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17.04.2017

Bucarest – Per i cristiani, compresi quelli in Romania, Paese a maggioranza ortodossa, oggi è cominciata la Settimana della Luce, in cui continuano a festeggiare il miracolo della Risurrezione di Cristo. La Pasqua, la più importante festa cristiana, è lunica cui vengono dedicati tre giorni. Oggi, nel giorno di Pasquetta, nelle chiese sono state celebrate la stessa messa della notte di Risurrezione e la Santa Liturgia. I sacerdoti sono stati vestiti di bianco e, quando hanno benedetto i fedeli durante la messa, hanno recato in mano la stessa candela accesa con cui hanno donato loro Luce santa nella notte di Pasqua. Tutto sta questa settimana allinsegna della Luce, simbolo della Risurrezione di Cristo.

17.04.2017
17.04.2017

, 17.04.2017, 16:52



Madrid – Il presidente romeno Klaus Iohannis effettua, da oggi fino a sabato, una visita privata in Spagna. Lo ha reso noto lAmministrazione Presidenziale di Bucarest. Ieri, il presidente è stato a Sibiu (città nel centro della Romania), dove ha partecipato, assieme a sua moglie, alle messe celebrate nella Chiesa Romano-cattolica “Santa Trinità” nella notte della Risurrezione e nel giorno di Pasqua. Nel suo messaggio di Pasqua, il presidente Klaus Iohannis ha fatto i suoi più calorosi auguri ai tutti i romeni, nel Paese e allestero, e ha affermato che lo spirito di queste sante feste deve darci la fiducia di guardare con ottimismo al futuro.



Bucarest — Un’esercitazione di monito e allerta si svolgerà, nell’intera Romania, da martedi’ fino a venerdi’. In questo periodo le sirene saranno testate alternativamente tra le 10 e le 15. Il segretario di stato nel Ministero dell’Interno, Raed Arafat, ha precisato che si tratta della più importante simile esercitazione degli ultimi anni volta a testare l’efficienza delle sirene d’emergenza in tutte le aree di copertura. Nella capitale Bucarest ci sono 400 sirene, e in tutta Romania sono installate 7000, soprattutto nelle zone con attività che comportano rischi tecnologici o radiologici.



Ankara – Il referendum in Turchia sulla riforma costituzionale che aumenta i poteri del presidente Recep Tayyip Erdogan non ha rispettatto gli standard democratici, a causa della “mancanza di imparzialità” che ha fatto sì che il “campo di gioco non fosse tutto allo stesso livello”. È il verdetto di una missione congiunta di osservatori dellOrganizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) e dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. “In generale, il referendum non ha rispettato le norme del Consiglio dEuropa”, ha aggiunto Cezar Florin Preda, leader del team dellAssemblea parlamentare del Consiglio dEuropa. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha vinto sul filo di lana il referendum sulla riforma costituzionale che aumenta i poteri del presidente. Mentre il principale partito allopposizione ha messo in dubbio la legittimità del referendum, accusando irregolarità in una serie di seggi, il leader di Ankara ha trasmesso ai suoi sostenitori che promulgherà le modifiche costituzionali che potrebbero permettergli di mantenere lincarico per altri 12 anni. I suoi piani dopo la vittoria includono la concentrazione del potere nelle mani del presidente, che potrà mantenere la sua affiliazione politica, labolizione dellincarico di premier, lelezione degli alti magistrati e lo scioglimento del Parlamento. Le reazioni dei leader europei allesito del referendum in Turchia sono riservate. Stando alle agenzie stampa, lUe e il Consiglio dEuropa hanno messo in evidenza il fatto che il risultato è stato uno serrato, e che ciò, assieme alle implicazioni delle modifiche costituzionali che dovrebbero essere fatte, significa che Ankara dovrebbe cercare consenso internazionale per la loro implementazione. Sia lUe, che il Consiglio dEuropa hanno dichiarato che la Turchia dovrebbe sottoporsi agli standard europei in materia di legislazione e diritti umani. Il presidente Erdogan ha dichiarato, però, che non lo farà e che mira ad introdurre la pena di morte – mossa che potrebbe porre fine alla collaborazione con gli stati Ue.



Pechino – La Cina ha annunciato che la sua economia ha registrato una crescita nel primo trimestre del 2017 del 6,9%, maggiore rispetto alle precedenti stime. I dati indicano che la seconda grande economia del mondo si sta stabilizzando, dopo il recente annuncio che aveva registrato il più basso ritmo di crescita degli ultimi 26 anni. (traduzione di Adina Vasile)








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