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17.10.2024 (aggiornamento)

Consiglio Europeo: il presidente Iohannis a Bruxelles / Salario minimo garantito: 4.050 lei (oltre 800 euro) dal prossimo 1 gennaio in Romania / Elezioni politiche in Romania: oggi la scadenza per presentazione liste candidati

17.10.2024 (aggiornamento)
17.10.2024 (aggiornamento)

, 17.10.2024, 19:42

Consiglio Europeo – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, partecipa per due giorni, a Bruxelles, alla riunione del Consiglio Europeo. Sull’agenda temi come l’Ucraina, la situazione in Medio Oriente, la competitività dell’Ue, le migrazioni, affari esteri e la Repubblica di Moldova. I leader europei discutono degli ultimi sviluppi nella guerra di aggressione della Russia, nonché del sostegno multidimensionale all’Ucraina. Per quanto riguarda il Medio Oriente si parlerà della situazione „allarmante” e dei „rischi di un’escalation di violenza nella regione”. Su proposta della Romania si discuterà anche della situazione nella Repubblica di Moldova, nonché del sostegno alla sua adesione all’Unione Europea, in particolare del sostegno delle riforme interne e al rafforzamento della resilienza e della stabilità. Nella prospettiva delle ormai prossime elezioni e del referendum sull’integrazione europea della Repubblica di Moldova, verrà discussa anche la questione dell’ingerenza russa nel processo elettorale. Mercoledì si è svolto il primo vertice del Consiglio di cooperazione UE – Golfo, volto a rafforzare il partenariato politico ed economico tra l’Unione e gli Stati membri di questa struttura, in un contesto geopolitico difficile.

Nato – Il ministro romeno della Difesa, Angel Tîlvăr, partecipa il 17 e 18 ottobre alla riunione dei ministri della Difesa degli stati NATO, che si svolge a Bruxelles. Sull’agenda dei colloqui temi rilevanti per l’Alleanza, al fine dell’attuazione delle decisioni adottate dai capi di stato e di governo in occasione del Summit per l’Anniversario della NATO, svoltosi a Washington lo scorso luglio. L’evento ministeriale comprende tre sessioni di discussione: una in formato alleato, dedicata al rafforzamento della deterrenza e della posizione di difesa degli alleati, una sessione nel formato del Consiglio NATO-Ucraina, nonché un’altra, per la prima volta, con gli stati partner dalla Regione Indo-Pacifico/IP4 (Australia, Giappone, Corea del Sud e Nuova Zelanda). Il ministro della Difesa parteciperà anche alla riunione ministeriale della Coalizione Globale Anti-Isis.

Salario minimo – Il salario minimo garantito sarà  di 4.050 lei (810 euro) dal 1° gennaio: lo hanno deciso ieri il Governo di Bucarest e le parti sociali, riunite nel Comitato nazionale tripartito. Così, secondo il primo ministro Marcel Ciolacu, la Romania prende la strada del salario minimo europeo. Rispettiamo la direttiva secondo la quale il livello deve essere compreso tra il 47% e il 52% del salario minimo europeo – ha annunciato il premier.

Elezioni politiche – Oggi è l’ultimo giorno in cui possono essere presentate le liste dei candidati per le elezioni politiche in Romania, indette per il 1 dicembre, quando si celebra anche la Festa Nazionale della Romania. 21 partiti e formazioni politiche sono entrati nella corsa elettorale. Nella capitale Bucarest, la lista del PSD al Senato viene aperta dal dottor Adrian Streinu-Cercel, e alla Camera dei Deputati dal capo della Cancelleria del Primo Ministro, Mihai Ghigiu. I liberali aprono le liste al Senato e alla Camera dei Deputati con rispettivamente Sorin Cîmpeanu, ex ministro dell’Istruzione, e il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja. Da parte dell’USR si candida per il Senato l’ex sindaco del primo rione, Clotilde Armand, e per la Camera dei Deputati Claudiu Năsui, da parte della Forza della Destra, l’ex primo ministro Ludovic Orban apre la lista per la Camera dei Deputati, mentre il presidente del PMP, Eugen Tomac, è apre la lista per il Senato. Anche l’ex ministro dello sport, Eduard Novak, si candida nella capitale per un seggio di deputato per conto dell’UDMR. L’Alleanza per l’Unione dei Romeni, che ha presentato oggi la lista, è rappresentata alla Camera dei Deputati dal presidente George Simion e dal coordinatore del Dipartimento di Analisi Economica della Fondazione Universitaria del Mar Nero, Petrişor Peiu, al Senato. L’Ufficio Elettorale Centrale ha stabilito l’ordine delle votazioni nei seggi all’estero e nei primi posti ci saranno i candidati dell’USR, della Forza della Destra e dell’UDMR.

