15.11.2021
Coronavirus — La curva epidemiologica continua a scendere in Romania. Nelle ultime 24 ore sono stati riferiti oltre 2.100 casi e 195 decessi, di cui 16 precedenti. Degli oltre 15.000 pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere specializzate, 1720 stanno nelle terapie intensive. A Bucarest lincidenza è scesa sotto la soglia del 6 per mille abitanti. Daltra parte, dopo il picco del 27 ottobre, quando più di 110.000 persone sono state vaccinate con la prima dose, il tasso d’immunizzazione è in costante calo. Finora, 6,8 milioni di persone hanno completato il ciclo vaccinale.
România Internațional, 15.11.2021, 18:08
Coronavirus — La curva epidemiologica continua a scendere in Romania. Nelle ultime 24 ore sono stati riferiti oltre 2.100 casi e 195 decessi, di cui 16 precedenti. Degli oltre 15.000 pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere specializzate, 1720 stanno nelle terapie intensive. A Bucarest lincidenza è scesa sotto la soglia del 6 per mille abitanti. Daltra parte, dopo il picco del 27 ottobre, quando più di 110.000 persone sono state vaccinate con la prima dose, il tasso d’immunizzazione è in costante calo. Finora, 6,8 milioni di persone hanno completato il ciclo vaccinale.
Politica — Proseguono, a Bucarest, i negoziati tra PNL, PSD e UDMR, per stabilire un programma congiunto di governo. Le discussioni si svolgono nelle condizioni in cui, dopo la partenza dal Governo dell’USR, a settembre, il Gabinetto di minoranza PNL-UDMR è stato sciolto in seguito a una mozione di sfiducia inoltrata dal PSD e votata anche dallUSR. Il presidente del PNL, il primo ministro ad interim Florin Cîţu, dichiara che, al capitolo Lavoro, è stata esaminata, assieme ai socialdemocratici, la possibilità di un aumento delle pensioni di oltre il 7%, ma che prima di una decisione finale, dovrà essere analizzato anche limpatto sul bilancio. Cîţu ha precisato che aumenteranno anche gli assegni familiari. Dal canto suo, il leader del PSD, Marcel Ciolacu, sostiene che le pensioni e gli assegni familiari cresceranno, che vengono esaminate diverse varianti, e che questa settimana sarà presentato lintero pacchetto di misure. Le parti non hanno ancora raggiunto un accordo sul nome del futuro premier.
Diplomazia – Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha partecipato, a Bruxelles, alla riunione del Consiglio Affari Esteri. I colloqui sono stati incentrati sulla situazione nei Balcani Occidentali e nella regione del Sahel. Al capitolo Attualità, i ministri hanno esaminato temi come la situazione in Bielorussia, Cipro/Varosha, Etiopia, Sudan e le relazioni con lAmerica Latina. Per quanto riguarda i Balcani Occidentali, Aurescu ha evidenziato la necessità di un approccio strategico dellUE nellattuale contesto regionale e il mantenimento di quest’argomento come priorità nellagenda del CAE. Ribadito, per l’occasione, il forte sostegno allavvio, quest’anno, dei negoziati di adesione con la Macedonia del Nord e lAlbania. Per quanto riguarda la Bielorussia, Aurescu ha sottolineato la solidarietà con Polonia, Lituania e Lettonia, che stanno affrontando gli effetti della crisi causata dal regime di Minsk tramite l’inaccettabile sfruttamento della migrazione. Per l’occasione è stato espresso il sostegno all’adozione, quanto prima, di una nuova serie di sanzioni. In occasione di una colazione di lavoro assieme al Ministro degli Affari Esteri dellUcraina, Aurescu ha ribadito il sostegno allintegrità territoriale di questo Paese.
Rivolta anticomunista – La Romania ha celebrato il 34/o anniversario della rivolta anticomunista dei lavoratori del produttore romeno di camion “Steagul Roşu” (“Bandiera Rossa”) di Braşov, considerata la prima manifestazione di ampia portata contro il regime di Ceauşescu. In apertura alla plenaria, nel Senato è stato osservato un momento di silenzio alla memoria delle vittime. Nella notte tra il 14 e il 15 novembre 1987, insoddisfatti del tenore di vita, gli operai sono scesi in piazza, marciando verso la sede del Partito Comunista. Lungo la strada, sono stati affiancati da numerosi abitanti, che hanno scandito, per la prima volta in Romania, “Abbasso la dittatura!” e “Abbasso Ceauşescu!”. Il regime di Ceauşescu è stato rovesciato in seguito alla Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989, iniziata a Timişoara.
Calcio – La nazionale di calcio della Romana ha superato il Liechtenstein, ieri sera, in trasferta, per 2-0, ma non si è qualificata ai Mondiali dell’anno prossimo, piazzandosi solo terza nel gruppo preliminare. Al secondo posto, che offre anche l’accesso agli spareggi, si è piazzata la Macedonia del Nord, che ha sconfitto lIslanda per 3-1. Qualificata direttamente ai Mondiali è la Germania, vincitrice del girone. Il tecnico della nazionale, Mirel Radoi ha annunciato le sue dimissioni. La Romania non ha più ottenuto la qualificazione ai Mondiali dal 1998.