18.01.2020
Olocausto — Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, effettuerà una visita in Israele, da martedì fino a giovedì. La visita è occasionata dalla quinta edizione del Forum dei leader internazionali dedicato alla Commemorazione delle Vittime dell’Olocausto e al 75mo anniversario della liberazione dal campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau — “Remembering the Holocaust, Fighting Antisemitism” che avrà luogo, il 23 gennaio, a Gerusalemme. La partecipazione del presidente Iohannis a questo forum internazionale fa parte della serie di iniziative dello stato romeno volte a consolidare l’educazione sull’Olocausto, la conservazione della memoria dell’Olocausto, la lotta all’antisemitismo, al razzismo, alla xenofobia, la promozione dei valori europei, della tolleranza e del rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali. In margine alla partecipazione al Forum, Klaus Iohannis avrà un incontro con l’omologo israeliano, Reuven Rivlin.
România Internațional, 18.01.2020, 16:22
Riunione — Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, parteciperà, a Bruxelles, alla riunione ministeriale dell’Alleanza Internazionale per la Memoria dell’Olocausto (IHRA), dove terrà un discorso e parteciperà ad uno scambio di opinioni con i suoi colleghi sul tema dell’aumento del numero di manifestazioni di antisemitismo e discriminazione, ma anche delle modalità concrete di contrastare queste tendenze. L’evento è organizzato dalla Presidenza lussemburghese dell’Alleanza IHRA. Organizzazione internazionale con sede a Berlino, la IHRA conta 31 stati membri, 11 stati osservatori e 7 partner internazionali permanenti. L’Alleanza Internazionale per la memoria dell’Olocausto è stata fondata nel 1998 e i suoi obiettivi sono il consolidamento della memoria, della ricerca e dell’educazione sull’Olocausto. La Romania ha ricoperto la presidenza di turno dell’Alleanza dal marzo 2016 al marzo 2017.
Condanna — La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha condannato la Romania per aver trasgredito il diritto alla libertà di espressione di un suo cittadino, il quale dovrà ricevere dallo Stato romeno risarcimenti per danni morali di 5.000 euro — è stato reso pubblico, oggi, a Bucarest. A gennaio 2012, il romeno si è affiancato ad una protesta contro il regime di centro-destra dell’allora presidente Traian Băsescu, però è stato multato per disturbo dell’ordine pubblico perché aveva gridato slogan di notte, mentre la gente dormiva. Secondo i giudici di Strasburgo, una persona che ha protestato contro i vertici politici nell’ambito di una protesta non può essere punita dei gendarmi per aver disturbato l’ordine pubblico gridando slogan contro il rispettivo potere politico. La decisione della CEDU è definitiva.
Prelato – Papa Francesco ha inviato un diploma e una lettera di auguri al monsignor Ioan Bota, prelato d’onore presso l’Eparchia Greco-Cattolica di Cluj-Gherla (nord-ovest), in occasione del suo 100mo compleanno. Il mons. Ioan Bota è diventato il più anziano prelato papale di Romania. E’ stato ufficiale combattente nell’Esercito Reale Romeno, prigioniero di guerra, detenuto politico durante il regime comunista, operaio, professore, prete e docente universitario presso la Facoltà di Teologia Greco-Cattolica dell’Università Babeş-Bolyai di Cluj-Napoca. Dopo il crollo del comunismo, i suoi meriti come ufficiale sul Fronte orientale sono stati riconosciuti. E’ stato avanzato più volte, fino al grado di maggior generale. Papa Francesco ha fatto l’anno scorso, dal 31 maggio al 2 giugno, una visita storica di tre giorni in Romania sotto lo slogan “Camminiamo insieme”. La visita si è svolta a 20 anni da quella di Giovanni Paolo II, la prima di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.
Brexit – Londra non espellerà automaticamente, dopo la Brexit, i cittadini europei che non hanno sollecitato lo status di residenti nel Regno Unito. Lo ha dichiarato il coordinatore del Parlamento Europeo per la Brexit, Guy Verhofstadt, precisando di aver ricevuto assicurazioni che coloro che non hanno ancora chiesto la residenza beneficeranno di un periodo di grazia in cui potranno risolvere la loro situazione. Secondo lo schema di legalizzazione del soggiorno nel Regno Unito dopo la Brexit, i cittadini europei che dimostrano di aver avuto la residenza almeno cinque anni in questo Paese ricevono lo status di residente permanente, mentre gli altri possono ottenere lo status di residente temporaneo, che può diventare permanente alla scadenza di cinque anni. Finora, più di 2,4 milioni di cittadini dell’UE hanno ricevuto il diritto a vivere e a lavorare nel Regno Unito dopo la Brexit. Sul numero totale delle richieste, il maggiore — oltre 500 mila — sono state inoltrate dai polacchi. Loro sono seguiti dai romeni — con oltre 435 mila domande — e dagli italiani, con circa 290 mila.
Aeroporto — L’Aeroporto Internazionale Avram Iancu di Cluj-Napoca (nord-ovest) è stato autorizzato per l’introduzione sul territorio della Romania di animali di compagnia provenienti da Paesi terzi, a scopi di circolazione non-commerciale. L’aeroporto Avram Iancu diventa, così, il primo aeroporto regionale romeno ad offrire ai passeggeri questa facilità. Finora, gli animali di compagnia potevano essere portati in Romania, via aerea, solo sull’Aeroporto Internazionale Henri Coandă di Bucarest.
Tennis — Gli organizzatori del torneo Australian Open, il primo di Grande Slam dell’anno, hanno annunciato, oggi, di aver introdotto un sistema di misurazione dell’inquinamento dell’aria che potrebbe determinare l’interruzione o la sospensione delle partite. L’Australian Open inizia lunedì, però alle partite di qualificazione più tennisti sono stati costretti ad abbandonare a causa dell’aria irrespirabile dovuta agli incendi che hanno colpito il Paese negli ultimi mesi. Quattro romene si ritrovano sul tabellone del torneo in Australia – Simona Halep (4 WTA), Sorana Cîrstea (74 WTA), Irina Begu (105 WTA) e Monica Niculescu (128 WTA).