17.07.2020
Coronavirus — Secondo il più recente bolletino diramato dal Gruppo di Comunicazione Strategica, in Romania, il numero dei contagi dal nuovo coronavirus ha superato 35.800. Dalla precedente comunicazione, sono stati accertati 799 nuovi casi, un record assoluto dall’inizio della pandemia. Tra le persone rilevate positive, oltre 22.300 sono state dichiarate guarite e sono state dimesse. Altre 17 persone contagiate da COVID-19 hanno perso la vita e il bilancio dei decessi sale a 1988. All’estero, sono 5202 i connazionali risultati positivi al nuovo coronavirus e 122 hanno perso la vita a causa di COVID-19. Il premier Ludovic Orban ha trasmesso, oggi, ad una videoconferenza con i prefetti, un messaggio “di concentrazione, mobilitazione e responsabilità” alle istituzioni impegnate nella lotta contro l’epidemia. Orban ha chiesto che siano presenti con tutti gli effettivi disponibili per lottare efficacemente contro il diffondersi del virus e per punire le trasgressioni delle norme di protezione. Il primo ministro ha sollecitato particolare attenzione per quanto riguarda il trasporto pubblico, anche tra località, nonché il trasporto effettuato per i dipendenti da alcune compagnie.
România Internațional, 17.07.2020, 19:30
Legge quarantena — Il Senato di Bucarest ha adottato, ieri, come camera decisionale, la legge sulla quarantena e l’isolamento. Nei sei giorni di dibattiti, al ddl proposto dal Governo sono state apportate numerose modifiche. In precedenza, anche alla Camera dei Deputati, il documento, molto criticato da specialisti, dall’opposizione e da varie ONG, era stato cambiato significativamente. Nella forma definitiva in cui è stata votata, la legge prevede, tra l’altro, che la misura della quarantena viene istituita in base alle affermazioni scientifiche ufficiali e alla definizione del caso, al domicilio della persona in causa, in una location dichiarata dalla stessa oppure in uno spazio indicato dalle autorità.
Rilancio economico — Il Governo di Bucarest ha approvato una serie di progetti volti a stimolare la ripresa delle attività economiche. Si tratta della concessione di fondi per la digitalizzazione e la formazione del personale, di cui possono beneficiare le grandi compagnie e le PMI. L’Esecutivo ha adottato anche un progetto in base al quale saranno stanziati 200 milioni di euro per la creazione di imprese nell’ambiente rurale e un’ordinanza d’urgenza che sostiene l’acquisto tramite leasing di equipaggiamenti e macchinari da parte delle PMI. Un altro atto normativo adottato prevede lo stanziamento di 150 milioni di euro a sostegno di nuove idee d’affari proposte da studenti, mentre gli anziani con pensioni basse riceveranno buoni pasto per una tavola calda.
Vertice — A Bruxelles si svolge la riunione straordinaria del Consiglio Europeo, nell’ambito della quale è negoziato il budget pluriennale dell’Unione Europea per i prossimi sette anni e del Piano europeo per il rilancio economico. Presente alla riunione, il presidente romeno, Klaus Iohannis, sostiene il principale obiettivo di Bucarest per quanto riguarda il futuro bilancio dell’Unione, quello di ottenere somme quanto più alte per la politica agricola comune e per quella di coesione. Il capo dello stato sosterrà stanziamenti adeguati alle regioni meno siluppate dell’Unione, nonché una maggiore flessibilità nell’assorbimento dei fondi. Quanto al piano di ripresa economica, Klaus Iohannis sostiene l’opzione della prevalenza delle sovvenzioni rispetto ai prestiti nelle somme totali stanziate e un periodo più lungo per quanto riguarda l’implementazione del nuovo strumento di ripresa, di modo che i fondi possano essere assorbiti completamente ed efficacemente.
Corruzione — In Romania, l’ex procuratore della Direzione Nazionale Anticorruzione, Mircea Negulescu, è stato messo sotto controllo giudiziario per 60 giorni. La stessa misura è stata presa anche nel caso del poliziotto Mihai Iordache, fermato, accanto all’ex magistrato, dai procuratori della Sezione di Investigazione dei Reati nella Giustizia. La sentenza non è definitiva e può essere contestata. I due sono accusati di aver fabbricato prove in due fascicoli. Tra questi, il cosiddetto fascicolo “Tony Blair”, in cui l’ex premier socialdemocratico Victor Ponta, attualmente leader del partito Pro Romania, è stato accusato di aver organizzato la visita dell’ex capo del governo britannico in Romania per guadagnare capitale d’immagine nella campagna elettorale del 2012. Negulescu è accusato, tra l’altro, di abuso d’ufficio, repressione ingiusta e falsità nelle dichiarazioni.