17.12.2015
Timisoara — Oggi è stata giornata di lutto oggi a Timişoara, nell’ovest della Romania, alla memoria delle vittime della rivolta anticomunista del 1989. 90 persone sono morte e quasi 400 sono rimaste ferite durante le rivolte scoppiate 26 anni fa nella città-martire. Avviata dagli abitanti di Timişoara che si opposero ad una misura abusiva delle autorità locali, la Rivoluzione si diffuse rapidamente in tutta Romania, culiminando il 22 dicembre, con la fuga del dittatore Nicolae Ceauşescu. Più di 1.000 persone sono morte e quasi 3.400 sono rimaste ferite dal 16 al 25 dicembre 1989. La Romania è stato l’unico dei Paesi dell’Est Europa in cui il cambiamento del regime è avvenuto in maniera violenta e in cui i leader comunisti sono stati giustiziati. Il Parlamento romeno si riunirà il 21 dicembre, in seduta solenne, per celebrare il 26esimo anniversario della Rivoluzione del 1989.
România Internațional, 17.12.2015, 15:21
Timisoara — Oggi è stata giornata di lutto oggi a Timişoara, nell’ovest della Romania, alla memoria delle vittime della rivolta anticomunista del 1989. 90 persone sono morte e quasi 400 sono rimaste ferite durante le rivolte scoppiate 26 anni fa nella città-martire. Avviata dagli abitanti di Timişoara che si opposero ad una misura abusiva delle autorità locali, la Rivoluzione si diffuse rapidamente in tutta Romania, culiminando il 22 dicembre, con la fuga del dittatore Nicolae Ceauşescu. Più di 1.000 persone sono morte e quasi 3.400 sono rimaste ferite dal 16 al 25 dicembre 1989. La Romania è stato l’unico dei Paesi dell’Est Europa in cui il cambiamento del regime è avvenuto in maniera violenta e in cui i leader comunisti sono stati giustiziati. Il Parlamento romeno si riunirà il 21 dicembre, in seduta solenne, per celebrare il 26esimo anniversario della Rivoluzione del 1989.
Bruxelles — La crisi dell’immigrazione, la sicurezza dei confini esterni dell’Ue, la lotta al terrorismo e le proposte britanniche di riforma dell’Ue sono temi centrali del vertice europeo di Bruxelles. Stando a dun comunicato del Governo di Bucarest, la Romania sostiene l’applicazione delle misure volte ad assicurare la sicurezza dei confini esterni dell’Ue, al fine della sicurezza interna, in contemporanea con il mantenimento del principio della liberta’ di circolazione all’interno dell’Unione. La Romania e’ rappresentata al Consiglio Europeo dal premier Dacian Ciolos.
Bucarest – Migliaia di trasportatori romeni hanno protestato oggi, a Bucarest, scontenti principalmente a causa del rincaro delle polizze per le assicurazioni auto obbligatorie. Una delegazione dei manifestanti ha discusso con rappresentanti del governo, i quali hanno dichiarato che cercheranno soluzioni per la diminuzione dei prezzi delle polizze. In un comunicato, i rappresentanti degli assicuratori hanno spiegato che l’aumento del prezzo pagato per le assicurazioni è determinato dal fatto che, soprattutto nel trasporto internazionale, il livello dei risarcimenti è molto più alto e, in alcuni Paesi, illimitato. Inoltre, il livello dei danni per lesioni personali colpose e dei danni morali in Romania è imprevedibile perché le pratiche dei tribunali non sono unitarie. Altre scontentezze dei trasportatori sono provocate dal mantenimento della sovraccisa per i carburanti anche dopo il 1 gennaio 2016 e dall’obbligo degli operatori di trasporto di pagare per i diritti d’autore somme che ritengono troppo alte. Davanti al Governo sono stati mobilitati migliaia di autobus, pullman, taxi e camion per il trasporto merci.
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, si piazza al primo posto nel top della fiducia nelle personalità pubbliche. Lo rileva un sondaggio INSCOP reso pubblico oggi, secondo il quale quasi il 60% delle persone intervistate affermano di avere molta e moltissima fiducia nel presidente Klaus Iohannis. Il governatore della Banca Centrale della Romania, Mugur Isărescu, gode di una fiducia del 40%, mentre il premier Dacian Cioloş del 32,6%. I romeni si fidano anche dell’ambasciatore romeno negli USA, George Maior (il 29,8%), del direttore del Servizio Informazioni Estere, Mihai-Răzvan Ungureanu (il 21,8%), e del presidente del Senato, Călin Popescu-Tăriceanu (il 21,4%). Il sondaggio intitolato “La Verità sulla Romania” è stato realizzato nel periodo 26 novembre – 2 dicembre, cu un campione di 1.071 persone.
Copenaghen — La nazionale femminile di pallamano della Romania si è qualificata nelle semifinali del Campionato Mondiale in Danimarca, dopo aver sconfitto la rappresentativa danese per 31-30, alla fine dei tempi supplementari, ieri sera, nei quarti. La rete della vittoria è stata segnata proprio nell’ultimo secondo del gioco, evitandosi così gli spareggi. Domani, nelle semifinali, la Romania incontrerà la Norvegia, mentre l’Olanda giocherà contro la Polonia. (traduzione di Gabriela Petre)