15.12.2021 (aggiornamento)
Coronavirus – Sono 829 i nuovi contagi da COVID-19 rilevati nelle ultime 24 ore in Romania, nonchè 88 i decessi, di cui 17 avvenuti prima dell’intervallo di riferimento. Resta basso, d’altra parte, l’interesse per l’immunizzazione. Finora, circa 7,6 milioni di romeni hanno completato il ciclo vaccinale. Dall’inizio della pandemia, in Romania sono stati accertati 1,8 milioni contagi da COVID-19 e sono state quasi 58.000 le vittime. Nel contesto della psicosi anti-vaccino alimentata da una parte dei media e da alcuni politici e personaggi pubblici, la Romania ha il secondo tasso di immunizzazione più basso tra i 27 membri dell’Unione Europea. Sempre oggi, il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha annunciato l’approvazione dell’ordinanza d’urgenza sull’introduzione del modulo d’ingresso in Romania. I cittadini sono tenuti a compilarlo 24 ore prima dell’arrivo nel Paese. Secondo Rafila, il documento non ha lo scopo di ostacolare il traffico, ma di consentire una rapida localizzazione dei contatti di una persona positiva al nuovo coronavirus. Il provvedimento entrerà in vigore il 20 dicembre. Questo tipo di documento viene già adoperato in altri 18 Stati membri dell’UE.
România Internațional, 15.12.2021, 22:49
Coronavirus – Sono 829 i nuovi contagi da COVID-19 rilevati nelle ultime 24 ore in Romania, nonchè 88 i decessi, di cui 17 avvenuti prima dell’intervallo di riferimento. Resta basso, d’altra parte, l’interesse per l’immunizzazione. Finora, circa 7,6 milioni di romeni hanno completato il ciclo vaccinale. Dall’inizio della pandemia, in Romania sono stati accertati 1,8 milioni contagi da COVID-19 e sono state quasi 58.000 le vittime. Nel contesto della psicosi anti-vaccino alimentata da una parte dei media e da alcuni politici e personaggi pubblici, la Romania ha il secondo tasso di immunizzazione più basso tra i 27 membri dell’Unione Europea. Sempre oggi, il ministro della Salute, Alexandru Rafila, ha annunciato l’approvazione dell’ordinanza d’urgenza sull’introduzione del modulo d’ingresso in Romania. I cittadini sono tenuti a compilarlo 24 ore prima dell’arrivo nel Paese. Secondo Rafila, il documento non ha lo scopo di ostacolare il traffico, ma di consentire una rapida localizzazione dei contatti di una persona positiva al nuovo coronavirus. Il provvedimento entrerà in vigore il 20 dicembre. Questo tipo di documento viene già adoperato in altri 18 Stati membri dell’UE.
Misure sociali – Via libera dal Governo di Bucarest a una serie di misure sociali a favore dei bambini, dei pensionati e delle persone con disabilità. Tra queste, un’ordinanza d’urgenza sull’aumento degli assegni familiari a partire dal 1° gennaio. In questo senso, per i bambini tra i 2 e i 18 anni, l’indennità sarà di 243 lei (circa 50 euro), mentre per i bambini fino a 2 anni raggiungerà i 600 lei (circa 110 euro). I bambini con disabilità riceveranno fino all’età di 18 anni la somma di 600 lei. Inoltre, il Governo aumenterà il punto pensione a 1586 lei (circa 320 euro) e la pensione minima a 1.000 lei (circa 200 euro). Le ordinanze sono necessarie per la costruzione del bilancio per il 2022. La bozza della Finanziaria per il prossimo anno sarà sottoposta al dibattito pubblico venerdì, dovrebbe essere approvata dall’Esecutivo lunedì, e ulteriormente andare all’esame e all’adozione del Parlamento entro il 23 dicembre.
Dimissioni – Il ministro della Ricerca romeno, il liberale Florin Roman, ha annunciato, oggi, le sue dimissioni. Lo ha reso noto l’Ufficio stampa del Governo, dopo che, in precedenza, le sue dimissioni o la revoca dell’incarico da parte del premier liberale Nicolae Ciuca erano state richieste sia dall’Opposizione di centrodestra, USR, che dall’Opposizione nazionalista, AUR, in seguito alle accuse di plagio relative alla sua tesi di Master. Florin Roman compromette irrimediabilmente la carica di ministro della Ricerca. Compromette l’idea di meritocrazia e di competenza per ogni giovane che ha studiato seriamente, per qualunque cittadino normale di questo Paese che non ha ingannato la scuola. Destituitelo! – ha scritto sui social il leader dell’USR, Dacian Cioloş. Dal canto suo, il copresidente dell’AUR, George Simion, afferma che le bugie o le omissioni del deputato liberale nel suo CV non lo rendono la persona giusta per la carica di ministro della ricerca e della digitalizzazione. Le dimissioni di Roman sono le prime dal nuovo governo di coalizione PSD-PNL-UDMR, insediato meno di un mese fa.
UE – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, partecipa, domani, alla riunione del Consiglio Europeo di Bruxelles. Sull’agenda: la pandemia di COVID-19, i prezzi dell’energia, la sicurezza e la difesa dell’Unione Europea, nonchè una serie di aspetti esterni, come la migrazione o la situazione ai confini dell’UE con Ucraina e Bielorussia. Oggi, Iohannis ha partecipato al sesto Vertice del Partenariato Orientale, svoltosi sempre a Bruxelles. All’evento sono stati presenti i capi di stato e di governo dei Paesi membri, nonché i leader dei cinque stati ex sovietici partner: Repubblica di Moldova, Ucraina, Georgia, Armenia e Azerbaigian. Il presidente Iohannis ha affermato che serve un maggiore e più frequente coinvolgimento dell’Unione Europea nella soluzione dei conflitti che interessano I partner e che è necessario offrire maggiori possibilità a coloro che vogliono fare di più, riferendosi, a questo punto, alla Repubblica di Moldova. D’altra parte, l’Unione Europea, ha annunciato aiuti di 60 milioni di euro alla Moldova, per superare la crisi energetica. L’aiuto non è rimborsabile e arriverà a Chisinau entro la fine dell’anno.
Rivoluzione ’89 – Oggi sono ricorsi 32 anni dai primi avvenimenti, a Timisoara (Romania occidentale), che portarono alla scoppio della Rivoluzione anticomunista del 1989. La ricorrenza è stata segnata con il lancio del blog La Rivoluzione a Timisoara dopo 30 anni, una mostra, una marcia e un concerto di canti natalizi. 32 anni fa, a Timişoara si accendevano le prime scintille della Rivoluzione che portò al crollo del comunismo in Romania. Il 15 dicembre 1989, decine di persone si sono radunate in una piazza del centro città per difendere il pastore riformato László Tőkés, minacciato con l’evacuazione da parte della polizia politica comunista, la Securitate, mentre il 16 dicembre sono scoppiate le proteste che hanno acceso la fiamma della Rivoluzione. Alla memoria di coloro che si sono sacrificati per la libertà, da oggi fino al 20 dicembre, come ogni anno, si svolgeranno eventi commemorativi: pellegrinaggi ai monumenti degli eroi, una marcia della libertà, rievocazioni in chiese e cimiteri, mostre, attività educative per i giovani, spettacoli e concerti.