17.12.2017
Bucarest – La Romania è uscita oggi dal periodo di lutto nazionale dopo che il suo ultimo Re, Michele I , è stato sepolto ieri, con onori militari, nella necropoli reale di Curtea de Arges, accanto alla Sua consorte, la Regina Ana. Sua Maestà si è spento, in Svizzera, alletà di 96 anni. 21 colpi di cannone a salve sono stati sparati in onore dellex Sovrano, maresciallo e comandante supremo dellEsercito Romeno durante la Seconda Guerra Mondiale. La Guardia dOnore ha salutato, per lultima volta, Sua Maestà, Re Michele I, mentre la Fanfara ha intonato lInno di Stato della Romania e lInno Reale. Il feretro contenente le spoglie del sovrano è stata trasferito da Bucarest fino a Curtea de Arges con il Treno Reale, salutato su tutto il percorso da migliaia di romeni. Decine di migliaia di persone hanno voluto rendere un ultimo omaggio al Re anche nella prima parte della giornata, nella Capitale, dove si è svolta una messa funebre, officiata dal Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniel, alla presenza dei membri della Famiglia Reale e di esponenti delle famiglie reali straniere.
România Internațional, 17.12.2017, 16:47
Bucarest – La Romania è uscita oggi dal periodo di lutto nazionale dopo che il suo ultimo Re, Michele I , è stato sepolto ieri, con onori militari, nella necropoli reale di Curtea de Arges, accanto alla Sua consorte, la Regina Ana. Sua Maestà si è spento, in Svizzera, alletà di 96 anni. 21 colpi di cannone a salve sono stati sparati in onore dellex Sovrano, maresciallo e comandante supremo dellEsercito Romeno durante la Seconda Guerra Mondiale. La Guardia dOnore ha salutato, per lultima volta, Sua Maestà, Re Michele I, mentre la Fanfara ha intonato lInno di Stato della Romania e lInno Reale. Il feretro contenente le spoglie del sovrano è stata trasferito da Bucarest fino a Curtea de Arges con il Treno Reale, salutato su tutto il percorso da migliaia di romeni. Decine di migliaia di persone hanno voluto rendere un ultimo omaggio al Re anche nella prima parte della giornata, nella Capitale, dove si è svolta una messa funebre, officiata dal Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, Daniel, alla presenza dei membri della Famiglia Reale e di esponenti delle famiglie reali straniere.
XXX – Il governo israeliano condivide il dolore della famiglia reale e del popolo romeno per la morte di Re Michele I di Romania, un amico del popolo ebraico. Lo ha affermato il premier Benjamin Netanyahu. Ricordiamo con riconoscenza il l’aiuto della famiglia reale per salvare dalla morte gli ebrei nei giorni oscuri dell’Olocausto in Romania, specialmente l’impegno della madre di Sua Maestà Michele I, la Regina Elena, insignita della medaglia Giusto tra le Nazioni, viene precisato nel messaggio trasmesso dall’Ambasciata d’Israele a Bucarest. D’altra parte, la stampa internazionale ha dedicato ampi spazi in prima pagina di funerali di stato di Re Michele I. Anche le emittenti televisive di tutto il mondo hanno trasmesso immagini dalle cerimonie organizzate a Bucarest. La BBC ha notato la presenza nella capitale romena di numerosi rappresentanti delle Case Reali europee, tra cui il Principe Carlo e l’ex Re di Spagna, Juan Carlos. Re Michele viene ricordato come colui che, nel mese di agosto del 1944, ha deciso di schierarsi dalla parte degli alleati contro la Germania nazista, informa l’emittente britannica. Anche la France Presse informa sui funerali organizzati a Bucarest, sottolineando che decine di migliaia di romeni hanno voluto dare un ultimo saluto a Re Michele I di Romania.
Bucarest – Giorno di lutto, oggi, a Timisoara, alla memoria degli eroi che, 28 anni fa, hanno perso la vita durante la Rivoluzione del 1989, che ha portato al crollo del regime comunista. In tutta la città sono state celebrate messe religiose e accese candele in memoria degli eroi martiri. Il 17 dicembre 1989, 58 persone sono state uccise e centinaia ferite su ordine del dittatore Ceausescu di aprire il fuoco contro i manifestanti. La serie di manifestazioni commemorative iniziata ieri raggiungerà l’apice il il 20 dicembre, in occasione della Giornata della Vittoria, con un concerto rock alla memoria del momento in cui Timisoara è stata dichiarata la prima città libera dal comunismo. Avviata dall’opposizione dei cittadini contro una misura abusiva delle autorità locali, la Rivoluzione si è estesa in tutta la Romania, culminando il 22 dicembre con la fuga del dittatore Nicolae Ceausescu. Più di 1000 persone hanno perso la vita mentre circa 3400 sono state ferite tra il 16 e il 25 dicembre del 1989. La Romania è stata l’unico Paese del blocco orientale in cui il regime è cambiato in modo violento e i leader comunisti sono stati fucilati.
Bucarest – Il ministero delle Finanze di Bucarest si propone di emettere, tra il 2018 e il 2019, una serie di eurobond a medio termine per un valore di 8 miliardi di euro. La misura ha lo scopo di finanziare il deficit del bilancio nonchè il rifinanziamento del debito pubblico. Secondo i dati del ministero, il valore dei titoli emessi e non ancora rimborsati supera in questo momento i 19 miliardi di euro, mentre questanno lEsecutivo si è indebitato di quasi tre miliardi di euro. La Romania gode in questo momento di un rating favorevole da parte delle principali agenzie di valutazione finanziaria.
Bucarest – Domani, la plenaria del Parlamento di Bucarest inizia i dibattiti sulle bozze della Finanziaria e della previdenza per il 2018. Il voto finale è previsto per il 21 dicembre.Il budget è stato costruito su una crescita economica del 5,5%, un tasso di cambio valutario medio di 4,55 lei per un euro e su un guadagno salariale netto di 2.614 lei (circa 570 euro). Il deficit del bilancio dovrebbe arrivare al 2,97% del PIL.
Bucarest – La Commissione speciale per le leggi sulla Giustizia del Parlamento di Bucarest si riunisce domani per esaminare gli emendamenti inoltrati al pacchetto di leggi che saranno affrontate dal Senato, decisionale in questo caso. Si tratta dello statuto dei magistrati e delle leggi sullorganizzazione giudiziaria e funzionamento del Consiglio Superiore della Magistratura. Sempre domani, i membri della Commissione iniziano i dibattiti sullapplicazione nella legislazione nazionale della Direttiva Europea sulla presunzione dinnnocenza.