15.04.2020
COVID-19 – Seduta del presidente Klaus Iohannis con il premier Ludovic Orban e alcuni ministri, per discutere le misure necessarie in seguito alla proroga dello stato di emergenza in Romania. Prima dell’incontro, il capo dello stato ha spiegato che solleciterà il ritorno sull’accordo tra il Ministero dell’Interno e la Chiesa Ortodossa Romena, in base al quale le forze dell’ordine appoggiano i preti e i fedeli durante le feste pasquali. Alcune deroghe consentono lo svolgimento dei rituali della Chiesa, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale. Inoltre, il presidente ha rinnovato il suo appello ai romeni di restare a casa poichè, altrimenti, dopo le feste, il numero dei decessi salirà. Altre cinque persone affette dal COVID-19 sono morte in Romania, portando a 362 il numero dei decessi. Il Gruppo di Comunicazione Strategica indica che sono più di 7.200 le persone contagiate, di cui au 1.217 guarite e dimesse. In terapia intensiva sono ricoverati 245 pazienti. All’estero, sono 709 i connazionali affetti dal nuovo coronavirus, di cui 420 in Italia. Dall’inizio dell’epidemia, 52 romeni all’estero hanno perso la vita.
România Internațional, 15.04.2020, 16:41
COVID-19 – Seduta del presidente Klaus Iohannis con il premier Ludovic Orban e alcuni ministri, per discutere le misure necessarie in seguito alla proroga dello stato di emergenza in Romania. Prima dell’incontro, il capo dello stato ha spiegato che solleciterà il ritorno sull’accordo tra il Ministero dell’Interno e la Chiesa Ortodossa Romena, in base al quale le forze dell’ordine appoggiano i preti e i fedeli durante le feste pasquali. Alcune deroghe consentono lo svolgimento dei rituali della Chiesa, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale. Inoltre, il presidente ha rinnovato il suo appello ai romeni di restare a casa poichè, altrimenti, dopo le feste, il numero dei decessi salirà. Altre cinque persone affette dal COVID-19 sono morte in Romania, portando a 362 il numero dei decessi. Il Gruppo di Comunicazione Strategica indica che sono più di 7.200 le persone contagiate, di cui au 1.217 guarite e dimesse. In terapia intensiva sono ricoverati 245 pazienti. All’estero, sono 709 i connazionali affetti dal nuovo coronavirus, di cui 420 in Italia. Dall’inizio dell’epidemia, 52 romeni all’estero hanno perso la vita.
Misure di sostegno – All’esame del Governo di Bucarest la bozza dell’ordinanza d’urgenza che estende il diritto alla cassa integrazione anche ad altre categorie professionali non incluse finora, come gli avvocati e gli impresari artistici. Le persone che ottengono redditi da diverse attività soggette alle misure di previdenza sociale, potranno optare per quella più vantaggiosa. Il Governo sta analizzando anche un memorandum sul sostegno dei grandi progetti di ricerca nel campo della salute. Allo stesso tempo, il primo ministro Ludovic Orban ha annunciato che questa settimana il Governo esaminerà anche l’ordinanza d’urgenza che prevede, attraverso una manovra finanziaria, maggiori stanziamenti alla salute e al lavoro e previdenza sociale. Aumenterà anche il tetto dei prestiti garantiti dallo Stato per le piccole e medie imprese, per assicurare il capitale circolante o quello necessario agli investimenti. Salirà anche la percentuale stanziata alle autorità locali dall’imposta sul reddito, rispettivamente del 2% per le località e dell’1% per le provincie.
Trasporti – In Romania, i rappresentanti degli autotrasportatori chiedono alla Presidenza e al Governo di Bucarest di intervenire urgentemente, attraverso canali diplomatici, presso le autorità di Germania, Austria, Ungheria e altri Stati membri dell’UE, per consentire l’accesso degli autisti professionisti agli automezzi operati. In un comunicato, i rappresentanti dell’Unione Nazionale degli Autotrasportatori Stradali Romeni (UNTRR) affermano che diversi stati dell’Unione hanno imposto restrizioni di viaggio agli autisti professionisti romeni, misure che non rispettano il principio della libera circolazione dei dipendenti del settore. Secondo l’UNTRR, diverse aziende romene di trasporto su strada hanno indicato che i loro autisti non hanno ottenuto il permesso di uscire dalla Romania per recarsi in Germania o Austria per prendere in custodia i camion e trasportare merci negli Stati membri, in base ai contratti siglati dalle aziende romene, nonostante aver presentato alla dogana i documenti necessari. L’Unione sottolinea che, in assenza di un intervento urgente delle autorità, la Romania perderà quasi 6 miliardi di euro, l’equivalente dell’esportazione di servizi generata nel 2019 dal trasporto merci su strada, con effetti sul deficit di conto corrente, sul tasso di cambio e sull’inflazione.
Sondaggio – Il livello di preoccupazione per l’attuale situazione sanitaria tende a salire sia nei Paesi con poche restrizioni, come la Polonia o i Paesi Bassi, sia in quelli sotto provvedimenti severi come l’Italia, la Spagna o la Francia. Lo rilevano i dati di un barometro presentato dalla compagnia Kantar, indicando che negli USA e nel Regno Unito, Paesi inizialmente piuttosto ottimisti, la preoccupazione è in crescita esponenziale a sole due settimane dopo il sondaggio precedente. In Germania, invece, la preoccupazione, inizialmente moderata, resta a livelli simili. A confronto, in Romania viene rilevato un 5% in più di persone preoccupate rispetto al baromentro precedente, ma il livello raggiunto (80%) è molto alto. La preoccupazione deriva, in larga misura, dall’insicurezza finanziaria. Lo studio è stato condotto su oltre 45.000 persone da oltre 50 Paesi, di cui 1.800 dalla Romania.