15.10.2022
Bucarest – Atmosfera di festa ad Alba Iulia, dove oggi sono stati celebrati 100 anni dall’incoronazione di Re Ferdinando I e della consorte Regina Maria. L’incoronazione del 15 ottobre 1922 fu una celebrazione senza precedenti, pittorescamente descritta dalle cronache dell’epoca e immortalata da un gran numero di fotografie. A un secolo di distanza, Alba Iulia ha rivissuto l’emozione e l’importanza del momento attraverso mostre, proiezioni di film, rievocazioni storiche, concerti e spettacoli a cui hanno partecipato anche i rappresentanti della Casa Reale di Romania. Ferdinando I succedette sul trono allo zio Carlo I e, nel 1914, divenne il secondo sovrano del Regno di Romania. Sotto la sua guida, alla fine della Prima Guerra Mondiale, si completò la realizzazione dello Stato unitario nazionale, con l’unione delle province storiche abitate dai romeni alla Madre-Patria. In questo modo, il 15 ottobre 1922, Ferdinando I fu incoronato Re della Romania Grande. Il sovrano morì nel 1927.
România Internațional, 15.10.2022, 17:01
Bucarest – Atmosfera di festa ad Alba Iulia, dove oggi sono stati celebrati 100 anni dall’incoronazione di Re Ferdinando I e della consorte Regina Maria. L’incoronazione del 15 ottobre 1922 fu una celebrazione senza precedenti, pittorescamente descritta dalle cronache dell’epoca e immortalata da un gran numero di fotografie. A un secolo di distanza, Alba Iulia ha rivissuto l’emozione e l’importanza del momento attraverso mostre, proiezioni di film, rievocazioni storiche, concerti e spettacoli a cui hanno partecipato anche i rappresentanti della Casa Reale di Romania. Ferdinando I succedette sul trono allo zio Carlo I e, nel 1914, divenne il secondo sovrano del Regno di Romania. Sotto la sua guida, alla fine della Prima Guerra Mondiale, si completò la realizzazione dello Stato unitario nazionale, con l’unione delle province storiche abitate dai romeni alla Madre-Patria. In questo modo, il 15 ottobre 1922, Ferdinando I fu incoronato Re della Romania Grande. Il sovrano morì nel 1927.
Vaccini anti-Covid – La Procura Europea conferma di avere in corso un’indagine sull’acquisto di vaccini anti-COVID-19 nell’Unione Europea, ma specifica, in un post sui social, che nessun altro dettaglio sarà reso pubblico in questa fase. Il Partito Socialdemocratico, che fa parte della coalizione governativa a Bucarest, ritiene che la Procura Europea debba indagare anche sull’acquisto di vaccini da parte della Romania nel 2021, sostenendo che abbia causato un pregiudizio di oltre un miliardo di euro al bilancio dello Stato, e che gli ex ministri della Salute dell’USR, ora all’opposizione, non hanno fornito, finora, spiegazioni pertinenti per giustificare tale acquisizione.
NATO – Il Ministero degli Affari Esteri romeno ha annunciato il reindirizzamento di alcune somme, precedentemente stanziate a sostegno dell’esercito nazionale afghano e non utilizzate, verso fondi NATO destinati all’assistenza dei Paesi della regione. Il valore totale è di circa 1,4 milioni di dollari. In questo modo, la Romania contribuirà con fino a 400.000 dollari al rafforzamento della capacità di resilienza e difesa dell’Ucraina di fronte all’aggressione russa. Fornisce inoltre supporto ad altri due paesi colpiti dal conflitto nel paese vicino: per la Repubblica di Moldova il contributo è di fino a 600.000 dollari mentre per la Georgia di fino a 300.000. Infine viene concesso sostegno per rafforzare la capacità di difesa della Giordania con fino a 100.000 dollari. La decisione è stata presa con una decisione del governo di Bucarest, corrisponde alle priorità della politica estera e di sicurezza della Romania, contribuisce alla crescita del profilo del nostro Paese all’interno della NATO, nonché al raggiungimento degli obiettivi di rafforzamento della sicurezza e della stabilità nella zona del Fianco Orientale, in particolare nella regione del Mar Nero.
Rifugiati – L’Ispettorato Generale della Polizia di Frontiera (IGPF) informa che ieri sono sono entrate in Romania 95.949 persone, di cui 8.852 cittadini ucraini, un aumento di circa il 7% rispetto al giorno precedente. Secondo un comunicato stampa dell’Ispettorato, a partire dal 10 febbraio 2022, due settimane prima dell’inizio della guerra, in Romania sono entrati 2.582.419 cittadini ucraini, la maggior parte in transito verso Paesi dell’Europa Occidentale. D’altra parte, secondo il Ministero dell’Interno di Bucarest, oltre 4.300 ucraini hanno chiesto e ricevuto asilo in Romania, beneficiando di tutti i diritti previsti dalla legislazione nazionale. Altri circa 70.000 hanno ottenuto il permesso di soggiorno, pe beneficiare della protezione temporanea.
Mariana Nicolesco – Numerose personalità culturali deplorano la morte del grande soprano romeno Mariana Nicolesco, scomparsa ieri sera all’età di 73 anni. Descritta come la Regina del Belcanto, Primadonna Assoluta o la Diva Divina, Mariana Nicolesco lascia alle sue spalle un universo che ha arricchito con la sua presenza in questo mondo – scrivono i musicologi. Mariana Nicolesco è stata membro onorario dell’Accademia Romena, dottore Honoris Causa e professoressa onoraria di diverse università in Romania e nella Repubblica di Moldova. Nominata Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia, Ufficiale dell’Ordine delle Arti e delle Lettere in Francia, è stata inoltre insignita dell’Ordine Nazionale Stella di Romania in Grado di Gran Croce per meriti eccezionali quale alto apprezzamento alla carriera. Secondo uno studio, nella storia del Teatro alla Scala di Milano, Mariana Nicoleasco è il soprano che si è esibito nel numero più alto di prime assolute. Invitata da Papa Giovanni Paolo II, Mariana Nicolesco ha interpretato canti natalizi romeni al Concerto di Natale organizzato al Vaticano nel 1993, trasmesso in diretta e seguito da oltre un miliardo di persone.