18.03.2014
Bucarest — Il ministero romeno degli Esteri è del parere che l’azione della Russia di anessione della Penisola della Crimea e della città di Sebastopoli può destabilizzare l’intera regione ed è un’opzione di Mosca per l’isolamento internazionale. Il MAE esprime il totale disaccordo con le azioni della Russia, ritenute un atto illegittimo, che trasgredisce i principi fondamentali del diritto internazionale, l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina confinante. La diplomazia romena esprime la preoccupazione che la decisione unilaterale della Russia di modificare i confini internazionali rischi di stimolare i conflitti prolungati esistenti negli spazi confinanti con la Romania, implicitamente con l’UE e la NATO. Tuttavia, la Romania spera che nonostante la decisione della Russia, i governi di Kiev e Mosca trovino una soluzione all’attuale crisi, precisa un comunicato del MAE romeno.
România Internațional, 18.03.2014, 15:24
Bucarest — Il ministero romeno degli Esteri è del parere che l’azione della Russia di anessione della Penisola della Crimea e della città di Sebastopoli può destabilizzare l’intera regione ed è un’opzione di Mosca per l’isolamento internazionale. Il MAE esprime il totale disaccordo con le azioni della Russia, ritenute un atto illegittimo, che trasgredisce i principi fondamentali del diritto internazionale, l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina confinante. La diplomazia romena esprime la preoccupazione che la decisione unilaterale della Russia di modificare i confini internazionali rischi di stimolare i conflitti prolungati esistenti negli spazi confinanti con la Romania, implicitamente con l’UE e la NATO. Tuttavia, la Romania spera che nonostante la decisione della Russia, i governi di Kiev e Mosca trovino una soluzione all’attuale crisi, precisa un comunicato del MAE romeno.
Chisinau — Se Mosca accetterà la richiesta della regione separatista Transnistria di entrare a far parte della Federazione Russa, sarebbe un passo sbagliato. Lo ha affermato il presidente della Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), Nicolae Timofti, definendo controproducenti simili azioni. La sua reazione giunge dopo che il presidente del Parlamento di Tiraspol, Mihail Burla, ha inviato al presidente della Duma di Stato (la Camera bassa del Parlamento russo), Sergei Naryshkin, una lettera in cui chiedeva l’annessione alla Federazione Russa. La Transnistria è uscita, de facto, dal controllo di Chisinau nel 1992, in seguito ad un conflitto armato in cui centinaia di persone sono morte e che si è concluso con l’intervento dell’esercito russo a fianco dei separatisti. Timofti ha ribadito, d’altra parte, che la Moldova non riconosce l’esito del referendum in Crimea ed ha annunciato che discuterà mercoledì a Iasi, con il collega di Bucarest, Traian Basescu, della situazione geopolitica della regione.
Bucarest — La Romania sostiene gli sforzi dell’Albania per ricevere lo statuto di Paese candidato all’adesione all’UE. Lo ha dichiarato a Tirana il premier romeno, Victor Ponta, che ha parlato con il collega, Edi Rama, delle modalità in cui la Romania può sostenere concretamente l’Albania, stato che ha inoltrato la domanda di adesione allo spazio comunitario nel 2009. Il capo del governo romeno ha incontrato martedì ad Atene anche il premier greco, Antonio Samaras, il cui Paese detiene la presidenza del Consiglio UE, con il quale ha parlato di temi prioritari nell’agenda della presidenza dell’UE.
Bucarest — Il sistema antimissile in Romania funzionerà l’anno prossimo a cominciare dalla data stabilita. In una dichiarazione a Radio Romania, il portavoce dell’Agenzia per la Difesa Antimissile americana, Richard Lehner, precisa che il Sistema Aegis che verrà installato a Deveselu, nel sud della Romania, sarà sottoposto questa primavera a nuovi test volti a dimostrare le sue capacità di operare sul mare e a terra. La scorsa settimana, la Corte dei Conti degli USA aveva stimato che, per motivi tecnici, potrebbero verificarsi ritardi nell’applicazione del progetto di collocamento dello scudo antimissile in Romania e Polonia.
Bucarest — A quattro cittadini ungheresi, di cui due membri del partito di estrema destra Jobbik, sospettati di svolgere attività nazionaliste ed estremiste, è stato imposto il divieto di ingresso sul territorio della Romania per un anno. Il ministero romeno dell’Interno ha precisato che sono monitorate anche altre persone che svolgono sistematicamente sul territorio della Romania azioni che trasgrediscono le norme comunitarie e la legislazione nazionale.
Bruxelles — Il ministro romeno dei fondi europei, Eugen Teodorovici, effettua una visita di tre giorni a Bruxelles. L’accordo di partenariato 2014-2020, la riforma del sistema di gestione e l’ottimizzazione dell’assorbimento dei fondi europei sono alcuni degli argomenti che verranno analizzati dal ministro romeno con i rappresentanti della Commissione Europea per le politiche regionali e per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione. Attualmente i fondi attirati dalla Romania per progetti europei ammontano al 33,5%, quattro volte in più rispetto al maggio 2012.
Bruxelles — Le vendite di auto low-cost Dacia prodotte in Romania hanno registrato a febbraio la più forte crescita sul mercato europeo, ammontando al 34%. Secondo l’Associazione Costruttori Europei di Automobili, le immatricolazioni di auto nuove hanno registrato per il sesto mese consecutivo una crescita dell’8% nell’UE, ma restano comunque molto basse. Sono state vendute circa 862 mila macchine e le immatricolazioni sono aumentate in Spagna, Italia, Germania e Gran Bretagna, mentre in Francia sono diminuite.
(traduzione di Gabriela Petre)