16.11.2021
Covid – Continua, in Romania, la tendenza al ribasso della curva epidemiologica. Nelle ultime 24 ore sono stati riferiti 4.128 nuovi contagi, a fronte di 55.000 tamponi, pari un tasso di positività del 7,41%. Nello stesso intervallo, a causa delle complicanze provocate dal coronavirus, hanno perso la vita 397 persone, di cui 54 avvenuti in precedenza. Nelle strutture sanitarie sono ricoverati poco più di 14.000 pazienti, di cui 1681 nelle terapie intensive. A Bucarest l’incidenza dei contagi è in calo rispetto ai giorni precedenti, fino a 5,34 per mille abitanti. D’altra parte, nei prossimi giorni, dovrebbero arrivare nelle scuole i tamponi salivari non invasivi per il COVID-19 per allievi e insegnanti. Il ministro ad interim dell’Istruzione, Sorin Cîmpeanu, ha annunciato che sono stati firmati gli accordi quadro per i tre lotti di prova. Al momento, a livello nazionale, quasi tre quarti delle scuole funzionano in presenza, nelle condizioni in cui almeno il 60% del personale è stato vaccinato. D’altra parte, dopo il picco del 27 ottobre, quando più di 110.000 persone sono state vaccinate con la prima dose, il tasso di vaccinazione è in costante calo. Finora, 6,8 milioni di persone hanno completato il ciclo vaccinale.
România Internațional, 16.11.2021, 17:38
Covid – Continua, in Romania, la tendenza al ribasso della curva epidemiologica. Nelle ultime 24 ore sono stati riferiti 4.128 nuovi contagi, a fronte di 55.000 tamponi, pari un tasso di positività del 7,41%. Nello stesso intervallo, a causa delle complicanze provocate dal coronavirus, hanno perso la vita 397 persone, di cui 54 avvenuti in precedenza. Nelle strutture sanitarie sono ricoverati poco più di 14.000 pazienti, di cui 1681 nelle terapie intensive. A Bucarest l’incidenza dei contagi è in calo rispetto ai giorni precedenti, fino a 5,34 per mille abitanti. D’altra parte, nei prossimi giorni, dovrebbero arrivare nelle scuole i tamponi salivari non invasivi per il COVID-19 per allievi e insegnanti. Il ministro ad interim dell’Istruzione, Sorin Cîmpeanu, ha annunciato che sono stati firmati gli accordi quadro per i tre lotti di prova. Al momento, a livello nazionale, quasi tre quarti delle scuole funzionano in presenza, nelle condizioni in cui almeno il 60% del personale è stato vaccinato. D’altra parte, dopo il picco del 27 ottobre, quando più di 110.000 persone sono state vaccinate con la prima dose, il tasso di vaccinazione è in costante calo. Finora, 6,8 milioni di persone hanno completato il ciclo vaccinale.
Eurostat – Romania, Ungheria e Lituania sono i Paesi Ue con la più alta crescita economica annua nel terzo trimestre del 2021, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo rilevano i dati preliminari presentati da Eurostat, secondo cui, nel terzo trimestre del 2021, a livello dell’UE, il PIL è aumentato del 3,9%. I paesi membri con la crescita più elevata nel periodo di riferimento sono Romania (8%), Ungheria (6,1%) e la Lituania (6 %). Tuttavia, secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (INS), nel terzo trimestre di quest’anno la crescita dell’economia romena è rallentata fino allo 0,3%, rispetto al trimestre precedente, al di sotto delle aspettative degli analisti. Rispetto allo stesso trimestre del 2020, il PIL è cresciuto dell’8%. Nei primi nove mesi di quest’anno, il Prodotto Interno Lordo è aumentato del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo gli analisti, in autunno e inverno, la crescita dell’economia rallenterà e l’inflazione potrebbe salire fino all’8%, nel contesto dell’attuale crisi politica.
Politica – A Bucarest, sono proseguiti, oggi, i negoziati tra PNL, PSD e UDMR per stabilire un programma comune di governo. Il presidente liberale, che occupa anche la carica di primo ministro ad interim, Florin Cîţu, ha dichiarato che è stato compiuto un altro passo importante e che le dicussioni proseguiranno domani. I negoziati si svolgono nelle condizioni in cui, dopo l’uscita dal Governo dell’USR, a settembre, il Gabinetto di minoranza PNL-UDMR è stato destituito in seguito a una mozione di sfiducia inoltrata dal PSD e votata anche dall’USR. Uno dei problemi risiede nella nomina del candidato alla carica di primo ministro. I vertici dei tre partiti prendono in considerazione la soluzione di una rotazione alla guida dell’esecutivo. I liberali sono d’accordo con il sistema, a condizione che la prima proposta sia fatta da loro. Anche il PSD accetterebbe questa variante, finchè non si tratta del leader liberale Florin Cîţu – affermano fonti dei due partiti politici. Il presidente del PNL ritiene che un accordo debba essere raggiunto al pià presto e ricorda che i liberali hanno già fatto diverse concessioni.
Radio Romania – La plenaria riunita del Parlamento romeno ha convalidato, ieri, la nuova direzione della Società Romena di Radiodiffusione, di cui fa parte anche Radio Romania Internazionale. Il Consiglio di Amministrazione ha la seguente composizione: Ruxandra Ileana Săraru, Radu-Bogdan Herjeu e Răzvan-Ioan Dincă, da parte del PSD; Radu Alexandru Feldman e Alexandra Bogdan, da parte del PNL; Liviu Cătălin Popescu, proposto da USR; Sorin Faur, da parte dell’AUR; Bodoczi Annamaria – UDMR; Milan Miroslav Manyura proposto dal Gruppo delle Minoranze Nazionali; Dragoş Gabriel Pătlăgeanu, nominato del Presidente della Romania; Maria Ţoghină, proposta dal Governo; Oana Adina Rusu e Marius Dorian Tănase da parte dei dipendenti. Con il sostegno del PSD, il Presidente Direttore Generale della Società Romena di Radiodiffusione è Răzvan-Ioan Dincă, ex direttore dell’Opera Nazionale di Bucarest. Allo stesso tempo, è stata eletta anche la direzione della Societa Romena di Televisione. Sostenuto dal PNL, il giornalista Dan Cristian Turturică è il nuovo presidente e direttore generale della televisione pubblica. I membri dei due consigli di amministrazione sono nominati per 4 anni e prestano giuramento davanti al Parlamento.
Diplomazia – Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha partecipato, a Bruxelles, alla riunione ministeriale del Partenariato Orientale, dove i ministri degli Esteri Ue hanno concordato di estendere i criteri per l’imposizione di sanzioni contro il regime di Minsk. Le nuove sanzioni dovrebbero mirare coloro che sono coinvolti nell’uso dei migranti come arma politica. UE accusa la Bielorussia di aver deliberatamente creato una crisi migratoria al confine con la Polonia e gli Stati baltici per esercitare pressioni sul blocco comunitario, a causa delle sanzioni europee inflitte per la repressione dell’Opposizione bielorussa. A Bruxelles, il ministro Aurescu ha presentato la visione della Romania sulle priorità strategiche per il periodo post-2020 del partenariato e ha chiesto il rafforzamento della dimensione sicurezza nel vicinato orientale, nonchè un maggiore coinvolgimento dell’Unione nella soluzione dei conflitti congelati o prolungati del vicinato orientale. I ministri degli esteri europei hanno lavorato anche alla preparazione del vertice per il Partenariato Orientale, dal quale la Romania vuole ottenere una dichiarazione congiunta concreta, visionaria e adattata al futuro, ha precisato Bogdan Aurescu.