15.11.2017
Bucarest – Il rapporto della Commissione Europea sul Meccanismo di Cooperazione e Verifica nel settore della Giustizia e della lotta contro la corruzione (MCV) rappresenta un segnale dallarme importante del quale la coalizione al governo (PSD-ALDE) deve tenere conto. Lo ha dichiarato oggi il presidente Klaus Iohannis, ammonendo che gli sforzi compiuti dalla Romania per rafforzare le riforme nel campo della Giustizia e del contrasto della corruzione possono essere messi a repentaglio dalle azioni di alcuni politici che rifiutano di accettare che il loro dovere e quello di lavorare per il cittadino e non per interessi partigiani o di gruppo. Nel più recente rapporto MCV, la Commissione Europa afferma che il ritmo delle riforme ha registrato una stasi nel 2017, mentre le sfide allindipendenza del sistema giudiziario romeno rappresentano un serio motivo di preoccupazione. Daltra parte, sono stati ottenuti progressi in settori come la verifica dei conflitti dinteressi nel campo degli acquisti pubblici. Il Governo di Bucarest deve continuare le riforme necessarie per essere in grado di raggiungere lobiettivo di eliminare il Meccanismo di Cooperazione e Verifica nellattuale mandato della Commissione, ha dichiarato il primo-vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans. Secondo il ministro romeno della Giustizia, Tudorel Toader, il rapporto mette in evidenza anche una serie di progressi e la Romania è in grado di eliminare il Meccanismo di Cooperazione e Verifica lanno prossimo.
România Internațional, 15.11.2017, 17:05
Bucarest – Il rapporto della Commissione Europea sul Meccanismo di Cooperazione e Verifica nel settore della Giustizia e della lotta contro la corruzione (MCV) rappresenta un segnale dallarme importante del quale la coalizione al governo (PSD-ALDE) deve tenere conto. Lo ha dichiarato oggi il presidente Klaus Iohannis, ammonendo che gli sforzi compiuti dalla Romania per rafforzare le riforme nel campo della Giustizia e del contrasto della corruzione possono essere messi a repentaglio dalle azioni di alcuni politici che rifiutano di accettare che il loro dovere e quello di lavorare per il cittadino e non per interessi partigiani o di gruppo. Nel più recente rapporto MCV, la Commissione Europa afferma che il ritmo delle riforme ha registrato una stasi nel 2017, mentre le sfide allindipendenza del sistema giudiziario romeno rappresentano un serio motivo di preoccupazione. Daltra parte, sono stati ottenuti progressi in settori come la verifica dei conflitti dinteressi nel campo degli acquisti pubblici. Il Governo di Bucarest deve continuare le riforme necessarie per essere in grado di raggiungere lobiettivo di eliminare il Meccanismo di Cooperazione e Verifica nellattuale mandato della Commissione, ha dichiarato il primo-vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans. Secondo il ministro romeno della Giustizia, Tudorel Toader, il rapporto mette in evidenza anche una serie di progressi e la Romania è in grado di eliminare il Meccanismo di Cooperazione e Verifica lanno prossimo.
Bucarest – Il Governo di Bucarest ha approvato la seconda manovra correttiva della Finanziaria di questanno, mantenendo il deficit di bilancio al 2,9% del PIL. Secondo il ministero delle Finanze, si tratta di una manovra positiva basata sulla crescita economica superiore alle aspettative raggiunta questanno. Sono stati stanziati fondi supplementari per il pagamento degli stipendi nellinsegnamento preuniversitario e per il sistema di tutela dellInfanzia. Anche il ministro del Lavoro ha ricevuto fondi supplementari per le indennità destinate ai disabili e alla maternità. Il dicastero dellInterno ha ottenuto denaro in più per le pensioni dei poliziotti, mentre quello della Salute per il pagamento dei medici residenti e per i programmi settoriali. Tagli sono stati operati invece di dicasteri Ambiente daffari e Commercio, Finanze, Cultura, Ambiente, Sviluppo Regionale, nonchè al ministero per i Fondi Europei. Daltra parte, il premier Mihai Tudose ha partecipato a un incontro con i vertici di una delle principali confederazioni sindacali, la CNSLR Fratia, che ha minacciato con uno sciopero generale se gli stipendi diminuiranno con lentrata in vigore della riforma fiscale. Il premier ha ribadito che il trasferimento dei contributi a carico dei dipendenti non avrà come effetto il calo degli stipendi.
Bucarest — Nuovo monito da parte del Governatore della Banca Centrale romena (BNR), Mugur Isarescu, sul pericolo della crescita del deficit commerciale per il settore economico. Isarescu ha sottolineato che una crescita economica sbilanciata si traduce in problemi a lungo termine, menzionando che la BNR sostiene l’aumento del consumo e degli stipendi, ma con la misura necessaria ,a seconda della produttività del lavoro.
Bucarest – Il ministro degli Esteri romeno, Teodor Melescanu, ha svolto ieri consultazioni bilaterali con il segretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede, larcivescovo Paul Richard Gallagher. Nel 2017 ricorrono 90 anni dalla firma del Concordato tra la Romania e la Santa Sede e 80 anni dalla fondazione del Collegio Pio Romeno a Roma. Il Ministero degli Esteri di Bucarest ricorda in un comunicato che il capo della diplomazia romena e il segretario per i rapporti con gli Stati della Santa Sede hanno esaminato modalità le più efficienti volte a diversificare la relazione bilaterale e ad approfondire sia il dialogo al vertice che quello settoriale. Il ministro Melescanu e Mons. Gallagher hanno discusso anche dellorganizzazone della visita del Sommo Pontefice in Romania. Melescanu ha espresso la particolare gratitudine della Romania nei confronti della Chiesa Cattolica, per lospitalità che offre a numerose comunità religiose romene – ortodosse o cattoliche, nellEuropa occidentale ed ha ringraziato per il sostegno particolare concesso dalla Santa Sede alla creazione del lettorato di lingua, letteratura, cultura e civiltà romena presso il Pontificio Istituto Orientale. Nel 1999, Papa Giovanni Paolo II ha compiuto in Romania il primo viaggio di un Sommo Pontefice in un Paese a maggioranza ortodossa.
Bucarest – A Brasov (centro della Romania) sono stati segnati oggi 30 anni dalla rivolta degli operai scoppiata in questa città. Allepoca, i dipendenti di unazienda hanno protestato contro la direzione ed hanno scandito contro il dittatore Nicolae Ceausescu. Gli organi di repressione hanno soppresso la rivolta in modo violento, arrestando centinaia di persone. La procura dellAlta Corte di Cassazione e Giustizia ha annunciato lavvio di una serie di indagini sulla repressione seguita alla rivolta anticomunista degli operai. Incluse nel fascicolo intitolato “I crimini del Comunismo”, le investigazioni dei procuratori sono incentrate sui reati contro lumanità da parte di coloro che hanno agito in modo repressivo contro i manifestanti.
O.Cordos