18.06.2017
Bucarest – Il Partito socialdemocratico, il numero uno al governo in Romania, ha anticipato il calendario in vista di dimettere il proprio governo presieduto da Sorin Grindeanu. La sfiducia contro il gabinetto Grindeanu viene letta oggi nella plenaria del Parlamento, un giorno prima di quanto prestabilito. I dibattiti e il voto sono previsti per mercoledì. L’adozione della sfiducia richiede 233 voti, e il PSD e l’ALDE, alleata dei socialdemocratici al governo, contano insieme 247 seggi. Oggi, le organizzazioni del PSD del Paese hanno votato una dichiarazione congiunta in cui condannano con risolutezza quello che definiscono un tentativo illegale e incostituzionale dei due ex membri del partito, Sorin Grindeanu e Victor Ponta, di assumere il potere esecutivo dello stato romeno. Venerdì, l’ex premier socialdemocratico romeno Victor Ponta è stato nominato segretario generale del governo Grindeanu. La sua nomina è ritenuta dai commentatori come un tentativo di Sorin Grindeanu di aggiudicarsi degli alleati tra i personaggi influenti del PSD. Ricordiamo che il premier Grindeanu ha rifiutato di dimettersi dalla carica di premier, anche se la coalizione PSD-ALDE gli aveva ritirato il sostegno politico, e la maggioranza dei ministri si erano dimessi. A Sorin Grindeanu viene rimproverata la mancanza di efficacia nell’applicazione del programma governativo, accusa da lui respinta. Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che la Romania ha bisogno di un governo stabile e ha sottolineato che la situazione va risolta presto. Dall’opposizione, il PNL e l’USR hanno precisato che non saranno presenti alla lettura del testo della mozione di sfiducia.
România Internațional, 18.06.2017, 15:53
Bucarest – Il Partito socialdemocratico, il numero uno al governo in Romania, ha anticipato il calendario in vista di dimettere il proprio governo presieduto da Sorin Grindeanu. La sfiducia contro il gabinetto Grindeanu viene letta oggi nella plenaria del Parlamento, un giorno prima di quanto prestabilito. I dibattiti e il voto sono previsti per mercoledì. L’adozione della sfiducia richiede 233 voti, e il PSD e l’ALDE, alleata dei socialdemocratici al governo, contano insieme 247 seggi. Oggi, le organizzazioni del PSD del Paese hanno votato una dichiarazione congiunta in cui condannano con risolutezza quello che definiscono un tentativo illegale e incostituzionale dei due ex membri del partito, Sorin Grindeanu e Victor Ponta, di assumere il potere esecutivo dello stato romeno. Venerdì, l’ex premier socialdemocratico romeno Victor Ponta è stato nominato segretario generale del governo Grindeanu. La sua nomina è ritenuta dai commentatori come un tentativo di Sorin Grindeanu di aggiudicarsi degli alleati tra i personaggi influenti del PSD. Ricordiamo che il premier Grindeanu ha rifiutato di dimettersi dalla carica di premier, anche se la coalizione PSD-ALDE gli aveva ritirato il sostegno politico, e la maggioranza dei ministri si erano dimessi. A Sorin Grindeanu viene rimproverata la mancanza di efficacia nell’applicazione del programma governativo, accusa da lui respinta. Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato che la Romania ha bisogno di un governo stabile e ha sottolineato che la situazione va risolta presto. Dall’opposizione, il PNL e l’USR hanno precisato che non saranno presenti alla lettura del testo della mozione di sfiducia.
Bucarest – Riunione del Partito Nazionale Liberale, la più importante forza all’opposizione di destra nel Parlamento di Bucarest, nel Consiglio Nazionale di Coordinamento, per eleggere quattro primo-vicepresidenti, il segretario generale, 16 vicepresidenti e 16 membri dell’Ufficio esecutivo. Le cariche sono contese da oltre 100 membri del partito. Il Congresso del PNL, svoltosi sabato, ha eletto come nuovo presidente del partito Ludovic Orban, ex ministro dei Trasporti nel 2007-2008. Il numero di voti riuniti da Orban è stato per quasi quattro volte superiore rispetto allo sfidante, l’eurodeputato Cristian Busoi. Dopo l’elezione, Ludovic Orban ha auspicato che il PNL vinca le prossime elezioni politiche e assumere il governo.
Bucarest – Il presidente romeno Klaus Iohannis comincerà domani una visita di tre giorni in Germania, dove vedrà il collega Frank-Walter Steinmeier e la cancelliera Angela Merkel. L’agenda dei colloqui punterà sull’approfondimento della relazione bilaterale strategica e sui principali temi di attualità europea e internazionale. La visita si svolge nel contesto del 50esimo anniversario dell’allacciamento delle relazioni diplomatiche a livello di ambasciata, del 25esimo della firma del Trattato sulla cooperazione e il partenariato in Europa tra la Romania e la Germania, nonchè del decimo dell’ingresso della Romania nell’UE. Il 20 giugno, il presidente Klaus Iohannis sarà ospite d’onore alla cerimonia di commemorazione delle vittime del rifugio e dell’esplusione, che si terrà al Museo di Storia Tedesca di Berlino.
Bucarest – Oggi cala il sipario sulla 24/esima edizione del Festival Internazionale del Teatro a Sibiu, il più rilevante del genere in Romania e tra i più importanti nel mondo. Fra i 40 eventi in programma nell’ultimo giorno del festival anche uno spettacolo dell’Accademia di Musica, Teatro e Arti di Chisinau, capitale della confinante Repubblica Moldova. Lungo i 10 giorni del festival, circa 3.300 artisti di decine di Paesi hanno presentato oltre 500 spettacoli ed eventi culturali. Sabato, il premier lussemburghese Xavier Bettel, accompagnato dal presidente romeno Klaus Iohannis, ha partecipato a Sibiu agli eventi dedicati ai dieci anni passati dal 2007, quando la città della Romania centrale e il Lussemburgo hanno condiviso il titolo di Capitale Europea della Cultura.
Bucarest – Dal 19 al 27 giugno, la città romena di Costanza ospita la seconda edizione del Festival Internazionale del Teatro I miti della città, un evento artistico dedicato al teatro antico. 20 ensemble di Romania, Italia, Francia, Bulgaria, Corea del Sud, USA, Serbia e Repubblica Moldova si riuniranno a questa edizione dedicata ai 2000 anni passati dalla morte del famoso poeta latino Ovidio. Il Teatro di Stato di Costanza ha celebrato il poeta anche nel 1957, per i 2000 anni dalla nascita. Nell’8 d.C., caduto in disgrazia presso l’imperatore Ottaviano Augusto, venne relegato a Tomi, l’odierna città romena di Costanza, in riva al Mar Nero.