17.05.2023
Proteste – In Romania, i dipendenti dell’Istruzione annunciano lo sciopero generale, a partire da lunedì prossimo. L’incontro tra i leader delle principali federazioni sindacali dell’Istruzione con il primo ministro liberale Nicolae Ciucă e con il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, non ha generato risultati in grado di convincere i rappresentanti dei dipendenti di rinunciare alla protesta, ha affermato il presidente della Federazione dei Sindacati, Simion Hăncescu. Dal canto suo, il primo ministro Nicolae Ciucă ha precisato che lunedì si svolgerà un nuovo round di negoziati. I dipendenti dell’Istruzione hanno organizzato oggi uno sciopero di due ore, rilevando che la protesta rappresenta solo una tappa del conflitto sindacale generato dalla scarsa retribuzione e dalla mancanza di investimenti nel settore. La Federazione Nazionale delle Associazioni dei Genitori dell’Istruzione preuniversitaria sostiene la posizione degli insegnanti, comprende il loro malcontento, ma specifica che uno sciopero generale genera problemi agli studenti.
România Internațional, 17.05.2023, 16:59
Proteste – In Romania, i dipendenti dell’Istruzione annunciano lo sciopero generale, a partire da lunedì prossimo. L’incontro tra i leader delle principali federazioni sindacali dell’Istruzione con il primo ministro liberale Nicolae Ciucă e con il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu, non ha generato risultati in grado di convincere i rappresentanti dei dipendenti di rinunciare alla protesta, ha affermato il presidente della Federazione dei Sindacati, Simion Hăncescu. Dal canto suo, il primo ministro Nicolae Ciucă ha precisato che lunedì si svolgerà un nuovo round di negoziati. I dipendenti dell’Istruzione hanno organizzato oggi uno sciopero di due ore, rilevando che la protesta rappresenta solo una tappa del conflitto sindacale generato dalla scarsa retribuzione e dalla mancanza di investimenti nel settore. La Federazione Nazionale delle Associazioni dei Genitori dell’Istruzione preuniversitaria sostiene la posizione degli insegnanti, comprende il loro malcontento, ma specifica che uno sciopero generale genera problemi agli studenti.
Politica – Il Partito Socialdemocratico e il Partito Nazionale Liberale, le principali formazioni politiche della coalizione di governo in Romania, hanno stabilito, in incontri separati, i termini dei negoziati per la rotazione alla guida del governo. Il primo ministro in carica, Nicolae Ciucă, ha annunciato che rinuncerà all’incarico il 26 maggio, il che provocherà anche le dimissioni dell’Esecutivo. Ulteriormente, inizieranno le procedure per la nomina del nuovo governo, guidato dal leader socialdemocratico Marcel Ciolacu. Tra le priorità dei liberali si annoverano la riduzione del numero dei segretari di stato, con il mantenimento del protocollo in base al quale funziona la coalizione di governo, mentre i socialdemocratici si pronunciano per un minor numero di ministeri, di segretari di stato e di agenzie.
Romania – Israele – La Romania è profondamente impegnata nella lotta contro qualsiasi forma di estremismo e incitamento all’odio e sostiene tutti i progetti europei dedicati alla lotta all’antisemitismo. Lo ha dichiarato il primo ministro Nicolae Ciucă, durante la sessione solenne del Parlamento di Bucarest dedicata al 75/o anniversario di relazioni diplomatiche ininterrotte tra Romania e Israele. Israele è uno dei partner più forti e importanti della Romania nel Medio Oriente, ma anche un Paese con il quale abbiamo rapporti economici sempre più intensi. Penso, tuttavia, che il potenziale dell’interscambio commerciale possa essere molto maggiore, ha sottolineato Nicolae Ciucă. Presente all’incontro di Bucarest, il presidente del Parlamento israeliano, Amir Ohana, ha rilevato che la Romania è stato uno dei primi Paesi a riconoscere lo Stato d’Israele e ha compiuto passi importanti per commemorare l’Olocausto, una conferma del suo impegno per la lotta all’antisemitismo. Amir Ohana ha detto inoltre che le relazioni tra Romania e Israele sono migliori che mai.
