17.06.2017
Bucarest – Il Partito Social- Democratico, la principale formazione al potere in Romania ha spostato il calendario delle dimmissioni del proprio governo guidato da Sorin Grindeanu. Il Parlamento è stato convocato per domani, per la lettura di una mozione di censura. Il documento dovrebbe essere affrontato e votato mercoledi, a tre giorni dalla sua presentazione davanti alla plenaria. Per ladozione della mozione sono necessari 233 voti, Il PSD e lALDE, alleati dei social democratici al governo, hanno insieme 247 parlamentari. Ieri, lex premier social-democratico, Victor Ponta è stato nominato nella carica di segretario generale del governo Sorin Grindeanu. La nomina viene considerata dagli osservatori come un tentativo di Grindeanu di ottenere alleati tra i personaggi influenti del PSD, partito dal quale è stato appena escluso. Daltra parte, il PSD sostiene che Grindeanu e Ponta tentano di prelevare con la forza il potere esecutivo dello stato. Ricordiamo che il premier Grindeanu ha rifiutato di rassegnare le dimmissioni dalla carica di primo-ministro, malgrado il ritiro del sostegno politico da parte della coalizione PSD-ALDE e le dimmissioni della maggiorparte dei suoi ministri. A Grindeanu viene rimproverata la mancanza di efficienza nellapplicazione del programma di governo, accusa respinta da questultimo. Egli afferma che la situazione politica in Romania sarà risolta con il rispetto della Costituzione e di tutte le leggi. Il capo dello stato, Klaus Iohannis ha chiesto alla coalizione di risolvere la crisi interna.
România Internațional, 17.06.2017, 16:22
Bucarest – Il Partito Social- Democratico, la principale formazione al potere in Romania ha spostato il calendario delle dimmissioni del proprio governo guidato da Sorin Grindeanu. Il Parlamento è stato convocato per domani, per la lettura di una mozione di censura. Il documento dovrebbe essere affrontato e votato mercoledi, a tre giorni dalla sua presentazione davanti alla plenaria. Per ladozione della mozione sono necessari 233 voti, Il PSD e lALDE, alleati dei social democratici al governo, hanno insieme 247 parlamentari. Ieri, lex premier social-democratico, Victor Ponta è stato nominato nella carica di segretario generale del governo Sorin Grindeanu. La nomina viene considerata dagli osservatori come un tentativo di Grindeanu di ottenere alleati tra i personaggi influenti del PSD, partito dal quale è stato appena escluso. Daltra parte, il PSD sostiene che Grindeanu e Ponta tentano di prelevare con la forza il potere esecutivo dello stato. Ricordiamo che il premier Grindeanu ha rifiutato di rassegnare le dimmissioni dalla carica di primo-ministro, malgrado il ritiro del sostegno politico da parte della coalizione PSD-ALDE e le dimmissioni della maggiorparte dei suoi ministri. A Grindeanu viene rimproverata la mancanza di efficienza nellapplicazione del programma di governo, accusa respinta da questultimo. Egli afferma che la situazione politica in Romania sarà risolta con il rispetto della Costituzione e di tutte le leggi. Il capo dello stato, Klaus Iohannis ha chiesto alla coalizione di risolvere la crisi interna.
Bucarest –L’ex ministro dei Trasporti nel periodo 2007-2008, Ludovic Orban, è stato eletto, con la maggioranza dei voti, nella carica di presidente del Partito Nazionale Liberale, la più importante forza dell’opposizione di destra nel Parlamento di Bucarest. Il suo controcandidato è stato l’eurodeputato Cristian Busoi. I due avevano promesso la rivitalizzazione del partito, dopo la sconfitta subita dai liberali nelle elezioni p[arlamentari dell’anno scorso quando hanno ottenuto il 20% dei voti rispetto al 45% ottenuto dal PSD. Secondo gli analisti, sullo sfondo delle controversie acute in corso tra i social democratici, il PNL ha una buona occasione per tornare al primo piano della scena politica. Al congresso è stato presente anche il segretario generale del PPE, Antonio Lopez White. Affiliato per molto tempo all’Alleanza dei Liberali e Democratici Europei, il PNL è passato al gruppo dei popolari europei dal 2014. Domani i liberali si riuniranno in un Consiglio Nazionale di Coordinazione, nell’ambito del quale saranno elezioni per 36 cariche direttive per le quali si sono iscritti oltre 10 membri della formazione.
Bucarest — Il premier lussemburghese, Xavier Bettel, accompagnato dal presidente romeno Klaus Iohannis, ha partecipato a Sibiu (nel centro del Paese), agli avvenimenti legati al compimento di dieci anni dal momento in cui questa città e Lussemburgo hanno detenuto assieme il titolo di Capitale Culturale Europea. Membro della comunità tedesca di Romania, discendente dei colonisti sassoni arrivati in Transilvania nel Medio Evo, il presidente Iohannis era il sindaco di Sibiu nel 2007, quando la Romania è stata ammessa nell’UE, mentre la sua città è stata capitale culturale assieme a Lussembrugo. Il partenariato tra Sibiu e Lussemburgo resta un esempio per quello che significa lo spirito europeo, ha affermato Klaus Iohannis, esprimendo la speranza che i confini in grado di creare muri tra gli europei saranno sostituiti tramite ponti della cultura, libertà e tolleranza. Il programma odierno del presidente romeno e del premier lussemburghese ha incluso anche la partecipazione all’apertura a Sibiu di un Consolato onorario di Lussemburgo.
Bucarest – Numerose rappresentazioni di teatro, mostre, corsi e conferenze sono in corso nellambito del Festival Internazionale di Teatro di Sibiu. Le piazze risalenti al medio evo e il centro storico della città sono diventate scene per parate, concerti o rappresentazioni di artisti arrivati da tutto il mondo. Il festival internazionale di teatro di Sibiu, il più importante in Romania ma anche a livello mondiale è iniziato il 9 giugno e si conclude domani.
Bucarest – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha inviato oggi un messaggio di cordoglio al suo omologo tedesco Frank Walter Steinmeier, per la morte dellex cancelliere Helmut Kohl. Il capo dello stato romeno ha affermato che Helmut Kohl è stato un importante personaggio della politica, un leader europeo,e una fonte dispirazione tramite il modo in cui ha gestito le provocazioni generate dalla Guerra Fredda e dal crollo dei regimi comunisti nellEuropa dellEst. Secondo il presidente romeno, Kohl è stato un amico della Romania, recando il suo contributo alla storia di successo dellattuale rapporto romeno-tedesco. Dal canto suo, lex presidente della Romania tra il 1996 e il 2000, Emil Constantinescu ha dichiarato che Helmut Kohl resterà nella storia del continente per il suo contributo alla ristrutturazione dellAlleanza Nord Atlantica e dellUE a seconda delle provocazioni generate dalla fine della Guerra Fredda e del suo ultimo simbolo – il crollo del Muro di Berlino. Helmut Kohl è morto, ieri, a 87 anni. Esponenti politici di tutto il mondo hanno evocato la sua personalità.