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17.02.2016

Bucarest — Specialisti del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie di Stoccolma arriveranno, domani, in Romania, per esaminare i casi dei bimbi con sindrome emolitica-uremica, malattia che intacca fortemente i reni. Lo ha reso noto in conferenza stampa il ministro della Salute romeno, Patriciu Achimaş Cadariu. Il premier Cioloş ha chiesto al ministro di presentare ogni giorno aggiornamenti sull’esito dell’inchiesta nel caso dei bimbi ricoverati nell’ospedale Marie Curie” di Bucarest. A circa due settimane dai primi contagi, le autorità non hanno ancora trovato la fonte dell’infezione, ma continuano le investigazioni e intendono prelevare nuove prove. Tre bimbi sono morti all’Ospedale “Marie Curie” con la diagnosi di sindrome emolitica – uremica. Altri 7 restano ricoverati, di cui alcuni in terapia intensiva.

17.02.2016
17.02.2016

, 17.02.2016, 17:06



Bucarest — Oggi è stato lanciato al dibattito pubblico il Pacchetto di misure del governo per il contrasto della povertà in Romania, documento che include 47 misure destinate a tutte le categorie di età. L’aumento del tasso di impiego della popolazione con età comprese fra i 20 e i 64 anni da circa il 66% nel 2014, al 70% nel 2020, ma anche la diminuzione, entro il 2020, di almeno 580.000 del numero di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale sono due degli obiettivi del Pacchetto di misure. Gli obiettivi sono correlati a quelli della Strategia Europa 2020. Stando al Governo di Bucarest, per lottare contro la povertà c’è bisogno di utilizzare in modo efficace i fondi, ma anche di umanità. Si auspica inoltre la creazione di un partenariato anti-povertà in cui siano coinvolte le autorità e le ONG.



Bucarest — Il presidente romeno, Klaus Iohannis, si rivolgerà lunedì al Parlamento su argomenti connessi alla politica interna. Lo ha reso pubblico oggi il presidente del Senato, Călin Popescu-Tăriceanu. Sarà il primo messaggio rivolto quest’anno dal presidente Klaus Iohannis, il quale è venuto cinque volte nel Parlamento dopo aver vinto le presidenziali, a novembre 2014.



Bucarest — Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha ribadito oggi a Bucarest, nei colloqui con il suo omologo di Chişinău, Nicolae Timofti, la decisione della Romania di sostenere l’iter europeo della Moldova confinante, repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona. Egli ha sottolineato che per questo c’è bisogno di più progetti economici comuni tra i due stati ed ha fatto l’esempio del gasdotto Iaşi – Ungheni. Quanto all’aiuto finanziario sollecitato dalla Moldova alla Romania, Iohannis ha dichiarato che sarà concesso a condizione che il governo di Chişinău adotti certe misure di riforma, di cui alcune sono state già applicate, come constatato dal capo dello stato romeno. Dal canto suo, Timofti ha ringraziato le autorità romene per l’assistenza concessa all’iter europeo di Chişinău. Il leader di Chişinău ha auspicato che la Romania continui a partecipare allo sviluppo energetico della Moldova, il che permetterebbe a questo stato di uscire dalla zona di vulnerabilità. Nicolae Timofti effettua una visita in Romania, l’ultima importante del leader di Chişinău a fine mandato.



Bucarest — I deputati romeni hanno bocciato oggi la sollecitazione della DNA di approvazione del fermo e dell’arresto del deputato socialdemocratico Mădălin Voicu. I deputati hanno invece dato luce verde alla richiesta di approvazione del fermo nei confronti di Nicolae Păun, il rappresentante nel Parlamento della minoranza rrom. Per mancanza di quorum, i deputati non si sono pronunciati però in merito alla custodia cautelare nei confronti di Păun, per cui il voto avrà luogo mercoledì prossimo. Sia Nicolae Păun che Mădălin Voicu sono accusati di ottenimento e uso scorretto dei fondi europei in alcuni progetti destinati alle comunità di rrom. Stando ai procuratori, nel periodo 2010-2015, con il pretesto di aiutare migliaia di rrom a trovare un posto di lavoro o a mettersi in proprio, i due deputati avrebbero messo a punto un piano tramite cui avrebbero dirottato oltre 6 milioni di euro per interessi personali. D’altra parte, i procuratori DNA hanno chiesto al Senato di rimuovere l’immunità parlamentare all’ex ministro dell’Interno, il senatore Gabriel Oprea, in vista dell’avvio dell’inchiesta penale per abuso d’ufficio in un secondo dossier. Oprea è accusato, insieme all’ex capo del Servizio di Informazioni e al capo del Dipartimento Giuridico del Ministero dell’Interno, di aver disposto l’aumento di circa 100 mila euro del fondo per le spese operative di questa struttura della polizia e di aver approvato l’acquisto di un auto di lusso. La macchina è stata utilizzata nel periodo agosto-ottobre 2015 esclusivamente da Gabriel Oprea.



