17.04.2019
Referendum – Via libera dalle due camere del Parlamento di Bucarest alla sollecitazione del presidente Klaus Iohannis per l’organizzazione di un referendum il 26 maggio prossimo, in contemporanea con le elezioni europee. I temi proposti dal capo dello stato riguardano il divieto dell’amnistia dei reati di corruzione, nonchè il divieto di adottare decreti governativi d’urgenza in materia di reati, pene ed organizzazione giudiziaria. Inoltre, il capo dello stato vuole chiedere agli elettori se anche altre autorità, oltre al Difensore Civico, hanno il diritto di rivolgersi alla Corte Costituzionale in merito alle ordinanze governative. L’azione del presidente avviene sullo sfondo delle numerose modifiche legislative promosse nel campo della giustizia dalla maggioranza parlamentare e dal gabinetto PSD-ALDE, misure contestate nel Paese e criticate dai partner europei. Il giudizio del Legislativo sull’organizzazione della consultazione popolare ha valore consultivo. La sollecitazione del presidente, che ha svolto, la scorsa settimana, consultazioni sul tema con i partiti, ha ricevuto, ieri, anche luce verde dalle commissioni per gli affari giuridici del Parlamento.
România Internațional, 17.04.2019, 18:55
Referendum – Via libera dalle due camere del Parlamento di Bucarest alla sollecitazione del presidente Klaus Iohannis per l’organizzazione di un referendum il 26 maggio prossimo, in contemporanea con le elezioni europee. I temi proposti dal capo dello stato riguardano il divieto dell’amnistia dei reati di corruzione, nonchè il divieto di adottare decreti governativi d’urgenza in materia di reati, pene ed organizzazione giudiziaria. Inoltre, il capo dello stato vuole chiedere agli elettori se anche altre autorità, oltre al Difensore Civico, hanno il diritto di rivolgersi alla Corte Costituzionale in merito alle ordinanze governative. L’azione del presidente avviene sullo sfondo delle numerose modifiche legislative promosse nel campo della giustizia dalla maggioranza parlamentare e dal gabinetto PSD-ALDE, misure contestate nel Paese e criticate dai partner europei. Il giudizio del Legislativo sull’organizzazione della consultazione popolare ha valore consultivo. La sollecitazione del presidente, che ha svolto, la scorsa settimana, consultazioni sul tema con i partiti, ha ricevuto, ieri, anche luce verde dalle commissioni per gli affari giuridici del Parlamento.
Rimpasto – Il Comitato Esecutivo nazionale del PSD (il principale partito della maggioranza) ha deciso oggi di ritirare il sostegno politico al ministro della Giustizia, Tudorel Toader, proponendo come successore in carica il vicepresidente della Camera, Eugen Nicolicea. La decisione è stata presa in seguito al rifiuto di Toader di adottare le controverse ordinanze governative per la modifica dei codici penali. D’altra parte, la deputata Oana Florea è la proposta dei socialdemocratici per la carica di ministro dei Fondi Europei, al posto di Rovana Plumb, mentre il senatore Liviu Brăiloiu dovrebbe sostituire Natalia Intotero al Ministero per i Romeni all’estero. Rovana Plumb e Natalia Intotero si candidano alle europee del 26 maggio.
Giustizia – Via libera dal Senato di Bucarest alla bozza di modifica del Codice Penale, nella forma elaborata dalla Commissione speciale incaricata con la revisione delle leggi sulla giustizia. Ieri, la Commissione aveva adottato un rapporto favorevole sulla revisione del Codice penale, eliminando alcuni provvedimenti dalla forma iniziale, dichiarati incostituzionali dalla CC. Mantengono, invece, la forma iniziale certi articoli criticati dall’opposizione, con la motivazione che non sono stati contestati o dichiarati incostituzionali. I provvedimenti prevedono la riduzione del termine di prescrizione delle pene, l’introduzione del termine di un anno in cui puo essere inoltrata una denuncia, oppure l’abrogazione dell’articolo sulla negligenza d’ufficio. In precedenza, il ministro della giustizia, Tudorel Toader, aveva rifiutato di promuovere le modifiche del Codice penale con un ordinanza governativa d’urgenza. D’altra parte, il presidente della Commissione, il socialdemocratico Florin Iordache, ha spiegato che l’urgenza è stata generata dal fatto che il governo PSD-ALDE non è riuscito a trasporre nella legislazione gli articoli dichiarati costituzionali dalla CC. Presente ai dibattiti in commissione, il ministro Toader ha affermato che, trattandosi di un progetto legislativo, spettava al Parlamento l’obbligo di far concordare i Codici penali con le decisioni della CC. L’opposizione accusa che l’azione è destinata ad aiutare certi politici della maggioranza di levarsi di dosso i fascicoli penali intestati contro di loro. La normativa passa ora alla Camera, decisionale in questo caso.
Romania2019.eu – La premier Viorica Dancila ha presentato oggi un bilancio dei primi 100 giorni di presidenza romena del Consiglio UE. Stando alla premier, in ciascuno di questi giorni, il governo di Bucarest ha dimostrato efficienza, risolutezza e capacità di individuare soluzioni positive per i cittadini europei. Nei primi 100 giorni di mandato sono stati chiusi 90 fascicoli legislativi, alcuni abbastanza complicati e rinviati dai mandati precedenti. Sempre in questo periodo, la Presidenza romena ha gestito piuà di 1.100 eventi e riunioni, ha sottolineato la Dancila.
Difesa – Il presidente Klaus Iohannis ha inaugurato oggi, a Bucarest, la conferenza internazionale Rafforzamento del fianco est della NATO: sfide e strategie per la coerenza delle misure al Mar Baltico e al Mar Nero. Il capo dello stato si è pronunciato per una presenza alleata unitaria, consolidata e coerente a livello dell’intero fianco est. Una presenza dal Baltico al Mar Nero risulta necessaria, per consentire una posizione efficiente di dissuasione e difesa della NATO, ha ribadito Klaus Iohannis, precisando che la zona del Mar Nero continua ad essere segnata da conflitti congelati e tensioni latenti. In più, risulta più evidente un clima di confronto e militarizzazione del Mar Nero, nonchè l’intensificazione delle azioni ibride, con effetti pericolosi per la Romania e per i partner della NATO, ha aggiunto il capo dello stato.
Proteste – La Confederazione degli Operatori e dei Trasportatori Autorizzati di Romania hanno protestato oggi davanti alla sede del Governo di Bucarest contro le intenzioni delle autorità di emanare un decreto d’urgenza che, a loro avviso, manterrebbe la pirateria nel settore trasporto persone. Stando al ministro dello Sviluppo e vicepremier Daniel Suciu, in due giorni al massimo, l’ordinanza che regola le piattaforme online di trasporto persone sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. I tassisti chiedono una modifica legislativa apportata dal Parlamento, in base alla quale alle piattaforme online e ai taxi siano applicati gli stessi provvedimenti. Nell’ultimo mese, i trasportatori hanno protestato diverse volte nella capitale, culminando oggi, con la più ampia manifestazione del genere.
Inflazione – Secondo i dati pubblicati dall’Eurostat, Romania, Ungheria e Olanda sono i Paesi che hanno registrato, lo scorso mese, i più alti tassi dell’inflazione nell’UE. La Romania è indicata al 4,2%, l’Ungheria al 3,8% e l’Olanda al 2,9%. Al polo opposto, i Paesi con l’inflazione più bassa sono il Portogallo (0,8%) e la Grecia (1%). A marzo, il tasso annuo dell’inflazione nell’eurozona è calato al 1,4% e si è mantenuto all’1,6% nell’UE.