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18.09.2023

ONU – Il presidente Klaus Iohannis guida la delegazione romena presente alla 78esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), che si svolgerà a New York. Tema centrale dell’incontro: La ricostruzione della fiducia e il rilancio della solidarietà globale: accelerare azione dell’Agenda 2030 e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile per la pace, la prosperità, il progresso e la sostenibilità. Mercoledì, nella sessione plenaria dell’Assemblea Generale, Iohannis presenterà le valutazioni di Bucarest sui temi di attualità globale, sottolineando le priorità della politica estera, nonchè il contributo della Romania agli obiettivi dell’agenda ONU. Nel corso degli interventi e degli incontri con gli omologhi degli stati membri dell’organizzazione, il capo dello stato ribadirà il fermo sostegno della Romania ad un multilateralismo efficace, al rispetto del diritto e dell’ordine internazionale basati sulle regole, in cui il l’ONU ha un ruolo centrale. Verrà inoltre presentata l’analisi della Romania sull’accumulo delle crisi affrontate dalla comunità internazionale. Il programma della visita prevede anche la partecipazione al vertice sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, nonchè al dibattito organizzato dalla Columbia University di New York nell’ambito dell’evento World Leaders Forum dal tema La prospettiva della Romania sulla guerra in Ucraina e il suo impatto sulla sicurezza nel Mar Nero.

18.09.2023
18.09.2023

, 18.09.2023, 16:51

ONU – Il presidente Klaus Iohannis guida la delegazione romena presente alla 78esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU), che si svolgerà a New York. Tema centrale dell’incontro: La ricostruzione della fiducia e il rilancio della solidarietà globale: accelerare azione dell’Agenda 2030 e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile per la pace, la prosperità, il progresso e la sostenibilità. Mercoledì, nella sessione plenaria dell’Assemblea Generale, Iohannis presenterà le valutazioni di Bucarest sui temi di attualità globale, sottolineando le priorità della politica estera, nonchè il contributo della Romania agli obiettivi dell’agenda ONU. Nel corso degli interventi e degli incontri con gli omologhi degli stati membri dell’organizzazione, il capo dello stato ribadirà il fermo sostegno della Romania ad un multilateralismo efficace, al rispetto del diritto e dell’ordine internazionale basati sulle regole, in cui il l’ONU ha un ruolo centrale. Verrà inoltre presentata l’analisi della Romania sull’accumulo delle crisi affrontate dalla comunità internazionale. Il programma della visita prevede anche la partecipazione al vertice sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, nonchè al dibattito organizzato dalla Columbia University di New York nell’ambito dell’evento World Leaders Forum dal tema La prospettiva della Romania sulla guerra in Ucraina e il suo impatto sulla sicurezza nel Mar Nero.



Schengen – L’opposizione dell’Austria all’adesione della Romania all’area Schengen non è rivolta contro Bucarest, ma contro un sistema che non funziona. Lo ha affermato la ministra austriaca per gli Affari europei, Karoline Edtstadler, dopo che il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu ha dichiarato, in un’intervista al quotidiano Der Standard, che nel caso in cui Vienna manterrà il veto sulla sua adesione allo spazio Schengen, la Romania le farà causa alla Corte di Giustizia Europea. Ciolacu ha inoltre affermato che la Spagna, in qualità di presidente del Consiglio dell’Unione Europea, sostiene l’adesione della Romania allo spazio Schengen e che il tema sarà affrontato sia a ottobre che il 4 e il 5 dicembre, nel Consiglio Giustizia Affari Interni. Romania e Bulgaria hanno dimostrato di far parte dell’area Schengen e devono aderire all’area di libera circolazione senza ulteriori proroghe, ha sottolineato la settimana scorsa anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, nel discorso sullo Stato dell’UE, l’ultimo prima delle elezioni europee del prossimo giugno.



FMI – Un team del Fondo Monetario Internazionale si troverà a Bucarest la prossima settimana per una valutazione annuale dell’economia romena. Gli esperti del Fondo avranno discussioni con le autorità romene sulle politiche fiscali e sugli ultimi sviluppi registrati nel settore economico. Alla fine della missione in Romania saranno presentate le conclusioni del Fondo Monetario Internazionale. Consultazioni di questo tipo si svolgono periodicamente con tutti i paesi membri del FMI.



Politica – I deputati di Bucarest hanno esaminato la mozione semplice inoltrata dalle opposizioni USR e Forza della Destra contro il ministro socialdemocratico della Salute, Alexandru Rafila. Si tratta della prima azione di questo tipo dell’attuale sessione parlamentare. I promotori della mozione criticano Rafila per il modo in cui ha gestito le riforme nonchè gli investimenti previsti nel PNRR per il settore della sanità. Il ministro viene considerato responsabile, tra l’altro, anche per il ritardo dell’attuazione del Piano nazionale di lotta contro il cancro. In risposta, Rafila ha respinto le accuse, definendo l’approccio dell’opposizione come demagocico. Il voto è previsto per il dopodomani.



Droni – In Romania, è raddoppiato il numero delle località che ricevono messaggi tipo Ro-Alert relativi al pericolo che droni utilizzati dalla Russia negli attacchi contro i porti ucraini sul Danubio possano cadere sul territorio nazionale. Secondo un ultimo aggiornamento, i cittadini di 16 località della provincia di Tulcea (sud-est) hanno ricevuto avvisi sui cellulari. Il governatore della regione di Odessa, Oleh Kiper, ha annunciato che il distretto di Ismail, dove si trova l’omonimo porto sul Danubio, utilizzato per l’esportazione di grano, è stato di nuovo attaccato da droni russi. Kiper ha precisato che 11 droni sono stati distrutti, senza fornire dettagli su eventuali danni alle infrastrutture portuali.



Libia – Due aerei C-130 dell’Aeronautica romena hanno trasportato nella città libica di Bengasi la seconda tranche di aiuti inviati dalla Romania come assistenza internazionale, a titolo gratuito, al paese colpito da catastrofiche inondazioni. Sono previste sei corse, che trasporteranno complessivamente 55 tonnellate di merci tra generi alimentari e materiali per alloggio. La Libia riceverà cinque milioni di euro anche da parte dellUnione Europea. Il bilancio delle vittime ammonta finora a oltre 11.000 morti e 10.000 dispersi.



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