Consiglio d’Europa – Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha partecipato a Reykjavik al quarto Summit del Consiglio d’Europa, svoltosi sotto la presidenza di turno islandese. Per loccasione, Iohannis ha tenuto un discorso nel dibattito generale Uniti per l’Europa, rielevando che l’aggressione della Russia contro l’Ucraina deve rimanere un punto centrale nell’agenda dell’organizzazione. Il presidente ha sottolineato che la Romania sostiene pienamente la Dichiarazione di Reykjavik, adottata al termine del Vertice, che riconferma il ruolo speciale del Consiglio d’Europa nell’architettura multilaterale a livello europeo e internazionale. Nel contempo, a Reykjavik è stata annunciata anche l’istituzione del Registro internazionale dei danni causati dall’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, al quale Romania partecipa come stato fondatore. Sempre oggi, a margine del Vertice, il presidente romeno ha avuto una serie di incontri bilaterali con i suoi omologhi di Repubblica Ceca, Austria e Slovenia.
Giustizia – La Corte Costituzionale della Romania ha deciso che labuso d’ufficio può essere considerato reato anche senza una soglia di valore, essendo il giudice colui che può decidere sulla gravità dell’atto. La Corte ha respinto come infondata l’eccezione di incostituzionalità formulata dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia in merito all’incriminazione dell’abuso d’ufficio senza una soglia di valore. Daltra parte, la Corte Costituzionale ha deciso che le intercettazioni dellIntelligence non possono essere utilizzate come prove nei casi di corruzione. In una prima fase, il Senato aveva stabilito una soglia di valore di 250.000 lei (circa 50.000 euro) per incriminare l’abuso d’ufficio, ma, in seguito allo scandalo scoppiato nello spazio pubblico, il ministro della Giustizia, Cătălin Predoiu, ha proposto una nuova soglia di 9.000 lei (circa 1800 euro). Ulteriormente, su raccomdanzione della Commissione giuridica, la plenaria della Camera dei Deputati ha varato il ddl che modifica il Codice penale e condanna labuso e le negligenze dufficio senza una soglia di valore.
Difesa – Dal 17 al 19 maggio, il Capo di Stato Maggiore della Difesa romeno, il generale Daniel Petrescu, partecipa a Sofia alla 16/a edizione della Conferenza dei Capi della Difesa balcanica su temi di cooperazione militare. Secondo il Ministero della Difesa, l’agenda include l’analisi della situazione della sicurezza nell’area balcanica e i metodi di collaborazione tra gli stati della regione. Per l’occasione, il generale Petrescu ha previsto un incontro con il suo omologo turco. La riunione, organizzata una volta all’anno, riunisce i capi della difesa di nove Paesi dell’Europa sudorientale: Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Grecia, Macedonia del Nord, Montenegro, Romania, Serbia e Turchia. All’edizione attuale sono invitati anche i capi della difesa di Croazia e Slovenia, nonché rappresentanti della NATO e dell’UE.
Turismo – Quasi l’80% dei romeni si recherà in destinazioni europee durante le vacanze estive, mentre più della metà è disposta a spendere fino a 300 euro per i biglietti aerei. L’aereo resta di fatto il mezzo di trasporto preferito dai romeni per viaggiare quest’estate. Tra i principali criteri in base ai quali viene scelta la meta delle destinazioni turistiche si annoverano i prezzi dei biglietti aerei (44%), una destinazione nuova (circa il 38%) e la possibilità di arrivare velocemente, possibilmente con un volo diretto (16%). Oltre la metà dei romeni sceglie la variante city-break, mentre 40 su 100 optano per una vacanza più lunga.