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18.05.2023

Inondazioni Italia – Il primo ministro Nicolae Ciucă ha annunciato che le autorità romene sono pronte ad offrire sostegno nelle missioni di soccorso, per aiutare alla stabilizzazione della situazione provocata dalle inondazioni in Italia. A causa delle alluvioni che hanno devastato la zona, nella regione dell’Emilia-Romagna resta in vigore un allerta rossa per piene di fiumi e frane. Secondo il corrispondente di Radio Romania, migliaia di persone sono state evacuate, mentre altre decine di migliaia restano isolate in zone prive di elettricità. Numerosi treni sono rimasti fermi, mentre diversi tratti autostradali restano chiusi al traffico.

18.05.2023
18.05.2023

, 18.05.2023, 16:41

Inondazioni Italia – Il primo ministro Nicolae Ciucă ha annunciato che le autorità romene sono pronte ad offrire sostegno nelle missioni di soccorso, per aiutare alla stabilizzazione della situazione provocata dalle inondazioni in Italia. A causa delle alluvioni che hanno devastato la zona, nella regione dell’Emilia-Romagna resta in vigore un allerta rossa per piene di fiumi e frane. Secondo il corrispondente di Radio Romania, migliaia di persone sono state evacuate, mentre altre decine di migliaia restano isolate in zone prive di elettricità. Numerosi treni sono rimasti fermi, mentre diversi tratti autostradali restano chiusi al traffico.



Forum – Il mondo è cambiato. Tutto in materia di sicurezza è stato riscritto e va rivisto nella nostra regione, il Mar Nero, dove si consuma gran parte delle componenti della guerra di aggressione lanciata dalla Russia in Ucraina. Lo ha dichiarato il premier Nicolae Ciucă, intervenendo alla 7a edizione del Forum sulla Sicurezza nella regione del Mar Nero e dei Balcani, in corso a Bucarest. Secondo Ciucă, la regione deve confrontarsi con una guerra di durata e di alta intensità, che esaurisce non solo le risorse del Paese in conflitto, ma anche quelle dei Paesi dell’Europa. All’evento sono presenti diplomatici, importanti esponenti civili e militari, nonchè esperti degli stati membri dell’UE, della NATO e dei Paesi partner. Tra i temi affrontati, il ​​sostegno all’integrazione europea di Moldavia e Ucraina, il processo di ricostruzione dell’Ucraina e l’architettura di sicurezza europea dopo la guerra. Sul tavolo anche la crisi alimentare causata dall’invasione russa, la sicurezza energetica in Europa, la sicurezza dei Balcani Occidentali o la resilienza informatica.



Politica – Il presidente Klaus Iohannis ha chiesto ai leader del PNL e del PSD della coalizione al governo in Romania di concludere al più presto i negoziati sull’assegnazione dei ministeri dopo la rotazione dei primi ministri. Il capo dello stato aspetta per la prossima settimana l’avvio delle procedure costituzionali per la formazione del nuovo governo, che sarà guidato dal leader socialdemocratico, Marcel Ciolacu, dopo che, il 26 maggio, l’attuale premier, il liberale Nicolae Ciucă, rinuncerà alla carica. Le discussioni nella coalizione sono incentrate sulla riduzione del numero dei ministeri, nonchè sulle misure economiche e sociali che il futuro premier e il nuovo governo dovrebbero attuare nell’anno e mezzo che manca alle elezioni parlamentari. Martedì, i leader dei partiti Nazionale Liberale e Socialdemocratico si sono riuniti, in incontri separati, per stabilire i mandati che i loro rappresentanti avranno nei negoziati per la formazione del nuovo governo. Il PSD vuole un futuro Esecutivo con meno dicasteri, meno segretari di stato e meno agenzie governative. Dal canto loro, i liberali, desiderano ridurre il numero dei segretari di stato, con il mantenimento del protocollo in base al quale funziona la coalizione di governo.



