18.01.2015
Chisinau — La visita ufficiale nella Moldova confinante (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) del presidente romeno, Klaus Iohannis, prevista per i giorni 22 e 23 gennaio, è stata rinviata. Lo ha reso noto la Presidenza di Chişinău. Il presidente moldavo, Nicolae Timofti, ha precisato che domani avrà un colloquio telefonico con il collega di Bucarest su temi di interesse bilaterale. In precedeza, fonti diplomatiche, citate dalle agenzie stampa, avevano annunciato che la data della visita di Iohannis dipende dal risultato dei negoziati sulla formazione di un nuovo governo. Subito dopo la sua elezione, Iohannis è andato in Moldova ad affermare il suo sostegno ai tre partiti pro-europei, Liberale-Democratico, Democratico e Liberale, membri dell’attuale governo. Alle elezioni del 30 novembre i tre partiti hanno ottenuto insieme 55 sui 101 seggi di deputato, ma non hanno raggiunto un accordo sulla suddivisione delle cariche più importanti nello stato. Chisinau ha firmato l’anno scorso accordi di associazione e libero-scambio con l’UE e auspica di aderire all’Unione nel 2020.
România Internațional, 18.01.2015, 16:12
Chisinau — La visita ufficiale nella Moldova confinante (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona) del presidente romeno, Klaus Iohannis, prevista per i giorni 22 e 23 gennaio, è stata rinviata. Lo ha reso noto la Presidenza di Chişinău. Il presidente moldavo, Nicolae Timofti, ha precisato che domani avrà un colloquio telefonico con il collega di Bucarest su temi di interesse bilaterale. In precedeza, fonti diplomatiche, citate dalle agenzie stampa, avevano annunciato che la data della visita di Iohannis dipende dal risultato dei negoziati sulla formazione di un nuovo governo. Subito dopo la sua elezione, Iohannis è andato in Moldova ad affermare il suo sostegno ai tre partiti pro-europei, Liberale-Democratico, Democratico e Liberale, membri dell’attuale governo. Alle elezioni del 30 novembre i tre partiti hanno ottenuto insieme 55 sui 101 seggi di deputato, ma non hanno raggiunto un accordo sulla suddivisione delle cariche più importanti nello stato. Chisinau ha firmato l’anno scorso accordi di associazione e libero-scambio con l’UE e auspica di aderire all’Unione nel 2020.
Bruxelles — Il capo della diplomazia di Bucarest, Bogdan Aurescu, partecipa domani, assieme ai colleghi degli altri stati membri dell’UE, alla riunione del Consiglio Affari Esteri. I colloqui puntano sulla minaccia terroristica in Europa, dopo gli attentati verificatisi questo mese a Parigi e conclusisi con 17 morti. I Ministri degli Esteri europei discuteranno anche con il segretario generale della Lega Araba, Nabil Al-Arabi, dei rischi di sicurezza con cui si confrontano gli stati al sud del Mediterraneo, soprattutto della situazione in Siria ed Iraq, e analizeranno gli ultimi sviluppi nel Processo di Pace nel Medio Oriente. In margine alla riunione, Aurescu incontrerà il commissario europeo alla Politica di Vicinato, Johannes Hahn, e quello alla Politica Regionale, Corina Creţu, ma anche gli eurodeputati romeni a Bruxelles.
Bucarest — Il ministro della Giustizia romeno, Robert Cazanciuc, parteciperà per due giorni a Bruxelles a colloqui con esponenti della Commissione Europea sul futuro rapporto Paese nell’ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica (MCV). Il ministro ha dichiarato a Radio Romania che si aspetta, per il secondo anno consecutivo, ad un rapporto positivo da parte dell’esecutivo comunitario. Secondo Cazanciuc, la valutazione rileva che la Romania ha un sistema giudiziario indipendente ed istituzioni efficaci. Inoltre, stando al ministro, la Romania è oggi un esempio di buone pratiche nel settore giustizia. Il contrasto della corruzione e la riforma della giustizia in Romania sono monitorati tramite il Meccanismo di Cooperazione e Verifica dal 2006.
Bucarest — Il premier romeno Victor Ponta considera che la soluzione per il voto all’estero sia in futuro l’organizzazione del processo di voto, come anche all’interno del Paese, da parte dell’Ente Elettorale Permanente e non dal Governo. Ponta ha ammesso che l’Esecutivo ha organizzato male il voto all’estero, ma ciò è successo non per cattiva volontà, ma a causa di un calcolo sbagliato. Victor Ponta ha aggiunto che il cambiamento delle regole tra i due turni delle presidenziali non sarebbe stato possibile ed ha spiegato che il numero dei romeni presenti alle urne all’estero nel primo turno è stato di 160.000, mentre nel secondo turno è stato più del doppio.
Bucarest — Gli oltre 75 mila romeni con crediti in franchi svizzeri potrebbero superare lo shock provocato dal significativo deprezzamento del leu rispetto alla moneta svizzera. Le autorità raccomandano alle persone con redditi bassi di ricorrere alla ristrutturazione dei debiti per poter pagare una rata inferiore per due anni, mentre ulteriormente, quando la rata aumenterà, lo stato dovrebbe farsi carico di una parte dei costi, tramite esenzioni dal pagamento dell’imposta sui redditi. Un’altra possibilità sarebbe che le banche diminuissero gli interessi per i mutui in franchi svizzeri. Stando al ministro delle finanze, Darius Vâlcov, nei prossimi giorni sono previsti colloqui su questo tema con i rappresentanti delle autorità fiscali e con quelli delle banche. La recente decisione della Banca Centrale della Svizzera di rinunciare alla soglia minima di 1,20 franchi per un euro provoca danni alle banche di tutto il mondo.
Bucarest — A Bucarest inizia domani una nuova edizione della Settimana della Preghiera per l’Unità Cristiana. Secondo un comunicato stampa della Patriarchia della Chiesa Ortodossa (maggioritaria in Romania), ogni anno, nella terza settimana di gennaio, in tutto il mondo preti e credenti appartenenti alle diverse chiese cristiane pregano insieme, ogni sera in un altro luogo di culto. A Bucarest, la Settimana della Preghiera inizia alla cattedrale patriarcale ortodossa, continua nelle chiese riformata, calvinista, greco-cattolica, luterana, armena e si conclude il 26 gennaio alla cattedrale romano-cattolica.
Berlino — I prodotti romeni sono molto richiesti alla Fiera dei prodotti tradizionali “La settimana verde” di Berlino, alla quale la Romania è rappresentata da oltre 30 produttori. Con uno stand più esteso dell’anno scorso, la Romania espone miele, marmellate, succhi naturali di frutta, ma anche formaggi e prodotti a base di carne. “La settimana verde” è il maggiore evento nel settore alimentare, agricolo e orticolo in Europa e si concluderà alla fine della prossima settimana. All’attuale edizione partecipano produttori di 70 Paesi.
(traduzione di Gabriela Petre)