Contrasto corruzione – Oggi, i pubblici ministeri della Direzione Nazionale Anticorruzione hanno perquisito l’ufficio dell’ex ministro della Sanità Nelu Tătaru, nell’ospedale municipale di Huşi (Romania orientale), dove lavora come chirurgo. La settimana scorsa, Tătaru, deputato del PNL (partner di governo) di Vaslui, è stato messo sotto indagine penale in un caso in cui è accusato di aver ricevuto come tangenti, in qualità di  medico, somme tra 100 (pari a circa 20 di euro) e 500 lei (100 euro), oltre a generi alimentari. Tătaru sostiene di essere innocente e di non aver mai condizionato l’atto medico.

Auto – L’Associazione dei produttori e importatori di automobili ha organizzato, oggi, a Bucarest, una nuova edizione del Forum sulla mobilità sostenibile e accessibile, al quale hanno partecipato rappresentanti dell’industria automobilistica di 35 paesi, leader politici e decisori. L’industria automobilistica deve essere aiutata maggiormente sia dal Governo che dalla Commissione Europea perché i prossimi due anni saranno molto difficili per questo settore, che è un motore dello sviluppo economico, ha affermato il primo ministro romeno Marcel Ciolacu. Lui ha annunciato che l’amministrazione di Bucarest sta preparando programmi di sostegno dato che l’intero settore sta attraversando un periodo di declino che, senza alcun intervento, potrebbe portare in pochi anni a massicci licenziamenti. Il premier ha ricordato che il piano di reindustrializzazione della Romania prevede agevolazioni per l’industria automobilistica nazionale e ha, in generale, l’obiettivo di trasformare il Paese, nei prossimi 10 anni, in un polo di tecnologia e innovazione nell’Europa sudorientale.

Elezioni Moldova – 3,3 milioni di elettori della Repubblica di Moldova sono attesi alle urne domenica 20 ottobre per elezioni di importanza storica: l’elezione del presidente della repubblica e il referendum sul futuro europeo dello Stato. Secondo la Commissione Elettorale Centrale di Chişinău, sono stati allestiti 2.219 seggi elettorali e per la prima volta le schede elettorali sono state stampate non solo in romeno, ma anche in 5 lingue delle minoranze etniche: ucraino, bulgaro, gagauzo, russo e romani. Per i moldavi all’estero verranno aperti 231 seggi in 37 Paesi. I più numerosi saranno in Italia – 60, in Germania – 26, in Francia – 20 e in Gran Bretagna – 17. In Romania saranno aperti 16 seggi elettorali, come negli Stati Uniti d’America, mentre in Russia, per motivi di sicurezza, saranno operativi solo 2, entrambi a Mosca. Allo stesso tempo, verranno aperti 2 seggi elettorali in Ucraina, a Kiev e Odessa. La presidente in carica Maia Sandu ha esortato i moldavi a partecipare al referendum e ha sottolineato che il processo di voto richiede solo 3 minuti, rispetto ai decenni di attesa del suo Paese per unirsi al mondo libero e sviluppato.

OCSE – L’adesione della Romania all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico porterà vantaggi, soprattutto nel settore degli investimenti, e la Repubblica di Moldova potrà a sua volta beneficiare di questa situazione, ha dichiarato il governatore della Banca Centrale della Repubblica di Moldova, Anca Dragu. Lei ha detto che gli investimenti sono molto più sicuri, molto più chiari, più dinamici all’interno dell’OCSE e che le buone pratiche che la Romania perfeziona nel processo di adesione vengono in qualche modo trasferite anche alla Repubblica di Moldova. Dragu ha sottolineato che il 65% del commercio estero totale della Repubblica di Moldova si realizza con l’Unione Europea, e la metà con o attraverso la Romania.

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