Banca Mondiale – Per risolvere gli squilibri esterni, la Romania ha bisogno di una combinazione tra consolidamento fiscale e riforme strutturali. Lo rileva un’analisi della Banca Mondiale, secondo cui le misure politiche volte a migliorare la posizione fiscale includono l’ampliamento della base imponibile, il rafforzamento dell’amministrazione fiscale, lattuazione di riforme fondamentali nel sistema pensionistico e degli stipendi pubblici e la riduzione della spesa inefficiente. Il consolidamento della gestione degli investimenti pubblici contribuirebbe a sbloccare i fondi europei disponibili, migliorando i settori critici in ritardo in Romania, come i sistemi sanitario e scolastico, la riforma delle imprese statali e le infrastrutture. Ciò, a sua volta, sosterrebbe la crescita della produttività e migliorerebbe la competitività della Romania, con un impatto positivo sulla sua posizione esterna. Nellultimo periodo, gli squilibri esterni della Romania sono aumentati. I due grandi shock esterni, prima la pandemia e poi la guerra, hanno esacerbato questi squilibri.



Tratta esseri umani – Firmato oggi, a Bucarest, il Piano d’azione congiunto per la lotta alla tratta di esseri umani tra i governi della Romania e del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Il documento fa parte della strategia che l’Esecutivo di Bucarest ha assunto negli ultimi 2 anni affinché la Romania sia un Paese ostile ai trafficanti di esseri umani, ma sicuro e accogliente per le vittime di questo flagello, rileva un comunicato del Governo romeno. La firma del documento rappresenta anche l’espressione della cura e della preoccupazione che il Governo della Romania ha per i suoi cittadini più vulnerabili, esposti ai rischi della tratta di esseri umani, che vivono in Romania o in una delle più grandi comunità della diaspora, la Gran Bretagna. È imperativo mantenere il nostro fermo impegno nella lotta contro questo flagello, avere la capacità e la volontà di affrontare questo problema a tutti e tre i livelli: prevenzione, lotta e tutela delle vittime. Il mio messaggio è molto chiaro: la tratta di esseri umani è una forma di criminalità per la quale il governo romeno ha tolleranza zero, ha sottolineato il primo ministro Nicolae Ciucă.



Proteste – Gli operatori sanitari romeni annunciano per l’8 giugno una manifestazione di protesta a Bucarest, seguita, il 1° luglio, dallo sciopero generale. I rappresentanti della Federazione Solidarietà Sanitaria sollecitano condizioni di lavoro dignitose nonchè l’applicazione del disegno di legge sulla retribuzione stabilito con il Ministero della Salute, che assicurerebbe la possibilità di un aumento dei redditi nel settore. Altre rivendicazioni riguardano lo sblocco delle assuznioni nel sistema sanitario pubblico e l’aumento delle spese stanziate alla Salute al livello della media dell’UE.



Romania-Israele – La Romania è fermamente impegnata nella lotta alla negazione dell’Olocausto. Lo ha dichiarato il presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu, partecipando, ieri sera, all’evento organizzato al Teatro dell’Opera di Bucarest in occasione della Giornata Nazionale dello Stato di Israele. Incoraggiamo la ricerca, l’educazione e la commemorazione dell’Olocausto ed esprimiamo il fermo impegno del nostro Paese nel combattere la sua negazione o distorsione. Tale impegno gode di un forte sostegno anche a livello parlamentare, ha sottolineato Marcel Ciolacu. Ieri, le due Camere del Parlamento romeno hanno segnato, attraverso una sessione solenne, 75 anni di relazioni diplomatiche ininterrotte con lo Stato di Israele. All’evento ha partecipato anche Amir Ohana, il presidente del Parlamento israeliano.



TikTok – Il Consiglio Operativo Romeno per la Sicurezza Informatica, organo consultivo che lavora sotto il coordinamento strategico del Consiglio Supremo di Difesa, ha raccomandato alle autorità pubbliche di chiedere ai dipendenti statali di eliminare l’applicazione TikTok dai telefoni cellulari di lavoro. Secondo il Consiglio, l’app può raccogliere informazioni sensibili sull’utente, come il numero di telefono o il codice della carta SIM, dati sulla posizione GPS o dettagli su altri account o password memorizzate sul telefono. Ieri, l’Austria ha annunciato che si schiera con i paesi che hanno messo al bando TikTok, app di proprietà cinese, dai telefoni di lavoro dei dipendenti del governo. Gran Bretagna, Stati Uniti e diversi stati membri dell’Unione Europea hanno già vietato l’applicazione per motivi di sicurezza.




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