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18.12.2017

Bucarest – A Timişoara (ovest della Romania) sono continuate, oggi, le celebrazioni commemorative per gli eroi della Rivoluzione di 28 anni fa, che portò al crollo del regime comunista. Le celebrazioni commemorative sono iniziate sabato e si concluderanno il 20 dicembre – proclamato Giorno della Vittoria, per ricordare il giorno in cui Timişoara fu dichiarata “la prima città libera dal comunismo”. Scoppiata grazie allopposizione degli abitanti di Timisoara ad una misura abusiva delle autorità locali, la Rivoluzione si è estesa rapidamente in tutto il Paese, culminando, il 22 dicembre, con la fuga della coppia di dittatori Nicolae ed Elena Ceauşescu. Oltre 1.000 persone sono state uccise e circa 3.400 ferite, tra il 16 e il 25 dicembre del 1989. La Romania è stata lunico Paese del Blocco orientale dove il cambiamento del regime è avvenuto in modo violento e in cui i leader comunisti sono stati giustiziati. I procuratori della Procura Militare hanno dichiarato, oggi, in conferenza stampa, che cè stata una diversione militare a partire della sera del 22 dicembre 1989, questa essendo la principale causa dei numerosi decessi, lesioni corporee e distruzioni.

18.12.2017
18.12.2017

, 18.12.2017, 17:23

Bucarest – A Timişoara (ovest della Romania) sono continuate, oggi, le celebrazioni commemorative per gli eroi della Rivoluzione di 28 anni fa, che portò al crollo del regime comunista. Le celebrazioni commemorative sono iniziate sabato e si concluderanno il 20 dicembre – proclamato Giorno della Vittoria, per ricordare il giorno in cui Timişoara fu dichiarata “la prima città libera dal comunismo”. Scoppiata grazie allopposizione degli abitanti di Timisoara ad una misura abusiva delle autorità locali, la Rivoluzione si è estesa rapidamente in tutto il Paese, culminando, il 22 dicembre, con la fuga della coppia di dittatori Nicolae ed Elena Ceauşescu. Oltre 1.000 persone sono state uccise e circa 3.400 ferite, tra il 16 e il 25 dicembre del 1989. La Romania è stata lunico Paese del Blocco orientale dove il cambiamento del regime è avvenuto in modo violento e in cui i leader comunisti sono stati giustiziati. I procuratori della Procura Militare hanno dichiarato, oggi, in conferenza stampa, che cè stata una diversione militare a partire della sera del 22 dicembre 1989, questa essendo la principale causa dei numerosi decessi, lesioni corporee e distruzioni.



Bucarest – Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha trasmesso, oggi, un messaggio in occasione della Giornata delle Minoranze Nazionali, in cui sottolinea che queste hanno recato un contributo speciale allo sviluppo della Romania moderna. Stando al capo dello stato, lui stesso membro della comunità tedesca in Romania, le minoranze nazionali sono una parte viva e dinamica della società romena, contribuendo non solo alla salvaguardia e allo sviluppo di una propria eredità antica, ma anche allevoluzione della società nel suo insieme. Nel suo messaggio, il presidente Iohannis ricorda di aver promulgato di recente la legge che proclama il 18 dicembre Giornata delle Minoranze Nazionali, come espressione chiara del fatto che lo Stato romeno riconosce, rispetta, tutela e mette in valore il patrimonio comune, culturale e religioso, di dialogo e buona convivenza dellintera nazione.



Bucarest — La bozza della Finanziaria 2018 della Romania è stata adottata, oggi, per articoli nella plenaria del Parlamento. Sono state adottate anche le somme stanziate ai primi quattro ordinatori di crediti — la Presidenza, il Senato, la Camera dei Deputati e il Segretariato Generale del Governo. I lavori continueranno, domani, per l’analisi degi allegati, mentre il voto finale è previsto per giovedi’. Il budget della Romania per il 2018 punta su una crescita economica del 5,5%, un tasso medio di cambio di 4,55 lei per un euro e un reddito medio mensile di 2.614 lei (565 euro), mentre il deficit di bilancio è stimato al 2,97% del PIL. Le priorità per il 2018 sono la Sanità, l’Istruzione e l’Infrastruttura. L’opposizione parlamentare di destra ha criticato le misure del Governo di coalizione PSD-ALDE, definendo la costruzione del bilancio rischiosa ed atta a far crescere il debito pubblico.



Bucarest — Centinaia di magistrati sono usciti, oggi, davanti ai tribunali di Bucarest e di altre città romene in segno di protesta contro le modifiche che la coalizione al governo, PSD-ALDE, vuole recare alle leggi sulla giustizia, processo che ritengono non trasparente. E’ per la prima volta negli ultimi anni che i magistrati manifestano in questo modo il loro disaccordo con le misure adottate dal potere legislativo. Ieri, migliaia di persone hanno protestato a Bucarest e in altre grandi città del Paese, contro le preconizzate modifiche alle leggi sulla giustizia. I partecipanti hanno organizzato presidi davanti alle sedi delle amministrazioni centrali e locali e marce. La commissione parlamentare speciale per le leggi sulla giustizia si è riunita, oggi, per discutere gli emendamenti inoltrati al pacchetto di leggi che andrà al dibattito del Senato, in veste di camera decisionale. Si tratta dello Statuto dei magistrati e delle leggi sull’organizzazione giudiziaria e il funzionamento del Consiglio Superiore della Magistratura.



Bucarest — La commissaria europea alla Politica Regionale, Corina Creţu, ha partecipato, oggi, a Bucarest, alla firma di una serie di contratti finanziati con fondi europei, tramite cui in Romania saranno fatti investimenti di oltre 280 milioni di euro. In questa occasione, l’esponente di Bruxelles ha dichiarato che la riduzione della burocrazia dev’essere una priorità assoluta, cosicchè i romeni non complichino da soli le procedure legate ai progetti europei. La commissaria Corina Creţu ha discusso anche con il premier Mihai Tudose, il quale ha dichiarato, dal canto suo, che, nel 2017, il Governo ha rispettato l’impegno assunto per quanto riguarda l’assorbimento di fondi comunitari, nel contesto in cui sono stati inoltrati documenti per pagamenti di 5,2 miliardi di euro. Stando al premier, il target per il prossimo anno è di almeno 6,3 miliardi di euro. I fondi saranno destinati, principalmente, all’Istruzione, alla Sanità, all’Infrastruttura e all’Agricoltura. (traduzione di Adina Vasile)


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