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17.12.2024

Politica: continuano negoziati tra i partiti pro-europei del futuro Parlamento di Bucarest sul programma di governo/Elezioni: quattro senatori americani, repubblicani e democratici, condannano l'ingerenza della Russia nelle presidenziali in Romania

17.12.2024
17.12.2024

17.12.2024, 16:54

Politica  – I partiti pro-europei rappresentati nel futuro Parlamento di Bucarest hanno ripreso le discussioni sul programma di governo. All’incontro partecipano i rappresentanti del PSD, del PNL, dell’UDMR, ma anche dell’USR, assenti dai dibattiti di ieri sera, sollecitando per primo decisioni sulle misure che saranno adottate e dati sul bilancio disponibile per il prossimo anno. Secondo l’USR, la divisione delle responsabilità e delle cariche nel futuro Governo potrà avvenire solo dopo le discussioni sul programma di governo. Dal canto loro, i leader del PSD, del PNL e dell’UDMR hanno annunciato che possono raggiungere la maggioranza nel Parlamento, anche nel caso in cui l’USR decide di abbandonare la coalizione. Ieri, i capi dei quattro partiti hanno discusso con il ministro delle Finanze, Marcel Boloş, sulla bozza della Finanziaria per il 2025, ma anche sull’esecuzione del bilancio per l’anno in corso. Secondo i leader della coalizione, il futuro programma governativo dovrebbe contenere una serie di riforme importanti, che dovranno essere ultimate e comunicate entro venerdì 20 dicembre, quando sarà convocato il nuovo Parlamento.

 

Ingerenza elezioni – Quattro senatori americani, repubblicani e democratici, condannano l’ingerenza della Russia nelle elezioni presidenziali in Romania ed esprimono il loro sostegno per Bucarest nella lotta per l’integrità del processo elettorale. I senatori assicurano che gli Stati Uniti sono al fianco della Romania mentre il paese sta adottando urgentemente misure per elezioni presidenziali libere e corrette. Il primo turno delle elezioni presidenziali in Romania del 24 novembre è stato annullato dopo che è stato rivelato che il voto non è stato corretto a causa di pratiche illegali sostenute da Mosca sui social network, in particolare su TikTok. Da parte sua, l’Unione Europea ha annunciato lunedì di aver adottato le prime sanzioni in risposta ad “azioni ibride” sul suo territorio, contro agenti russi accusati di azioni “destabilizzanti” nell’UE.

 

Codice forestale – Via libera del Parlamento di Bucarest al nuovo Codice forestale, capitolo importante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Più di sette mesi dopo l’approvazione della normativa dal Senato, la Camera dei Deputati, con ruolo decisionale, ha adottato il ddl con un’ampia maggioranza. Il documento, che ha ricevuto oltre 200 emendamenti, prevede, tra l’altro, la videosorveglianza delle strade forestali, pene con la reclusione di fino a cinque anni per la falsificazione di dati informatici di carattere forestale e l’istituzione dell’Anagrafe Forestale Nazionale. Il ministro dell’Ambiente, Mircea Fechet, ha spiegato che le misure previste dalla legge garantiscono la conservazione delle foreste, lo sviluppo economico e nuovi posti di lavoro. L’opposizione si è tuttavia dichiarata insoddisfatta della forma finale del documento. Il deputato AUR Dan Tanasă ha dichiarato che le foreste saranno veramente protette quando le imprese straniere non avranno più il diritto di sfruttare il legno in Romania.

 

Rincari – La Romania occupa la prima posizione nella classifica europea relativa all’aumento dei prezzi. Dall’inizio dell’anno, la Romania ha registrato i maggiori aumenti dei prezzi per i prodotti alimentari, abbigliamento, calzature, elettronica, elettrodomestici e servizi tra tutti i paesi dell’Unione Europea. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, nel mese di novembre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, i prezzi dei prodotti alimentari e non alimentari sono aumentati del 5% nel, mentre quelli dei servizi del 7,56%. D’altra parte, secondo Eurostat, nonostante gli incrementi salariali degli ultimi anni, oltre il 25% del reddito mensile dei romeni è destinato al cibo, una percentuale di molto superiore alla media europea. I romeni spendono circa 30 miliardi di euro all’anno per beni di consumo, come cibo, bevande alcoliche e analcoliche o prodotti per la cura della persona e della casa. Nei primi nove mesi del corrente anno, le somme ricavate dalla vendita di questo tipo di generi sono aumentate del 16%, un progresso sostenuto solo dall’aumento dei prezzi, nelle condizioni in cui i consumi sono diminuiti.

 

Economia – Gli imprenditori ammoniscono sul pericolo di una possibile recessione economica in Romania nel 2025 e chiedono al futuro governo di Bucarest di adottare misure. Durante il dibattito “Ritorno all’economia. Come vedono gli imprenditori l’anno 2025”, organizzato dalla Coalizione per la libertà di commercio e di comunicazione, i partecipanti hanno ricordato che il 2024 è stato un anno pieno di sfide, raccomandando al futuro governo di evitare misure troppo dure per l’ambiente imprenditoriale, nel tentativo di ridurre il deficit di bilancio. Inoltre, è stata sollecitata una maggiore prevedibilità.

 

Rivoluzione 1989 – Giorno di lutto oggi a Timisoara (Romania occidentale), alla memoria delle persone uccise durante la Rivoluzione anticomunista nel 1989. 35 anni fa, un gruppo di fedeli era riunito davanti alla parrocchia riformata per sostenere  il pastore di etnia ungherese László Tőkés, minacciato di sfratto dalla polizia politica. La loro protesta si trasformò in una rivolta popolare. La repressione lanciata dalle forze dell’ordine ha provocato più di 100 morti e centinaia di feriti. Il 20 dicembre, Timisoara diventava la prima città libera dal comunismo in Romania, e da qui la fiamma della Rivoluzione si diffuse in tutto il Paese, per culminare il 22 dicembre a Bucarest con la fuga del dittatore Nicolae Ceauşescu. All’insegna dei “35 anni di libertà”, questa settimana sono programmati eventi commemorativi dedicati agli eroi martiri, convegni, mostre, spettacoli, concerti e proiezioni di film. Ieri invece, è stato l’inaugurato il Portale della Libertà, un’installazione luminosa che riproduce suoni dell’epoca della Rivoluzione, seguita dalla tradizionale marcia “Gli eroi non muoiono mai”.  Le manifestazioni si concluderanno venerdì, con il concerto Rock for Revolution.

 

Cultura – La ministra della Cultura romena, Raluca Turcan, ha annunciato lo stanziamento di 140 milioni di euro per un importante progetto di investimenti intitolato “Fondazioni culturali”, con un costo totale  stimato a circa 280 milioni di euro. Le somme saranno usate per salvare alcuni monumenti storici, nonchè per la costruzione di nuovi edifici culturali.

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