17.04.2018
Bucarest – I procuratori militari hanno annunciato oggi l’estensione dell’inchiesta penale nei confornti l’ex presidente romeno Ion Iliescu anche per il periodo compreso tra il 27 e il 31 dicembre 1989, che non richiede un’ulteriore autorizzazione. Ion Iliescu si è presentato oggi alla Procura Generale per esser notificato sull’avvio dell’inchiesta penale per reati contro l’umanità nel fascicolo sulla Rivoluzione. Il 13 aprile, il capo dello stato Klaus Iohannis aveva dato il via libera alle richieste relative all’inizio dell’inchiesta penale contro Ion Iliescu, l’ex premier Petre Roman e l’ex vicepremier Gelu Voican Voiculescu in questo dossier. I tre possono ora essere indagati e rinviati a giudizio per reati contro l’umanità compiuti tra il 22 e il 31 dicembre, mentre ricoprivano incarichi nel Consiglio del Fronte della Salvezza Nazionale, struttura che, all’epoca, deteneva il potere esecutivo e legislativo. I tre hanno negato le accuse e si dichiarano innocenti. Il bilancio ufficiale della Rivoluzione indica più di 1000 morti e circa 3000 feriti, la maggior parte dopo il crollo del regime oppressivo di Ceauşescu.
România Internațional, 17.04.2018, 16:44
Bucarest – I procuratori militari hanno annunciato oggi l’estensione dell’inchiesta penale nei confornti l’ex presidente romeno Ion Iliescu anche per il periodo compreso tra il 27 e il 31 dicembre 1989, che non richiede un’ulteriore autorizzazione. Ion Iliescu si è presentato oggi alla Procura Generale per esser notificato sull’avvio dell’inchiesta penale per reati contro l’umanità nel fascicolo sulla Rivoluzione. Il 13 aprile, il capo dello stato Klaus Iohannis aveva dato il via libera alle richieste relative all’inizio dell’inchiesta penale contro Ion Iliescu, l’ex premier Petre Roman e l’ex vicepremier Gelu Voican Voiculescu in questo dossier. I tre possono ora essere indagati e rinviati a giudizio per reati contro l’umanità compiuti tra il 22 e il 31 dicembre, mentre ricoprivano incarichi nel Consiglio del Fronte della Salvezza Nazionale, struttura che, all’epoca, deteneva il potere esecutivo e legislativo. I tre hanno negato le accuse e si dichiarano innocenti. Il bilancio ufficiale della Rivoluzione indica più di 1000 morti e circa 3000 feriti, la maggior parte dopo il crollo del regime oppressivo di Ceauşescu.
Bucarest – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha ricevuto oggi a Bucarest il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Sultan al Jaber. Secondo la Presidenza, il capo dello stato ha espresso il suo aprezzamento per i rapporti bilaterali, ottimi a livello politico. Per altro, il presidente Iohannis ha dichiarato che le azioni destinate all’incremento dell’interscambio commerciale e degli investimenti restano una priorità nel rapporto con gli EAU, primo partner della Romania nella zona del Golfo. Dal canto suo, Sultan al Jaber ha affermato che esistono progetti per potenziali investimenti, con particolare riguardo ai settori energia, trasporti, infrastruttura, logistica, agricoltura, turismo o immobiliare. Sempre oggi, il ministro al Jaber ha esaminato anche insieme al collega romeno Teodor Melescanu aspetti riguardanti i rapporti commerciali. I due ministri hanno partecipato ai lavori della prima sessione della Commissione Mista di Cooperazione Romania-EAU.
Bucarest – Iniziati oggi nella capitale romena i lavori del primo vertice i diplomazia parlamentare in formato Bucarest B9, che riunisce rappresentanti di 9 Paesi europei e alti responsabili della NATO. La conferenza si propone di consolidare il ruolo dei parlamenti nazionali nel campo della sicurezza e della difesa. L’agenda del vertice include aspetti legati alla futura presenza NATO, le misure di difesa e deterrenza, la lotta al terrorismo, le minacce affrontate dai Paesi partecipanti, nonchè il consolidamento delle legislazione in materia di difesa. Il vertice B9 intende trasmettere un messaggio unitario e coerente sul rafforzamento del fianco est della NATO, in vista del vertice dell’Alleanza Nord-Atlantica che si terrà a luglio a Bruxelles.
XXX – Il FMI ha rivisto al rialzo, dal 4,4 al 5,1%, le stime sulla crescita economica in Romania nel 2018, secondo quanto rileva un World Economic Outlook. Nel 2019, il FMI anticipa un rallentamento di fino al 3,5% della crescita del PIL. Riviste anche le previsioni sull’inflazione, dal 3,3 fino al 4,7%. Secondo il FMI, il deficit di conto corrente registerà un livello del -3,%, mentre il tasso della disoccupazione arriverà al 4,6%.
Bucarest – Diverse centinaia di dipendenti dell’ospedale provinciale di Craiova hanno protestato anche oggi contro la diminuzione dei redditi, minacciando con lo sciopero generale se non verrà individuata una soluzione per le loro richeste. Proteste contro il nuovo sistema retributivo nel settore sanitario anche nelle città di Resita o Iasi. Ieri, centinaia di dipendenti degli ospedali di Bucarest e di tutto il Paese sono scesi in strada per protestare contro la limitazione degli scatti salariali al tetto del 30%. Il ministro della Salute, Sorina Pintea, ha precisato che gli stipendi sono diminuiti per circa il 10% del personale medico, spiegando che il tetto va rispettato. La Pintea ha menzionato che i manager degli ospedali devono gestire le risorse finanziarie e concedere eventuali differenze dai fondi delle rispettive strutture.
Bucarest – I ministri degli Esteri dei Paesi UE hanno espresso a Lussemburgo il sostegno a qualsiasi misura destinata a impedire nuovi attacchi chimici contro i civili in Siria, esortando al rilancio del processo politico, atto a fermare il conflitto. Presente al Consiglio Affari Esteri, il capo della diplomazia di Bucarest, Teodor Melescanu ha sottolineato che la Romania condanna duramente l’utilizzo delle armi chimiche in qualsiasi circostanza e tanto più contro i civili. In riferimento alla crisi in Siria, il capo della diplomazia di Bucarest ha ammonito sul pericolo di un’escalation militare, con possibili gravi conseguenze per l’intera regione, lanciando a tutte le parti coinvolte l’appello di sostenere le azioni dell’ONU destinate all’individuazione di una soluzione politica.
Bucarest – Radio Romania ha premiato ieri sera i migliori artisti del paesaggio musicale romeno e le migliori canzoni dello scorso anno. Il premio alla migliore voce femminile è stato assegnato alla cantante Andra, mentre quello alla migliore voce maschile al leader del gruppo Directia 5, Cristi Enache. Il riconoscimento del miglior artista rock è andato al gruppo Vunk, mentre The Motans si sono aggiudicati quello del miglior gruppo pop. Il cantante Smiley ha vinto le sezioni album dell’anno e artista dell’anno, mentre il premio di eccelenza è stato conferito alla cantante Dida Dragan.
Bucarest – La squadra femminile di pallamano CSM Bucarest si disputerà con l’ungherese Gyor la semifinale di Champions League, nel torneo Final Four che avrà luogo a Budapest. Se vincerà, il CSM sfiderà in finale la vincitrice della partita tra la macedone HC Vardar e la russa Rostov-Don. Le semifinali si svolgeranno il 12 e il 13 maggio. Le romene di CSM Bucarest hanno vinto la Final Four nel 2016, dopo aver sconfitto proprio la squadra Gyor.