15.05.2015
Roma – Papa Francesco, che ha ricevuto, oggi, in Vaticano, il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha accettato con piacere l’invito del capo dello stato a visitare la Romania, Paese a maggioranza ortodossa. Stando alla Presidenza di Bucarest, la data della visita sarà stabilita attraverso i canali diplomatici. Papa Francesco sarebbe il secondo Sommo Pontefice a visitare la Romania, dopo Giovanni Paolo II, che, nel 1999, diventava il primo capo della Chiesa Cattolica a visitare un Paese a maggioranza ortodossa. In occasione della visita in Vaticano, il capo dello stato romeno ha regalato al Sommo Pontefice un’incisione raffigurante il centro storico della città di Sibiu (nel centro del Paese), che ospita edifici di varie confessioni religiose, segno di convivenza in armonia, a prescindere dalla religione. Klaus Iohannis ha offerto a Sua Santità anche una moneta d’oro, emissione numismatica dedicata ai due millenni di cristianesimo. Dal canto suo, Papa Francesco ha regalato al presidente romeno una foto con l’angelo della pace che vince la morte. Sempre oggi, il presidente Iohannis ha avuto un incontro con il segretario di stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin. Durante ambedue gli incontri, che sono coincisi con il 25esimo dal ripristino dei rapporti diplomatici, sono stati affrontate le relazioni, definite eccellenti, tra la Romania e la Santa Sede. È stato ribadito l’interesse reciproco per lo sviluppo, anche d’ora in poi, della cooperazione bilaterale, con accento sulla promozione della libertà religiosa, sul dialogo tra le religioni e sul contrasto del fondamentalismo. Il programma della visita ufficiale del capo dello stato romeno in Italia ha incluso, oggi, anche una visita alla Basilica di San Pietro e un momento di raccoglimento alla tomba di Papa Giovanni Paolo II. Ieri, Klaus Iohannis ha visitato lo stand della Romania ad Expo Milano e si è incontrato con rappresentanti della comunità romena nel nord d’Italia. Questa è la seconda visita ufficiale del presidente romeno Klaus Iohannis in Italia dallinizio del suo mandato a dicembre 2014. A fine aprile, il capo dello stato romeno ha discusso, a Roma, con il collega Sergio Mattarella, con il premier Matteo Renzi e con il presidente del Senato Pietro Grasso e si è incontrato con rappresentanti della comunità romena in Italia.
România Internațional, 15.05.2015, 17:07
Bucarest — L’Alta Corte di Cassazione e Giustizia della Romania ha condannato, oggi, il ministro dello Sviluppo Regionale, Liviu Dragnea, ad un anno di reclusione con sospensione nel fascicolo “Il referendum”. La decisione non è definitiva. Dopo la sentenza, Dragnea si è dimesso dal Governo e ha annunciato di rinunciare anche agli incarichi politici nel partito. Dragnea è stato rinviato a giudizio dai procuratori della DNA lo scorso ottobre, con l’accusa di aver usato la sua influenza, in veste di segretario generale del Partito Socialdemocratico (al governo) — in altre condizioni che quelle legali — per far pesare la bilancia al referendum del 29 luglio del 2012 sulla destituzione dell’allora presidente, Traian Basescu, a favore della destituzione. Altri 74 imputati nello stesso fascicolo — in maggioranza membri o ex membri del Psd — che si sono occupati della campagna per il referendum — sono stati sia assolti, sia hanno ricevuto pene detentive con sospensione. Sebbene l’87% dei votanti abbiano detto si’ alla destituzione di Traian Basescu, il referendum del 2012 non è stato validato per mancanza di quorum.
XXX — La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha migliorato le previsioni di crescita economica per la Romania, per il 2015, fino al 3%, dal 2,8%, quanto aveva stimato a gennaio. Lo rileva un rapporto dell’ente finanziario. Per il 2016, la Bers stima che l’economia romena registrerà un avanzo del 3,2%, uno dei più alti ritmi di crescita nell’Europa emergente, mentre per tutti i 35 stati in cui opera, la Bers stma un’espansione di solo l’1,4% nel 2016. Dall’inizio della sua attività, la Bers ha investito circa 7 miliardi di euro in 368 progetti in Romania.
Bratislava — Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, ha partecipato oggi a Bratislava, alla riunione del Gruppo di Visegrad – Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria — cui sono stati invitati i rappresentanti degli stati del Partenariato per l’Est e di alcuni stati Ue. In vista dell’ormai vicino Vertice del Partenariato per l’Est di Riga (del 21-22 maggio), il ministro Aurescu ha parlato della necessità di consolidare questo Partenariato nel difficile contesto regionale di sicurezza. Inoltre, il capo della diplomazia di Bucarest ha ribadito il sostegno concesso dalla Romania al rafforzamento dei rapporti dell’UE con gli stati confinanti, nell’ambito del Partenariato per l’Est, il vertice di Riga essendo volto a riconfermare l’impegno dell’Unione per uno sviluppo stabile, democratico e prevedibile dei suoi vicini dell’Est. Del Partenariato per l’Est fanno parte Moldova, Georgia, Ucraina, Azerbaigian, Armenia e Bielorussia.
Bucarest – 1.500 militari romeni, britannici, canadesi e americani participano da oggi, fino al 6 giugno, a Braşov (nel centro della Romania) ad un’esercitazione multinazionale di addestramento attraverso la simulazione reale e con tiri. Ci saranno adoperati circa 200 mezzi da comabattimento. L’esercitazione fa parte delle attività di addestramento congiunto che si svolgono sia nel Paese, che all’estero nell’ambito dell’operazione “Atlantic Resolve”. Il ministro romeno della Difesa, Mircea Duşa, ha annunciato che a luglio sarà avviata un’altra esercitazione, sempre a Brasov, dove i soldati romeni saranno addestrati accanto a quelli italiani del Comando di Napoli.
Ankara — I ministri degli Esteri dei Paesi Nato hanno deciso, alla riunione in Antalya, il prolungamento della presenza dell’Alleanza in Afghanistan dopo il 2016, quando si concluderà l’attuale missione di addestramento dei militari e dei poliziotti afghani, cui partecipano 12 mila militari. La futura missione sarà di minori dimensioni rispetto all’attuale, sarà a guida civile e includerà sia civili, che militari. Essi assicureranno la consulenza e l’addestramento delle strutture di sicurezza afghane. La Romania ha in questo momento in Afghanistan 625 militari, la maggior parte impegnati in missioni di protezione della base di Kandahar e di consulenza delle forze di sicurezza afghane. Nei 13 anni di missioni in Afghanistan, 23 militari romeni hanno perso la vita e oltre 150 sono rimasti feriti.
Roma — La romena Simona Halep, numero due mondiale, si è qualificata nelle semifinali del torneo di Roma, con un montepremi di 2,4 milioni di dollari, dopo aver battuto, oggi, nei quarti, la connazionale Alexandra Dulgheru (72 WTA). Sempre oggi, nei quarti, al doppio maschile, la coppia Horia Tecău (Romania)/Jean-Julien Rojer (Olanda) è stata battuta dalla coppia Pablo Cuevas (Uruguay)/David Marrero (Spagna), per 6-7, 4-6, 10-5.
(traduzione di Adina Vasile)