Bucarest — Il premier romeno, Dacian Cioloş, ha assicurato, oggi, i senatori che il Governo collaborerà per individuare soluzioni per la Televisione Romena, ricordando però che la televisione pubblica si trova nel subordine del Parlamento. Di recente, il direttore generale interinale della Televisione Pubblica, Irina Radu, ha inviato al presidente del Parlamento una lettera in cui ha attirato l’attenzione che la situazione finanziaria dell’istituzione si è aggravata in modo considerevole ed ha chiesto ai parlamentari di decidere se la Romania ha ancora bisogno di un simile servizio pubblico. Le discussioni sulla Televisione Pubblica si sono svolte nel contesto in cui il premier Dacian Cioloş è stato invitato al Senato per dare spiegazioni sulla richiesta dell’Agenzia delle Entrate che le sedi di una serie di emittenti televisive di un trust media privato — Intact — siano evacuate. Il premier ha dichiarato che non è stato, nè doveva essere informato dell’azione del Fisco. Egli ha precisato che la scadenza di cinque giorni è l’unica prevista dalla legge e che, se non è stata osservata, l’ANAF potrebbe essere accusata di discriminazione. Allo stesso tempo, la libertà di espressione va difesa con fermezza, ha assicurato Cioloş. Dal canto suo, il presidente Klaus Iohannis ha affermato che l’approccio degli ispettori ANAF, nel caso del trust Intact, è discutibile e inadeguato. Egli ha sottolineato che dai colloqui avuti con le autorità implicate risulta che esiste apertura verso la soluzione del caso. Gli edifici in cui hanno la loro sede le emittenti televisive del trust Intact appartengono all’imprenditore Dan Voiculescu, condannato nel 2014 per corruzione. La giustizia ha deciso, allora, anche la confisca di una serie di immobili di sua proprietà per il recupero dei danni provocati allo stato. I danni complessivi ammontano a 60 milioni di euro. Finora è stato recuperato solo poco più dell’1%, tramite la vendita di un appartamento e di una villa.



Bucarest — Più di 1.400 stranieri hanno forzato le frontiere della Romania nel 2015. Lo ha affermato la Polizia di Confine, presentando dati sul numero di immigrati, sulle catture di sigarette di contrabbando, ma anche sugli investimenti fatti per ciascun confine. La polizia ha precisato inoltre che l’anno scorso, per quanto riguarda la prevenzione e il contrasto del traffico illecito di sostanze proibite, sono stati trovati indipendentemente, o in collaborazione con altre istituzioni, 39 chili di cannabis e oltre 220 mila pezzi di sostanze anabolizzanti. Inoltre, nel 2015, i poliziotti di confine hanno confiscato più di 11 milioni di pacchetti di sigarette, per un valore di circa 105 milioni di lei (23 milioni di euro), rispetto agli 8 milioni di pacchetti confiscati nel 2014.



Chişinău — Un’equipe di esperti del FMI farà una visita di lavoro a Chişinău nel periodo 23-29 febbraio, informano i mass-media moldavi. La delegazione del FMI non è autorizzata a negoziare un programma di assistenza finanziaria alla Moldova, ma si informerà sugli sviluppi economici recenti e discuterà le politiche promosse dal nuovo governo in vista del mantenimento della stabilità macroeconomica. Il FMI, la Banca Mondiale e l’UE hanno sospeso il finanziamento alla Moldova a causa della mancata osservazione degli impegni assunti dalle autorità di Chişinău. Il Fondo aveva condizionato i prestiti concessi alla Moldova dalla chiusura delle tre banche coinvolte nel furto di un miliardo di lei dal sistema bancario del Paese alla fine del 2014. Queste banche hanno invece ricevuto un credito d’urgenza da parte della Banca Centrale della Moldova per evitare il fallimento. (traduzione di Gabriela Petre)


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