente a che fare con le decisioni annunciate ufficialmente. Inoltre, il sito non ha un’identità e non sono state identificate persone di contatto. La polizia sta effettuando indagini per il reato di comunicazione di informazioni false. Ieri, il portavoce dell’UE per la politica estera, Peter Stano, ha ammonito che “chiunque dissemina disinformazioni sul coronavirus non fa altro che giocare con le vite delle persone” ed ha aggiunto che dietro alcune di queste notizie false ci sono i mass-media pro-russi, accusa smentita però dal Cremlino.
Trasporto ferroviario — Il principale operatore di trasporto ferroviario romeno, CFR Viaggiatori, sospende, temporaneamente, la circolazione dei treni internazionali che fanno il collegamento con l’Ungheria e l’Austria. La decisione è stata adottata per contrastare il contagio dal COVID-19 e in seguito alla decisione dell’Ungheria di chiudere i propri confini per i cittadini stranieri. Martedì, la CFR aveva preso una decisione simile anche per i treni che andavano verso le confinanti Bulgaria e Moldova. I viaggiatori possono sollecitare il rimborso dei biglietti.
Dacia — La fabbrica Dacia di Mioveni (sud della Romania), che appartiene al produttore francese Renault, resterà chiusa da oggi fino al 5 aprile. Gli oltre 14.000 dipendenti riceveranno un sussidio di disoccupazione temporanea pari all’85% dello stipendio. La decisione è stata concordata dai Padronati e dai Sindacati per proteggere la salute dei dipendenti. Sempre da oggi, resteranno a casa anche gli oltre 6.300 dipendenti del costruttore americano Ford, che produce automobili a Craiova (sud). Secondo la compagnia, si prevede una sospensione temporanea della produzione di qualche settimana, in funzione delle restrizioni imposte a livello nazionale, delle restrizioni legate al contatto con i fornitori e delle necessità dei dealer. In questo contesto, il Governo ha preso alcune misure fiscali e di bilancio. Lo stato pagherà il sussidio di disoccupazione per i dipendenti delle compagnie che hanno fermato temporaneamente l’attività a causa delle crisi generata dal coronavirus.
Statistica — La popolazione residente in Romania era di 22,175 milioni di persone il 1 gennaio 2020, in calo dello 0,1% rispetto al gennaio 2019. Lo rilevano i dati resi pubblici oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica. Alla data di riferimento, la popolazione urbana ammontava a 12,5 milioni di persone. L’invecchiamento demografico si è accentuato rispetto al 1 gennaio 2019: sono stati registrati un leggero calo della percentuale dei giovani e un leggero aumento di quella degli anziani. La più numerosa, alla data menzionata, era la popolazione della fascia d’età compresa tra i 40 e i 44 anni.