16.03.2018
Bucarest – In Romania, da domani scatta un’allerta di criticità gialla di precipitazioni abbondanti, comprese nevicate e intensificazioni del vento. Il maltempo colpirà all’inizio il nord e il nord-ovest del Paese, mentre fino a domenica è prevista l’estensione su tutto il territorio. Le temperature registreranno un forte ribasso, con valori di fino ai 10-15 gradi inferiori a quelle normali in questo periodo. Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha dichiarato che il rischio alluvioni è ancora molto alto, a causa delle precipitazioni e dello scioglimento della neve. Il Ministero dell’Interno ha annunciato che le inondazioni hanno colpito decine di località in 14 province del centro, sud e dell’est del Paese, e decine di persone sono state evacuate. Restano chiuse tre strade statali, nove regionali e un tratto ferroviario. Circa 5.000 pompieri, gendarmi e poliziotti, e 2.300 mezzi tecnici, sono dispiegati per soccorere la popolazione nelle zone alluvionate.
România Internațional, 16.03.2018, 17:04
Bucarest – In Romania, da domani scatta un’allerta di criticità gialla di precipitazioni abbondanti, comprese nevicate e intensificazioni del vento. Il maltempo colpirà all’inizio il nord e il nord-ovest del Paese, mentre fino a domenica è prevista l’estensione su tutto il territorio. Le temperature registreranno un forte ribasso, con valori di fino ai 10-15 gradi inferiori a quelle normali in questo periodo. Il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, ha dichiarato che il rischio alluvioni è ancora molto alto, a causa delle precipitazioni e dello scioglimento della neve. Il Ministero dell’Interno ha annunciato che le inondazioni hanno colpito decine di località in 14 province del centro, sud e dell’est del Paese, e decine di persone sono state evacuate. Restano chiuse tre strade statali, nove regionali e un tratto ferroviario. Circa 5.000 pompieri, gendarmi e poliziotti, e 2.300 mezzi tecnici, sono dispiegati per soccorere la popolazione nelle zone alluvionate.
Bucarest – Il 44enne romeno Tiberiu Useriu ha vinto per il terzo anno consecutivo la maratona 6633 Arctic Ultra, ritenuta la più difficile al mondo, svoltasi al Circolo Polare. Iniziata l’8 marzo, la gara si è conclusa dopo 7 giorni e 5 ore. All’ultramaratona hanno partecipato altri tre romeni – Florentina Iofcea, Polgar Levente e Avram Iancu, l’ultimo noto per aver attraversato a nuoto la Manica e per aver nuotato lungo l’intero percorso del Danubio senza tuta in neoprene. Purtroppo, i tre si sono ritirati prima di raggiungere il traguardo.
Bucarest – Il capo della missione del Fondo Monetario Internazionale per la Romania, Jaewoo Lee, e il rappresentante permanente a Bucarest, Alejandro Hajdenberg, hanno esposto le conclusioni della visita che gli esperti del Fondo hanno effettuato per una settimana in Romania. Il FMI sostiene che, in mancanza di una revisione delle politiche attuali, la crescita economica della Romania diventerà sempre più fragile e raccomanda un mix equilibrato di politiche monetari e fiscali. Il Fondo consiglia una maggiore efficacia della spesa pubblica, incoraggiando i grandi progetti di investimento, la crescita dell’assorbimento dei fondi europei e l’applicazione della legge sulla responsabilità fiscale. Durante gli incontri con le autorità romene, gli esperti hanno sottolineato che è importante migliorare la raccolta degli introiti alle casse dello stato e mantenere la spesa pubblica entro limiti sostenibili. Attualmente, Bucarest non ha in corso accordi di finanziamento col FMI, però l’istituzione valuta ogni anno lo sviluppo dell’economia romena, un monitoraggio obbligatorio per tutti i Paesi membri.
