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18.11.2021 (aggiornamento)

Politica — Il PNL, il PSD e l’UDMR hanno ripreso, oggi, le discussioni per il futuro governo dopo che i liberali hanno avanzato una proposta di premier, Nicolae Ciucă. I liberali hanno deciso, oggi, di nominare, nuovamente, il ministro interinale della Difesa, Nicolae Ciucă, per questo incarico per la formazione del Governo PNL-PSD-UDMR. Il leader dei socialdemocratici, Marcel Ciolacu, ha dichiarato, alla fine dei negoziati, che è stato concordato che entro giovedì prossimo la Romania avrà un governo investito, aggiungendo che non è stato ancora deciso quale dei due partiti, il PNL e il PSD, darà il premier. Dal canto suo, il liberale Nicolae Ciucă si è detto ottimista che stavolta riuscirà a formare un governo e a ottenere la fiducia del Parlamento. Ieri, le trattative per la formazione del governo sono state sospese, in quanto sia i socialdemocratici, che i liberali sono d’accordo con una premiership a rotazione, ma ciascun partito vuole nominare la persona che dirigerà per prima la squadra di governo. Ricordiamo che il leader liberale, Florin Cîţu, che è premier interinale, è stato destituito, lo scorso mese, con una mozione di sfiducia inoltrata dagli attuali partner di negoziazione e votata anche dall’USR e dall’AUR. Due ulteriori tentativi di formare un governo di minoranza sono falliti. All’inizio del mese, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha annunciato che aspetta la formazione di una maggioranza parlamentare prima di chiamare i partiti a consultazioni per la formazione di un nuovo governo. Iohannis ha aggiunto che non accetta più la formula dei governi di minoranza, tipo la squadra PNL-UMDR, formata dal liberale Nicolae Ciucă, costretto a rimettere il mandato dopo che era diventato chiaro che non avrebbe ricevuto la fiducia del Parlamento. In precedenza, il Governo monocolore USR proposto dal leader Dacian Cioloş era stato bocciato da senatori e deputati.



Covid-19 in Romania — 3.076 nuovi contagi da Covid-19 sono stati segnalati in Romania nelle ultime 24 ore, a fronte di circa 45 mila tamponi. Lo ha reso noto il Gruppo di Comunicazione Strategica. Segnalati, nello stesso intervallo di riferimento, anche 332 decessi, di cui 76 avvenuti in precedenza. Tra i deceduti, 311 non erano vaccinati. Oltre 1.600 pazienti Covid sono attualmente ricoverati nelle terapie intensive. L’incidenza dei contagi è in calo, ma in decine di città resta di oltre 6 per mille abitanti. La capitale Bucarest ha, attualmente, un’incidenza inferiore a 5 contagi per mille abitanti. Ieri, la Romania ha superato la soglia di sette milioni di persone che hanno completato il ciclo vaccinale.



Vaccinazione anti-Covid — Il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, ha fatto oggi una visita ufficiale a Bucarest e ha discusso con i leader politici romeni soprattutto della situazione preoccupante generata dal Covid-19. Il commissario è stato accolto dal presidente Klaus Iohannis, con il quale ha parlato, tra l’altro, del processo di vaccinazione anti-Covid-19. Secondo un comunicato stampa, il capo dello stato ha precisato che la Romania deve continuare in modo accelerato la campagna vaccinale, mentre Thierry Breton ha dichiarato che a livello dell’UE proseguiranno le azioni di contrasto della pandemia. In precedenza, Breton aveva affermato che, con l’arrivo dell’inverno, il basso tasso di vaccinazione mette in pericolo la salute dei romeni ed è una barriera alla piena ripresa della Romania e dell’UE nel suo insieme. Thierry Breton si è incontrato anche con i ministri ad interim della Salute e della Difesa nell’ambito di un’iniziativa il cui scopo è di incoraggiare gli sforzi di tutte le parti coinvolte, compresi gli esperti nella salute e le ONG, di dare una spinta al processo di vaccinazione anti-COVID.



Moldova – Chișinău continua a pronunciarsi per il ritiro delle truppe russe dall’est della Repubblica di Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona). Lo ha dichiarato, a Mosca, il ministro degli Esteri moldavo, Nicu Popescu, durante la conferenza stampa congiunta con il collega russo Serghei Lavrov. La presenza delle truppe russe contravviene allo status di neutralità stipulato nella Costituzione, e il loro ritiro è una priorità della nostra politica estera, ha affermato Popescu, accennando alle truppe nella regione separatista Transnistria (est), che l’ex presidente russo, Boris Eltsin, si era impegnato a ritirare sin dal vertice OSCE di Istanbul, del 1999. La Transnistria è uscita, de facto, dal controllo delle autorità centrali nel 1992, dopo un conflitto armato con un bilancio di centinaia di morti, conclusosi con l’intervento delle truppe russe a sostegno dei separatisti.



