15.05.2019
Economia – Secondo i dati pubblIcati dall’Eurostat, nel primo trimestre del 2019, l’Ungheria, la Romania e la Polonia hanno registrato le più alte crescite economiche dell’UE, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La crescita più importante si è verificata in Ungheria (5,2%), seguita dalla Romania (5,1%) e dalla Polonia (4,6%). I dati resi noti in precedenza dall’Istituto Nazionale di Statistica indicano una crescita del 5% dell’economia romena nel primo trimestre dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2018. Nel primo trimestre dell’anno, rispetto ai tre mesi precedenti, la crescita del PIL è stata dell’1,3%. Il Governo romeno punta quest’anno su una crescita del 5,5%. Una settimana fa, la Commissione Europea ha rivisto al ribasso, dal 3,8 al 3,3%, le stime sulla crescita dell’economia romena per il corrente anno. Anche il FMI ha rivisto le stime sull’evoluzione dell’economia romena nel 2019 sempre a ribasso, dal 3,4% fino al 3,1%.
România Internațional, 15.05.2019, 16:49
Politica – Il presidente Klaus Iohannis ha comunicato al PSD la motivazione del suo rifiuto alle proposte per i nuovi ministri della Giustizia, dei Fondi europei e per i Romeni all’estero. Nella lettera inviata al numero uno della coalizione governativa, il capo dello stato indica che ai tre manca l’esperienza nel campo che avrebbero dovuto gestire. In una dichiarazione alla stampa, il capo dello stato ha criticato nuovamente il governo PSD che, a suo avviso, non ha registrato alcun successo e non dimostra interesse nei confronti dei problemi dei romeni. Ad aprile, la premier Viorica Dancila aveva proposto al Ministero della Giustizia – il deputato Eugen Nicolicea, al posto di Tudorel Toader, al Ministero dei Fondi Europei – la deputata Oana Florea da subentrare a Rovana Plumb, mentre al Ministero per i Romeni all’Estero, il senatore Tit Brailoiu, al posto di Natalia Intotero. Natalia Intotero e Rovana Plumb si erano dimesse in quanto candidate alle europee, mentre Tudorel Toader ha perso il sostegno politico dei socialdemocratici. Al momento, altri tre ministri hanno assunto l’interim dei rispettivi dicasteri.
Anniversario Rivoluzione – Il presidente Klaus Iohannis ha annunciato che il 2019 sarà dichiarato l’Anno della Riconoscenza agli oppositori dell’ex regime comunista, nel 30/o anniversario della Rivoluzione del 1989. Una cerimonia di commemorazione delle vittime della dittatura si terrà il 20 maggio, data alla quale, nel 1990, sono state organizzate le prime elezioni libere nella Romania postcomunista.
ASEM – Bucarest ospita la settima riunione dei ministri dell’Istruzione dell’ASEM (Asia-Europe Meeting), nell’ambito del semestre romeno di presidenza del Consiglio UE. L’istruzione che connette: inclusione, mobilità ed eccellenza a favore degli obiettivi di sviluppo durevole è il tema della riunione che affronterà il modo in cui il processo educativo ASEM contribuisce all’adempimento degli obiettivi di sviluppo durevole. Il processo poggia su quattro settori prioritari: assicurazione e riconoscimento della qualità dell’istruzione, impegno dell’ambiente d’affari e dell’industria, mobilità equilibrata e l’educazione permanente. Lanciata nel 1996, ASEM è una piattaforma di cooperazione tra l’Europa e l’Asia, volta a consolidare il dialogo tra le due regioni, che annovera 53 partner: 51 stati (28 membri UE, la Svizzera, la Norvegia e 21 Paesi asiatici) e due organizzazioni internazionali – l’UE e il Segretariato ASEAN (Associazione delle Nazioni dell’Asia del sud-est).
Visita Papa Francesco – Le iscrizioni online per la Messa che Papa Francesco celebrerà il 1 giugno a Iaşi proseguono fino al 31 maggio, secondo quanto annunciato dall’Episcopato Cattolico della città, citato da Agerpres. Centinaia di migliaia di persone si sono già iscritte per partecipare alle messe celebrate dal Papa in Romania. Oltre ai romeni, alle messe parteciperanno fedeli cristiani dalle confinanti Ungheria, Serbia o Ucraina. Una presenza inedita, notano gli organizzatori, saranno i pellegrini arrivati da Paesi lontani come Pakistan, Ruanda, Africa del Sud, Nigeria, Madagascar, Australia, Israele, Canada, Namibia o Riunione. Su invito del presidente Klaus Iohannis e della Chiesa Cattolica, dal 31 maggio al 2 giugno, Papa Francesco compirà un viaggio apostolico nel nostro Paese. Sotto il motto Camminiamo Insieme, il Sommo Pontefice visiterà, oltre alla capitale Bucarest, la città di Iaşi, la più grande dell’est, dove vive una cospicua comunità cattolica, il Santuario Mariano di Şumuleu Ciuc, nella Romania centrale, regione abitata da popolazione a maggioranza ungherese, nonché la città di Blaj, il cuore dei cattolici di espressione bizantina, dove celebrerà la beatificazione di sette vescovi greco – cattolici, martiri nelle carceri comuniste. Nel 1999, con il viaggio di Giovanni Paolo II, la Romania diventava il primo Paese a maggioranza ortodossa visitato da un Sommo Pontefice.
Europee – In Romania prosegue la campagna per le elezioni europee del 26 maggio. In lizza 13 partiti: PSD e ALDE, UDMR, PNL, l’Alleanza USR-PLUS, PMP, Pro Romania (formata dai dissidenti del PSD), tutte all’opposizione, nonche le extraparlamentari UNPR, Blocco dell’Unità Nazionale e i partiti Romania Unita, PRODEMO, Socialista Romeno e Socialdemocratico Indipendente. Si candidano anche 3 indipendenti. La Romania invierà nel futuro Parlamento Europeo 33 membri. Il 33/o mandato sarà assunto solo allorquando la Brexit avrà effetti giuridici. Per i romeni residenti all’estero, sono stati organizzati 441 seggi, la maggior parte in Italia, Spagna e nella confinante Moldova. In contemporanea con le europee, in Romania si terrà anche un referendum sulla giustizia convocato dal presidente Klaus Iohannis.
Penitenziari – Continuano le proteste dei dipendenti dei penitenziari romeni. In precedenza manifestazioni sono state organizzate al Penitenziario di Rahova, vicino a Bucarest, e a quello Aiud (centro). I dipendenti sollecitano, tra l’altro, l’adozione dello statuto dei poliziotti che lavorano nei penitenziari e la pubblicazione urgente dell’ordine di ministro sul pagamento degli straordinari. Discussioni tra i rappresentanti dei sindacati e la ministra ad interim della Giustizia, Ana Birchall, si sono già svolte, nel tentativo di individuare soluzioni a questi problemi.
Tel Aviv – Grecia, Islanda, Australia, Bielorussia, Serbia, Cipro, Estonia, R.Ceca, San Marino e Slovenia sono i Paesi che, ieri sera, si sono qualificati nella finale dell’Eurovision Song Contest, in corso a Tel Aviv. La rappresentante della Romania, Ester Peony, entra domani nella seconda semifinale con il brano On a Sunday.