XXX – Secondo i dati pubblicati dall’Eurostat, nel 2016, il rischio povertà per le persone occupate in Romania era quasi doppio (18,9%) rispetto alla media europea (9,6%). Nell’UE, la Romania ha il più alto rischio povertà per le persone occupate, seguita da Grecia, Spagna, Lussemburgo, Italia e Bulgaria. Al polo opposto, il rischio più basso della povertà si ritrova in Finlandia (3,1%), R.Ceca (3,8%), Belgio (4,7%) e Irlanda (4,8%). D’altra parte, a febbraio, il tasso annuo dell’inflazione nell’UE è diminuito fino all’1,3%, con i livelli più alti in Romania (3,8%), Lituania ed Estonia (3,2%). Rispetto a gennaio, il tasso annuo dell’inflazione è calato in 18 Paesi membri, è rimasto stabile in altri due, ed è aumentato in sette, compresa la Romania, dove è salito fino al 3,4%. A Bucarest, i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica indicano che il tasso annuo dell’inflazione è salito dal 4,3% a gennaio al 4,7% a febbraio, sullo sfondo di un rincaro generale delle merci. Per la fine dell’anno, la Banca Centrale di Bucarest anticipa un tasso dell’inflazione pari al 3,1%.
Bucarest – Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) di Romania ha pubblicato la motivazione del suo parere negativo relativo alla sollecitazione del ministro della Giustizia di revocare dall’incarico il procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione, Laura Codruta Kovesi. Il CSM precisa che la sollecitazione sulla revoca non specificava la componente dirigenziale osservata. L’applicazione di una serie di disposizioni penali e processuali penali in modalità diverse dall’ulteriore interpretazione della Corte Costituzionale non equivale alla mancata osservanza di un’attribuzione – considera la Sezione Procuratori del CSM. Il giudizio dl Consiglio è consultivo. Secondo la legge, la decisione sulla revoca del procuratore capo della DNA spetta al presidente Klaus Iohannis, il quale ha dichiarato parecchie volte che l’stituzione e la sua dirigenza svolgono un ottimo lavoro. Lo scorso mese, il ministro della Giustizia, Tudorel Toader, aveva sollecitato la revoca di Laura Codruta Kovesi, presentando 20 motivi a favore della sua richiesta. Nella seduta del CSM svoltasi due settimane fa, il procuratore capo della DNA ha bollato i motivi invocati da Tudorel Toader come non reali, non provati e privi di fondamento.
XXX – La Romania è uno dei 45 Paesi invitati a partecipare alla 38esima edizione del Salone del Libro di Parigi, che chiude i battenti il 19 marzo. Con il motto La Romania, così come non l’avete mai letta, lo stand del nostro Paese presenta più di 50 titoli recenti e ospita una ventina di eventi che riuniscono scrittori, traduttori, editori e diplomatici. Allo stesso tempo, in questi giorni la Romania è Paese ospite alla Fiera del Libro di Lipsia, uno dei più importanti saloni europei dell’editoria dedicato alla promozione della lettura e tra i più antichi del mondo. Sotto lo slogan Romania, Zoom in, il padiglione del nostro Paese ospita quasi 70 eventi volti a promuovere gli autori romeni contemporanei.
Bucarest – Più di 100 università e istituzioni scolastiche di 18 Paesi partecipano questo fine settimana a Bucarest, alla 22/a edizione del Bucarest Romanian International University Fair (RIUF). Secondo gli organizzatori, l’evento riunisce università e istituzioni scolastiche di Svezia, Norvegia, Danimarca, Belgio, Francia, Svizzera, Romania, Gran Bretagna, Olanda, Germania, Italia, Irlanda, USA, Singapore, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Grecia e Bulgaria. Ai visitatori vengono offerte tutte le informazioni sui corsi di studio gratuiti nei Paesi nordici, nonchè su un fondo di borse di studio di 3 milioni di euro in Gran Bretagna, Olanda e Germania. A completare la fiera, una conferenza incentrata su marketing online, branding, gaming, IT, architettura, educazione informale e tecnologia.
Bucarest – La procura Generale di Romania ha annunciato che 164 monete antiche, di cui 20 daciche di tipo coson, sottratte dai siti della riserva archeologica dei Monti Orastie, sono state recuperate in seguito alle perquisizioni condotte in Austria e in Germania. Secondo la Procura dell’Alta Corte di Cassazione e Giustizia, sono in corso indagini in un fascicolo per reati di riciclaggio di denaro e complicità in furto. Il dossier riguarda beni archeologici del patrimonio culturale romeno rubati dai siti archeologici e venduti sul mercato internazionale degli artefatti. Con il sostegno di Eurojust, nell’ambito di un’ampia operazione internazionale, a febbraio e marzo, ufficiali romeni del Servizio per la tutela del patrimonio culturale hanno cooperato con le autorità giudiziarie di Austria e Germania.