17.04.2014
Bucarest — Il premier Victor Ponta ha assistito ad un’esercitazione militare congiunta romeno-americana, ad una base militare al centro del Paese. Alle esercitazioni, svoltesi negli ultimi giorni, hanno partecipato oltre 250 militari delle Forze Aeree americane, con aerei F-16, e circa 200 militari romeni, piloti e personale tecnico, con aeronavi MiG-21 LanceR. La quarta serie di esercitazioni è stata finalizzata a rafforzare l’addestramento dei militari romeni e lo sviluppo della cooperazione romeno-americana. Anche se era stata programmata prima dell’inizio della crisi in Ucraina, l’esercitazione è stata anche un gesto di sostegno di Washington per gli alleati orientali della NATO.
România Internațional, 17.04.2014, 15:46
Bucarest — Il premier Victor Ponta ha assistito ad un’esercitazione militare congiunta romeno-americana, ad una base militare al centro del Paese. Alle esercitazioni, svoltesi negli ultimi giorni, hanno partecipato oltre 250 militari delle Forze Aeree americane, con aerei F-16, e circa 200 militari romeni, piloti e personale tecnico, con aeronavi MiG-21 LanceR. La quarta serie di esercitazioni è stata finalizzata a rafforzare l’addestramento dei militari romeni e lo sviluppo della cooperazione romeno-americana. Anche se era stata programmata prima dell’inizio della crisi in Ucraina, l’esercitazione è stata anche un gesto di sostegno di Washington per gli alleati orientali della NATO.
Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno ha salutato l’adozione della risoluzione del Parlamento Europeo relativa alla pressione esercitata dalla Russia sugli stati del Partenariato Orientale e, soprattutto, alla destabilizzazione dell’est dell’Ucraina. La diplomazia romena ribadisce l’appoggio alla sovranità, all’integrità territoriale e all’indipendenza territoriale e politica dell’ex repubblica sovietica e di tutti i partner orientali, aspetto sottolineato chiaramente nella risoluzione. Il PE esprime grande preoccupazione per la situazione in continuo peggioramento e per lo spargimento di sangue nel sud e nell’est dell’Ucraina, e sollecita alla Russia di sospendere subito il sostegno ai separatisti violenti e alle milizie armate, dirette dalle forze speciali russe, nonchè di ritirare le truppe dal confine orientale dell’Ucraina. Inoltre, la risoluzione sottolinea che l’UE deve essere preparata ad imporre subito sanzioni economiche alla Russia.
Ginevra — Il ministro russo degli Esteri, Sergej Lavrov, ha annunciato a Ginevra che la Russia, l’Ucraina, l’UE e gli USA hanno raggiunto un accordo sulle misure graduali da prendere per il disinnescamento delle tensioni in Ucraina. I partecipanti alla riunione hanno concordato di esortare al disarmo dei gruppi armati illegali e all’evacuazione degli edifici occupati. Il capo della diplomazia russa ha inoltre annunciato che i partecipanti hanno deciso di continuare gli incontri in vari formati e che concordano che l’OSCE debba assumersi il ruolo principale nella mediazione della crisi. L’Occidente ha accusato Mosca di sostenere gli attivisti pro-russi che hanno preso il controllo di più edifici pubblici nell’est dell’Ucraina e che desiderano un referendum per una maggiore autonomia o il diritto all’annessione alla Russia. Il presidente russo Vladimir Putin ha smentito che il suo Paese avrebbe militari o agenti in Ucraina ed ha accusato l’attuale potere pro-europeo di Kiev che preferisce l’uso della forza al dialogo. La NATO ha deciso di rafforzare le misure di difesa aerea, marittima e terrestre nei Paesi membri dell’Europa Orientale.
Bucarest – Il Governo della Moldova ha criticato il voto espresso mercoledì dal regime di Tiraspoli che ha chiesto l’indipendenza della regione separatista Transnistria e l’annessione alla Federazione Russa. Le autorità di Chişinău dicono che ciò rappresenta una sfida diretta all’integrità territoriale della Moldova. A Bucarest, il presidente Traian Băsescu ha chiesto a Mosca di tornare agli impegni assunti all’interno delle istituzioni internazionali e di contribuire alla stabilizzazione della situazione nella regione. Stando a Băsescu, è inaccettabile mettere in discussione i confini riconosciuti a livello internazionale. Dal canto suo, il premier Victor Ponta ha ribadito che la Romania sostiene l’integrità territoriale della Moldova. Il ministro degli Esteri, Titus Corlăţean, si è pronunciato per un rapido impegno dell’OSCE, considerando che l’iniziativa di Tiraspoli è contraria al principio della soluzione politica della questione in Transnistria.
Bruxelles — Le vendite di auto Dacia, marchio romeno detenuto dal gruppo francese Renault, hanno registrato a marzo la maggiore crescita nell’UE. Lo rilevano i dati dell’Associazione Costruttori Europei di Auto, indicando che le vendite Dacia nei 28 stati dell’Unione sono ammontate al 53,5% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Grazie a questo successo, il gruppo Renault, il terzo grande produttore europeo di auto ha registrato la maggiore crescita delle vendite tra i grandi produttori, con un avanzo del 30,4%. Le vendite Ford e Nissan sono aumentate di oltre il 10%, quelle della Volkswagen — dell’8,6%, mentre quelle della Fiat — del 4,6%. A marzo 2014, le immatricolazioni di auto nuove in Europa hanno registrato il settimo mese consecutivo di crescita.
Bucarest — In attesa della Pasqua, pari ai cristiani di tutto il mondo, anche i romeni, a maggioranza ortodossi, evocano il Giovedì Santo della Settimana delle Passioni, gli ultimi momenti drammatici della vita di Gesù Cristo, prima della crocefissione. Quest’anno la Pasqua sarà celebrata il 20 aprile da tutto il mondo cristiano.