18.06.2021
Coronavirus – In Romania, nelle ultime 24 ore sono stati accertati 70 nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2, a fronte di oltre 32.000 tamponi. Sono 6 i decessi provocati dalle complicanze della malattia, mentre nelle terapie intensive sono ricoverati meno di 200 pazienti. Daltra parte, il presidente del Comitato Nazionale per il Coordinamento delle Attività relative alla Vaccinazione contro il SARS-CoV-2, Valeriu Gheorghiţă, ha annunciato che la copertura vaccinale a livello nazionale è di quasi il 25% della popolazione eleggibile. Secondo il medico militare, il più alto tasso di copertura vaccinale si registra a Bucarest, quasi il 45% della popolazione, e a Cluj (nord-ovest), oltre il 41%. Nelle ultime 24 ore, in Romania, sono state somministrate 29.000 dosi di vaccino. Dall’inizio della campagna vaccinale, il 27 dicembre scorso, sono state inoculate oltre 4,6 milioni di persone, di cui più di 4,3 milioni con entrambe le dosi. Secondo uno studio condotto dallIstituto di Ricerca sulla Qualità della Vita dellAccademia Romena, sebbene la maggior parte dei romeni sia consapevole del pericolo rappresentato dal coronavirus, 2 milioni si oppongono alla vaccinazione, mentre altri 800.000 affermano che la pandemia non esiste.
România Internațional, 18.06.2021, 16:44
Coronavirus – In Romania, nelle ultime 24 ore sono stati accertati 70 nuovi casi di contagio da SARS-CoV-2, a fronte di oltre 32.000 tamponi. Sono 6 i decessi provocati dalle complicanze della malattia, mentre nelle terapie intensive sono ricoverati meno di 200 pazienti. Daltra parte, il presidente del Comitato Nazionale per il Coordinamento delle Attività relative alla Vaccinazione contro il SARS-CoV-2, Valeriu Gheorghiţă, ha annunciato che la copertura vaccinale a livello nazionale è di quasi il 25% della popolazione eleggibile. Secondo il medico militare, il più alto tasso di copertura vaccinale si registra a Bucarest, quasi il 45% della popolazione, e a Cluj (nord-ovest), oltre il 41%. Nelle ultime 24 ore, in Romania, sono state somministrate 29.000 dosi di vaccino. Dall’inizio della campagna vaccinale, il 27 dicembre scorso, sono state inoculate oltre 4,6 milioni di persone, di cui più di 4,3 milioni con entrambe le dosi. Secondo uno studio condotto dallIstituto di Ricerca sulla Qualità della Vita dellAccademia Romena, sebbene la maggior parte dei romeni sia consapevole del pericolo rappresentato dal coronavirus, 2 milioni si oppongono alla vaccinazione, mentre altri 800.000 affermano che la pandemia non esiste.
Paesi a rischio epidemiologico – La lista dei Paesi considerati a rischio epidemiologico è stata aggiornata dalle autorità di Bucarest, in base a una decisione adottata dal Comitato Nazionale per le Situazioni di Emergenza. 18 paesi sono stati inseriti sulla lista rossa tra cui Nepal, Sud Africa, Regno Unito e India, a causa dei nuovi e preoccupanti ceppi di coronavirus. Sulla lista rossa si trovano anche Seychelles e Maldive. Sulla lista gialla ci sono ora 11 stati rispetto ai 26 della scorsa settimana, mentre la lista verde include sempre più Paesi, tra cui molte delle mete di vacanza preferite dai romeni: Italia, Grecia, Spagna, Francia, Turchia o Croazia.
Proteste dei trasportatori – Disagi nel traffico si sono registrati oggi su diversi tratti stradali in tutta la Romania a causa delle proteste dei trasportatori di merci, dopo lannuncio del ministero dei Trasporti sulla modifica della modalità di calcolo della vignetta, che dovrebbe essere pagata a seconda del numero di chilometri percorsi e del livello dinquinamento, anziché per un determinato periodo, come adesso. I trasportatori contestano anche i controlli della Guardia di Finanza, secondo cui la diaria dei camionisti delle aziende romene che operano oltre confine rappresenterebbe un reddito salariale, essendo quindi soggetta a tassazione.
Vittime deportazioni – Per la prima volta in Romania, oggi è celebrata la Giornata delle Vittime delle Deportazioni durante il regime comunista. In Romania, la deportazione di persone attraverso mezzi repressivi ha trovato ispirazione nel modello offerto dal gulag sovietico. A partire dal 1944, le prime azioni presero di mira gli etnici tedeschi accusati di collaborazione con le autorità naziste. Seguì la delocalizzazione delle famiglie dei grandi proprietari terrieri, di fabbriche o di altre imprese commerciali. I contadini, che si opponevano alla collettivizzazione, furono anche loro deportati. Lepisodio più tragico di questa misura repressiva avvenne il 18 giugno 1951, quando circa 44.000 persone che abitavano su una striscia di 25 km al confine con la Jugoslavia furono deportate nel Bărăgan (sud est), in una delle azioni più segrete, rapide e repressive organizzate dalle autorità comuniste. Dopo il 1955, gli ex detenuti politici rilasciati dalle carceri furono inviati in varie località, la maggior parte in villaggi del Băragan già costruiti in seguito alle deportazioni del 1951. Nel 1967, la deportazione dei cittadini romeni fu dichiarata illegale proprio dalle autorità comuniste.
Deficit – Il Consiglio Europeo ha adottato una raccomandazione nellambito della procedura di deficit eccessivo avviata nei confronti della Romania, secondo la quale il nostro Paese dovrebbe porre fine a questa situazione entro il 2024. La procedura è stata avviata ad aprile 2020, causa la violazione del tetto massimo del deficit di bilancio del 3% nel 2019, in seguito alle politiche fiscali espansive. Il Consiglio ha concluso che una proroga dellattuale scadenza per la correzione del deficit della Romania sarebbe importante per non compromettere la ripresa economica post pandemia. Nella raccomandazione si precisa che, per rispettare la nuova scadenza, la Romania dovrebbe raggiungere un obiettivo di deficit governativo generale pari all8% del PIL nel 2021, al 6,2% nel 2022, al 4,4% nel 2023 e al 2,9% nel 2024, in conformità con gli obiettivi del governo di Bucarest.
Lavoro – Secondo i dati resi pubblici oggi dallIstituto Nazionale di Statistica, il tasso d’impiego della popolazione in età lavorativa (15-64 anni) è ammontato al 60,8% nel primo trimestre di questanno, in calo dal 65,8% del trimestre precedente, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 6,1%, rispetto al 5,2 % nel trimestre precedente. Il grado di occupazione è più alto per gli uomini e per le persone residenti nelle aree urbane. Sempre nel primo trimestre, la popolazione attiva della Romania era di 8,1 milioni di persone, di cui 7,6 milioni erano impiegate e 496.000 disoccupate. Il tasso di disoccupazione in questo periodo è ammontato al 6,1%.