17.11.2015
Bucarest — Il Parlamento di Bucarest ha dato oggi il voto di investitura al governo tecnico proposto dal premier romeno designato, Dacian Cioloş. Nel corso della serata, al Palazzo Cotroceni si è svolta la cerimonia in cui i membri del nuovo governo hanno prestato giuramento alla presenza del presidente Klaus Iohannis. Il governo Cioloş è formato da persone con esperienza nella diplomazia, nel settore privato, nelle istituzioni europee e nella società civile. Tramite il Programma di governo, il nuovo Esecutivo si impegna, tra l’altro, a rivedere i grandi progetti di investimenti, a realizzare riforme nei settori istruzione e sanità, a consolidare lo stato di diritto e a organizzare, in condizioni che non destino sospetti, le elezioni politiche e amministrative dell’anno prossimo. Il capo dello stato, Klaus Iohannis, ha designato Cioloş dopo che, a inizio mese, il premier socialdemocratico Victor Ponta ha rassegnato le dimissioni, sullo sfondo di ampie proteste di piazza.
România Internațional, 17.11.2015, 18:12
Bruxelles — I Paesi dell’UE appoggeranno la Francia nella lotta allo Stato Islamico, utilizzando tutti i mezzi di cui dispongono, persino quelli militari. Una decisione politica in tal senso è stata presa oggi a Bruxelles, dove gli stati membri hanno approvato all’unanimità la sollecitazione della Francia di attivazione della clausola di solidarietà del Trattato di Lisbona. Il riferimento a questo articolo dei trattati europei è una prima. Il segretario di stato americano, John Kerry, ha promesso ieri a Parigi, che la Francia e gli USA “combatteranno e vinceranno insieme la lotta” al gruppo jihadista Stato Islamico. Inoltre, i presidenti russo, Vladimir Putin, e francese, Francois Hollande, hanno convenuto in merito al coordinamento tra gli eserciti dei due stati. Le indagini svolte in seguito agli attacchi portano alla conclusione che un cittadino belga, di origine marocchina, sia l’autore degli attentati. Numerose persone sono state arrestate e decine di armi confiscate, durante le perquisizioni effettuate sul territorio della Francia. Il bilancio degli attentati rileva che 129 persone sono morte e oltre 350 sono rimaste ferite negli attacchi commessi venerdì.
Bucarest — Il Ministero degli Affari Esteri romeno informa i cittadini romeni che si trovano o intendono viaggiare sul territorio della Repubblica Francese che lo stato di emergenza è mantenuto su tutto il territorio del Paese e che ai confini vengono ancora fatti controlli. Lo stato di emergenza permette alle autorità francesi di proibire la circolazione delle persone e di stabilire zone di protezione e sicurezza. Gli aeroporti e le stazioni della Francia rimangono aperti. L’Ambasciata di Romania a Parigi ha orario normale di lavoro con il pubblico e sottolinea che le persone che detengono informazioni su cittadini romeni in situazioni di emergenza, possono contattare la missione diplomatica.
Bucarest — 52 persone, tra cui 12 in condizioni critiche, sono ancora ricoverate negli ospedali, e quasi 40 sono curate all’estero, dopo la tragedia avvenuta alla fine dello scorso mese nel club Colectiv di Bucarest. Ieri le autorità hanno annunciato il 56-esimo decesso, registrato in un ospedale della capitale. La tragedia è avvenuta durante un concerto rock al quale partecipavano centinaia di persone. L’incendio scoppiato in seguito allo spettacolo pirotecnico organizzato ha provocato ustioni a moltissime persone, però il numero alto di morti è stato causato dalla combinazione di sostanze tossiche inalate.
Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha affermato che nel momento in cui la Moldova confinante avrà un nuovo Governo e se ci sarà la garanzia dell’orientamento proeuropeo di questo Paese, i colloqui relativi alla concessione del prestito da parte della Romania saranno ripresi. Il capo dello stato ha spiegato che la decisione di ritrasmettere al Parlamento la legge sulla concessione di un prestito rimborsabile di 150 milioni di euro a Chisinau gli è sembrata la più adeguata per lasciare aperta la porta dei negoziati sia al futuro governo romeno, che a quello moldavo. A Chisinau continuano le consultazioni per la designazione di un candidato alla carica di premier. Il precedente esecutivo, presieduto dal liberale-democratico Valeriu Streleţ, è stato destituito alla fine dello scorso mese, in seguito ad una mozione di sfiducia avviata dall’opposizione socialista e comunista, votata anche dal Partito Democratico. (traduzione di Gabriela Petre)