18.11.2024
Romania-Germania: il presidente Klaus Iohannis in visita a Berlino/ NATO: incontro a Bruxelles tra il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, e il nuovo segretario generale dell'Alleanza, Mark Rutte
18.11.2024, 17:04
Romania-Germania – Nell’ambito della sua visita ufficiale in Germania, il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha visitato il Centro di documentazione sui rifugiati, l’espulsione e la riconciliazione di Berlino. “La visita a questo Centro evidenzia quanto le persone siano costrette a soffrire a causa della guerra e quanto i diritti umani fondamentali vengano ignorati”, ha affermato il capo dello stato. D’altra parte, in un discorso al Bundestag, nel corso della cerimonia organizzata in occasione della Giornata di commemorazione delle vittime della guerra e della dittatura, il presidente romeno ha sottolineato che “la caduta del muro di Berlino, 35 anni fa, ha rappresentato per i romeni un incoraggiamento nella lotta per la libertà, mentre l’eliminazione della Cortina di Ferro ha permesso alla Romania di ritornare nella famiglia delle democrazie europee”. Durante i colloqui con il suo omologo tedesco, Frank-Walter Steinmeier, sono stati affrontati temi come il sostegno che la Romania e la Germania continueranno a fornire all’Ucraina, mentre le consultazioni con il cancelliere Olaf Scholz sono state incentrate sull’adesione della Romania allo spazio Schengen anche con le frontiere terrestri.
NATO – Il primo ministro Marcel Ciolacu ha annunciato di aver sollecitato al segretario generale della NATO, Mark Rutte, l’aumento e il rafforzamento della presenza militare alleata in Romania, come passo “indispensabile” per una deterrenza credibile contro le minacce russe. Richiesto anche il consolidamento della presenza dell’organizzazione sul Fianco Orientale, nella regione del Mar Nero. Incontrando Rutte presso la sede dell’Alleanza Nord Atlantica, Marcel Ciolacu ha sottolineato che da vent’anni la società romena si sviluppa e prospera dietro lo scudo della NATO, alleanza che offre al nostro paese le più solide garanzie di sicurezza della sua storia. Il premier ha confermato al segretario generale della NATO che la Romania comprende e rispetta i suoi impegni, restando solidale con i suoi alleati e partner. “Abbiamo già stanziato il 2,5% del PIL alla Difesa e continueremo a dare priorità agli investimenti in questo campo anche nel prossimo periodo”, ha sottolineato il primo ministro. Marcel Ciolacu ha ribadito che la Romania continuerà a fornire sostegno multidimensionale all’Ucraina, nonchè ad appoggiare il percorso europeo della Moldova (paese a maggioranza romanofona). Durante la visita alla sede dell’Alleanza del Nord Atlantica, il primo ministro Ciolacu ha incontrato anche gli esperti romeni e i membri della Delegazione Permanente della Romania presso la NATO.
Schengen – Il ministro degli Interni romeno, Cătălin Predoiu, ha incontrato a Vienna il suo omologo austriaco, Gerhard Karner, in vista della riunione informale che si svolgerà nei giorni prossimi a Budapest, in cui si discuterà anche dell’allargamento dell’Area Schengen. La Romania continuerà ad agire per combattere l’immigrazione clandestina e la criminalità transfrontaliera, attraverso un approccio preventivo, ha spiegato il ministro romeno. Secondo fonti di Bruxelles, i ministri degli Interni di Romania, Bulgaria, Ungheria e Austria avranno nella capitale ungherese un colloquio preliminare sulla data dell’ingresso di Romania e Bulgaria in Schengen anche con le frontiere terrestri.
CAE – Il capo della diplomazia di Bucarest, Luminiţa Odobescu, partecipa a Bruxelles al Consiglio Affari Esteri, incentrati su temi riguardanti l’aggressione della Russia contro l’Ucraina, gli sviluppi in Georgia, le relazioni UE-USA, la situazione nel Medio Oriente e la situazione della sicurezza nel Corno d’Africa. Per quanto riguarda la situazione nel Medio Oriente, saranno esaminati i più recenti sviluppi, nonchè la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e in Libano. Secondo l’agenzia DPA, il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, proporrà la sospensione del dialogo politico con Israele nel contesto generato dalla guerra nella Striscia di Gaza. La decisione arriva dopo “un anno di promesse ignorate dalle autorità israeliane relative al rispetto del diritto internazionale nella guerra di Gaza”, ha spiegato Borrell prima della riunione ministeriale di Bruxelles. A margine del Consiglio si svolgerà anche una colazione di lavoro informale assieme al vicepremier e ministro degli Esteri della Repubblica di Moldova, Mihai Popşoi, su iniziativa della Romania e della Lituania.
Moldova – In Moldova (paese ex sovietico, a maggioranza romenofona), è atteso il rimpasto governativo promesso dal primo ministro, il filo-occidentale Dorin Recean. Il rimpasto si verifica dopo che la presidente Maia Sandu aveva già annunciato, il 3 novembre, quando è stata eletta per un secondo mandato, che seguiranno le dimissioni di alcuni ministri, in risposta alle insoddisfazioni espresse dai cittadini in vari settori. Il ministro delle Infrastrutture e dello Sviluppo regionale, il controverso Andrei Spînu, ha già annunciato le sue dimissioni e il suo ritiro dal partito presidenziale Azione e Solidarietà.