15.06.2024 (aggiornamento)
Presidenziali: il PSD e il PNL avranno ciascuno il proprio candidato / Inclusione finanziaria: da domani tutti i commercianti in Romania sono obbligati ad accettare il pagamento con carta di credito / Difesa: l'esercito romeno dispone di due sistemi antimissile Patriot operativi
Radio România Internațional, 15.06.2024, 18:46
Elezioni – Il PSD e il PNL, che compongono la coalizione governativa di Bucarest, avranno ciascuno il proprio candidato alle elezioni presidenziali previste quest’anno. I leader delle due formazioni politiche, il primo ministro socialdemocratico Marcel Ciolacu e l’ex primo ministro liberale Nicolae Ciucă, hanno espresso il desiderio che venga preservata la formula di governo e la convinzione che questa collaborazione possa funzionare anche nelle condizioni in cui i partner politici si sfideranno nella corsa per l’elezione del nuovo presidente. I due non hanno però escluso una collaborazione con altri partiti parlamentari. Ciucă si è detto aperto a ricevere qualsiasi sostegno alle politiche liberali e Ciolacu ha affermato che i socialdemocratici hanno la capacità di costruire una nuova alleanza politica. D’altra parte, l’Alleanza per l’Unione dei Romeni ha deciso che il suo leader, George Simion, si candidi per la carica di presidente della Romania. E’ il primo candidato annunciato ufficialmente nella corsa per il Palazzo Cotroceni. In Romania avranno luogo elezioni presidenziali il 15 e il 29 settembre e politiche il 9 dicembre.
Inclusione finanziaria – Da domani tutti i commercianti in Romania sono obbligati ad accettare il pagamento con carta di credito. Domani entra in vigore la legge sull’aumento dell’inclusione finanziaria, secondo la quale tutte le persone fisiche o giuridiche iscritte nel registro delle imprese hanno l’obbligo di garantire l’implementazione e di accettare almeno uno strumento di pagamento diverso dai contanti. Inoltre, gli esercenti possono offrire il servizio di anticipo contanti presso i terminali di pagamento, per un importo massimo di 500 lei (circa 100 euro) e possono addebitare al titolare della carta una commissione che non può superare l’1% dell’importo dell’anticipo concesso.
Sistemi antimissile – Da ieri le forze aeree romene dispongono di due sistemi antimissile Patriot operativi, dopo che il primo è entrato in servizio nel 2022. L’Ambasciata degli Stati Uniti a Bucarest ha salutato il momento e ha trasmesso che il nostro Paese dispone ora delle capacità di difesa aerea necessarie per proteggere i propri cittadini e il territorio. Tra il 3 e il 14 giugno, circa 1.300 soldati romeni e alleati provenienti da nove Paesi hanno partecipato all’esercitazione Ramstein Legacy 2024, che ha incluso tiri con munizione di guerra e ha integrato strutture di difesa aerea e antimissile. L’ambasciata americana ha precisato che la Romania ha dimostrato un alto livello di competenza tecnica per difendersi dalle minacce aeree avanzate. La Romania ha acquistato sette sistemi antimissile terra-aria Patriot PAC-3, i modelli più moderni utilizzati anche dall’esercito americano, per i quali ha pagato 4 miliardi di dollari. Quattro dei sette sistemi si trovano già nel Paese e il Ministero della Difesa romeno ha trasmesso che due saranno attivati nel 2025.
OSCE – La Romania ha deciso di non consentire alla delegazione della Federazione Russa di partecipare alla sessione annuale dell’Assemblea Parlamentare dell’OSCE, che si svolgerà a Bucarest dal 29 giugno al 3 luglio 2024. La misura sarà applicata a tutti i membri della delegazione russa, ovvero parlamentari e personale tecnico. Lo stesso divieto sarà applicato anche alla delegazione della Bielorussia, Paese che sostiene la guerra iniziata dalla Russia in Ucraina. Il portavoce del Ministero degli Affari Esteri romeno, Radu Filip, ha spiegato a Radio Romania Attualità che la decisione si basa sulla posizione nota e coerente della Romania nei confronti della Russia, nel contesto della guerra di aggressione contro l’Ucraina. Inoltre, alcuni membri della delegazione russa all’Assemblea Parlamentare dell’OSCE sono soggetti a misure restrittive a livello europeo, per cui non possono essere accolti sul territorio romeno.
Rivoluzione – La requisitoria nel dossier della Rivoluzione, in cui è accusato anche l’ex presidente romeno, Ion Iliescu, è stata bocciata, per la seconda volta, dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia. I giudici della Corte suprema hanno dato un termine di cinque giorni ai procuratori militari per specificare se mantengono l’invio del caso al tribunale o rifanno le indagini. Nell’ottobre dello scorso anno, la Corte d’Appello di Bucarest ha deciso di avviare il processo sulla Rivoluzione, in cui l’ex presidente Ion Iliescu, l’ex vice primo ministro Gelu Voican-Voiculescu e l’ex capo dell’aviazione militare Iosif Rus sono accusati di crimini contro l’umanità. La corte ha ritenuto allora legittima l’accusa formulata dalla procura militare. Gli imputati hanno presentato ricorso all’Alta Corte di Cassazione, che ha individuato ora irregolarità nella requisitoria.
Giovani – Secondo i dati Eurostat, nel 2023, la Romania è stata il paese dell’Unione Europea con la percentuale più alta di giovani che non studiano né hanno un lavoro. Secondo i dati, il 19,3% dei giovani romeni tra i 15 e i 29 anni non lavora né studia. La Romania è seguita da Italia, Grecia e Bulgaria, quest’ultima con circa il 14%. La migliore situazione si registra nei Paesi Bassi, dove solo il 4,8% dei giovani non è coinvolto nelle due attività. Seguono Svezia, Malta e Slovenia, tutte con meno del 7%. A livello europeo questo indicatore è diminuito dello 0,5% rispetto all’anno precedente e del 5% rispetto a 10 anni fa e si attesta all’11,2%. L’obiettivo europeo è del 9% per il 2030 e già un terzo degli Stati membri ha raggiunto questa soglia.