Bielorussia – Parlamentari di 16 stati europei, la Romania compresa, hanno firmato una lettera aperta in cui chiedono sanzioni più aspre nei confronti della Bielorussia in seguito alla crisi dei migranti provocata da questo Paese ai confini dell’UE. Le lettera è stata inviata su iniziativa della Polonia ai vertici dell’UE e al segretario generale della NATO. Nel documento si chiede, tra l’altro, all’UE di imporrre un divieto di sorvolo della Bielorussia ai voli internazionali, nonchè un’analisi internazionale delle violazioni.



Esplosione — Quattro persone hanno perso la vita e altre quattro sono rimaste ferite, oggi, nell’esplosione di una mina antiuomo alla Fabbrica Meccanica di Băbeni in provincia di Vâlcea (sud della Romania). La Procura presso il Tribunale Vâlcea sta effettuando indagini per stabilire le circostanze dell’incidente. La fabbrica di Băbeni punta soprattutto sulla tecnologia militare ed è una compagnia certificata come fornitrice per il Ministero della Difesa romeno e per la NATO.



Tennis — Il tennista romeno Horia Tecău, vicecampione olimpico e due volte vincitore di tornei di Grande Slam nel doppio, la annunciato la fine della sua carriera professionistica, all’età di 36 anni, in un messaggio sui social. Horia Tecău ha vinto 38 titoli nel doppio e ha giocato altre 24 finali. Si è aggiudicato l’argento alle Olimpiadi di Rio, nel 2016, accanto al compatriota Florin Mergea, ed ha vinto il trofeo a Wimbledon nel 2015 e US Open nel 2017. La sua ultima partita, accando al tedesco Kevin Krawietz si è svolta oggi ed ha concluso la sua partecipazione al Torneo dei Campioni 2021 in Italia con una vittoria davanti alla coppia Marcel Granollers / Horacio Zeballos (Spagna/ Argentina), per 6-3, 6-7 (1), 10-6. Tecău e Krawietz erano stati eliminati prima di questa partita, cosicchè la vittoria riportata è una importante. Horia Tecău ha participato per la settima volta al Torneo dei Campioni, dopo che alle precedenti edizioni ha preso parte insieme allo svedese Robert Lindstedt e all’olandese Jean-Julien Rojer, vincendo il trofeo sei anni fa, dopo una finale contro il romeno Florin Mergea e l’indiano Rohan Bopanna.

18.11.2021 (aggiornamento)
18.11.2021 (aggiornamento)

, 18.11.2021, 20:02

Politica — Il PNL, il PSD e l’UDMR hanno ripreso, oggi, le discussioni per il futuro governo dopo che i liberali hanno avanzato una proposta di premier, Nicolae Ciucă. I liberali hanno deciso, oggi, di nominare, nuovamente, il ministro interinale della Difesa, Nicolae Ciucă, per questo incarico per la formazione del Governo PNL-PSD-UDMR. Il leader dei socialdemocratici, Marcel Ciolacu, ha dichiarato, alla fine dei negoziati, che è stato concordato che entro giovedì prossimo la Romania avrà un governo investito, aggiungendo che non è stato ancora deciso quale dei due partiti, il PNL e il PSD, darà il premier. Dal canto suo, il liberale Nicolae Ciucă si è detto ottimista che stavolta riuscirà a formare un governo e a ottenere la fiducia del Parlamento. Ieri, le trattative per la formazione del governo sono state sospese, in quanto sia i socialdemocratici, che i liberali sono d’accordo con una premiership a rotazione, ma ciascun partito vuole nominare la persona che dirigerà per prima la squadra di governo. Ricordiamo che il leader liberale, Florin Cîţu, che è premier interinale, è stato destituito, lo scorso mese, con una mozione di sfiducia inoltrata dagli attuali partner di negoziazione e votata anche dall’USR e dall’AUR. Due ulteriori tentativi di formare un governo di minoranza sono falliti. All’inizio del mese, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha annunciato che aspetta la formazione di una maggioranza parlamentare prima di chiamare i partiti a consultazioni per la formazione di un nuovo governo. Iohannis ha aggiunto che non accetta più la formula dei governi di minoranza, tipo la squadra PNL-UMDR, formata dal liberale Nicolae Ciucă, costretto a rimettere il mandato dopo che era diventato chiaro che non avrebbe ricevuto la fiducia del Parlamento. In precedenza, il Governo monocolore USR proposto dal leader Dacian Cioloş era stato bocciato da senatori e deputati.



