16.05.2020
Stato di allerta – Il presidente Klaus Iohannis ha promulgato la legge sullo stato di allerta adottata mercoledì dalla Camera dei Deputati, che entrerà in vigore a partire da lunedì. La normativa prevede che lo stato di allerta non può superare i 30 giorni e potrà essere prorogato per motivi giustificati su proposta del Ministero dell’Interno. Il capo dello stato ha promulgato inoltre la legge sul riconoscimento dei meriti del personale sanitario impegnato nel contrasto al COVID-19, che regola i diritti concessi ai dipendenti di questa categoria, nonchè ai familiari superstiti in seguito ai decessi provocati dal nuovo coronavirus. Klaus Iohannis ha ribadito l’importanza del distanziamento sociale e dell’osservanza dei provvedimenti vigenti. Lo stato di allerta sostituisce lo stato di emergenza, decretato due mesi fa per consentire la lotta contro la pandemia di COVID-19. Nei prossimi 30 giorni, negli spazi commerciali, sui mezzi pubblici di trasporto, sul posto di lavoro e in altri spazi chiusi, è obbligatorio l’uso della mascherina. Sono consentiti gli spostamenti all’interno delle località, nel rispetto delle misure di prevenzione, senza il modulo di autocertificazione, che resta tuttavia necessario per i viaggi fuori dalle località di residenza.
România Internațional, 16.05.2020, 20:00
COVID-19 – Sono 1.094 i decessi provocati dal COVID-19 in Romania. Lo ha annunciato oggi il Gruppo di Comunicazione Strategica, indicando che oltre la metà dei 16.704 romeni contagiati sono guariti e dimessi. Per quanto riguarda i connazionali all’estero, sono più di 2.880 i romeni contagiati dal nuovo coronavirus, soprattutto in Italia, Spagna e Germania, e 103 hanno perso la vita, per la maggior parte in Gran Bretagna, Italia e Francia.
Diplomazia – Nel corso del Vertice straordinario dell’Iniziativa Centro-europea (InCE), svoltosi ieri in videoconferenza, il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu ha fatto riferimento al sostegno che la Romania ha concesso all’Italia e alla confinante Moldova nella lotta al COVID-19. Dal 7 al 24 aprile, 15 medici e infermieri volontari romeni, accompagnati da un ufficiale di collegamento dell’Ispettorato Generale per le Situazioni di Emergenza, hanno aiutato i colleghi di Milano a curare i pazienti affetti dal COVID-19, nell’ambito di una missione rientrata nel Meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea. Di recente, la Romania ha inviato nella confinante Moldova un convoglio di 20 camion carichi del materiale sanitario, per un valore di 3,5 milioni di euro, per sostenere la lotta all’epidemia di COVID-19. Inoltre, la Romania ha mandato decine di medici e infermieri negli ospedali che curano i pazienti affetti dal nuovo coronavirus in Moldova. L’Iniziativa Centro-europea è un forum intergovernativo di cooperazione regionale che conta 17 Paesi, tra cui 9 Stati membri dell’UE e 8 Paesi che non fanno parte dell’Unione.
Romania – Moldova – Il primo ministro romeno, Ludovic Orban, ha accolto oggi al valico di frontiera di Albiţa, in provincia di Vaslui (est), la squadra medica romena rientrata dalla missione svolta negli ospedali della confinante Moldova per contrastare la pandemia di COVID-19. Il premier ha ringraziato il team di medici e infermieri per l’impegno e per i rischi assunti. Presenti all’accoglienza anche il Ministro della Salute, Nelu Tătaru, e il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat.
Formalità confine – A partire dal 15 maggio, con il passaggio dallo stato di emergenza a quello di allerta, per tutte le persone in arrivo in Romania, a prescindere dal Paese di provenienza, è stata istituita la misura dell’isolamento fiduciario. Le persone che non hanno la possibilità di adempiere alle condizioni di isolamento o lo sollecitano per non esporre la propria famiglia, possono optare per la quarantena istituzionalizzata nelle strutture allestite dalle autorità. Le formalità alla frontiera richiedono tempi più lunghi a causa del fatto che, oltre al controllo specifico per l’ingresso nel Paese, le persone devono presentarsi anche davanti ai rappresentanti della Direzione di Pubblica Sanità per l’autodichiarazione e il controllo epidemiologico.
Economia – Nel primo trimestre del 2020, la Romania ha registrato la più alta crescita economica tra i 27 Stati membri dell’UE, rispetto al corrispondente periodo del 2019. Lo rilevano le stime preliminari di Eurostat, indicando la Romania al 2,7%, la Lituania al 2,5% e la Bulgaria al 2,4%. Le maggiori contrazioni invece si registravano in Francia (-5,4%), Italia (- 4,8%), Spagna e Slovacchia (entrambe indicate a – 4,1%). Nei primi tre mesi del corrente anno, il PIL dell’Eurozona è diminuito del 3,2% e del 2,6% nell’Unione Europea. L’Eurostat precisa che i dati riguardanti la Romania sono provvisori, e che non sono ancora disponibili quelli relativi a Estonia, Irlanda, Grecia, Croazia, Lussemburgo, Malta e Slovenia.