Covid-19 in Romania — 3.076 nuovi contagi da Covid-19 sono stati segnalati in Romania nelle ultime 24 ore, a fronte di circa 45 mila tamponi. Lo ha reso noto il Gruppo di Comunicazione Strategica. Segnalati, nello stesso intervallo di riferimento, anche 332 decessi, di cui 76 avvenuti in precedenza. Tra i deceduti, 311 non erano vaccinati. Oltre 1.600 pazienti Covid sono attualmente ricoverati nelle terapie intensive. L’incidenza dei contagi è in calo, ma in decine di città resta di oltre 6 per mille abitanti. La capitale Bucarest ha, attualmente, un’incidenza inferiore a 5 contagi per mille abitanti. Ieri, la Romania ha superato la soglia di sette milioni di persone che hanno completato il ciclo vaccinale.



Vaccinazione anti-Covid — Il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, ha fatto oggi una visita ufficiale a Bucarest e ha discusso con i leader politici romeni soprattutto della situazione preoccupante generata dal Covid-19. Il commissario è stato accolto dal presidente Klaus Iohannis, con il quale ha parlato, tra l’altro, del processo di vaccinazione anti-Covid-19. Secondo un comunicato stampa, il capo dello stato ha precisato che la Romania deve continuare in modo accelerato la campagna vaccinale, mentre Thierry Breton ha dichiarato che a livello dell’UE proseguiranno le azioni di contrasto della pandemia. In precedenza, Breton aveva affermato che, con l’arrivo dell’inverno, il basso tasso di vaccinazione mette in pericolo la salute dei romeni ed è una barriera alla piena ripresa della Romania e dell’UE nel suo insieme. Thierry Breton si è incontrato anche con i ministri ad interim della Salute e della Difesa nell’ambito di un’iniziativa il cui scopo è di incoraggiare gli sforzi di tutte le parti coinvolte, compresi gli esperti nella salute e le ONG, di dare una spinta al processo di vaccinazione anti-COVID.



Moldova – Chișinău continua a pronunciarsi per il ritiro delle truppe russe dall’est della Repubblica di Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona). Lo ha dichiarato, a Mosca, il ministro degli Esteri moldavo, Nicu Popescu, durante la conferenza stampa congiunta con il collega russo Serghei Lavrov. La presenza delle truppe russe contravviene allo status di neutralità stipulato nella Costituzione, e il loro ritiro è una priorità della nostra politica estera, ha affermato Popescu, accennando alle truppe nella regione separatista Transnistria (est), che l’ex presidente russo, Boris Eltsin, si era impegnato a ritirare sin dal vertice OSCE di Istanbul, del 1999. La Transnistria è uscita, de facto, dal controllo delle autorità centrali nel 1992, dopo un conflitto armato con un bilancio di centinaia di morti, conclusosi con l’intervento delle truppe russe a sostegno dei separatisti.



Bielorussia – Parlamentari di 16 stati europei, la Romania compresa, hanno firmato una lettera aperta in cui chiedono sanzioni più aspre nei confronti della Bielorussia in seguito alla crisi dei migranti provocata da questo Paese ai confini dell’UE. Le lettera è stata inviata su iniziativa della Polonia ai vertici dell’UE e al segretario generale della NATO. Nel documento si chiede, tra l’altro, all’UE di imporrre un divieto di sorvolo della Bielorussia ai voli internazionali, nonchè un’analisi internazionale delle violazioni.



Esplosione — Quattro persone hanno perso la vita e altre quattro sono rimaste ferite, oggi, nell’esplosione di una mina antiuomo alla Fabbrica Meccanica di Băbeni in provincia di Vâlcea (sud della Romania). La Procura presso il Tribunale Vâlcea sta effettuando indagini per stabilire le circostanze dell’incidente. La fabbrica di Băbeni punta soprattutto sulla tecnologia militare ed è una compagnia certificata come fornitrice per il Ministero della Difesa romeno e per la NATO.



Tennis — Il tennista romeno Horia Tecău, vicecampione olimpico e due volte vincitore di tornei di Grande Slam nel doppio, la annunciato la fine della sua carriera professionistica, all’età di 36 anni, in un messaggio sui social. Horia Tecău ha vinto 38 titoli nel doppio e ha giocato altre 24 finali. Si è aggiudicato l’argento alle Olimpiadi di Rio, nel 2016, accanto al compatriota Florin Mergea, ed ha vinto il trofeo a Wimbledon nel 2015 e US Open nel 2017. La sua ultima partita, accando al tedesco Kevin Krawietz si è svolta oggi ed ha concluso la sua partecipazione al Torneo dei Campioni 2021 in Italia con una vittoria davanti alla coppia Marcel Granollers / Horacio Zeballos (Spagna/ Argentina), per 6-3, 6-7 (1), 10-6. Tecău e Krawietz erano stati eliminati prima di questa partita, cosicchè la vittoria riportata è una importante. Horia Tecău ha participato per la settima volta al Torneo dei Campioni, dopo che alle precedenti edizioni ha preso parte insieme allo svedese Robert Lindstedt e all’olandese Jean-Julien Rojer, vincendo il trofeo sei anni fa, dopo una finale contro il romeno Florin Mergea e l’indiano Rohan Bopanna.

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