15.04.2014
Lussemburgo — Il rafforzamento della cooperazione europea per sviluppare le capacità militari renderà l’UE più forte. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa romeno, Mircea Dusa, alla riunione del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. Il consolidamento dell’industria di difesa e la Strategia Europea di Sicurezza Marittima sono stati altri temi affrontati dai ministri della Difesa riunitisi in sede del CAE. Il ministro romeno, citato dall’agenzia Agerpres, ha spiegato che il documento deve collocare l’UE come partner credibile ed efficace nel campo marittimo, a livello globale. La riunione ha dato anche spazio ad un ampio dibattito politico sull’impatto della crisi ucraina sulla politica europea di difesa. Mircea Dusa ha sottolineato che la Romania appoggia pienamente la creazione di una base tecnologica ed industriale europea competitiva, capace di offrire all’UE l’autonomia e le capacità militari necessarie.
România Internațional, 15.04.2014, 14:11
Lussemburgo — Il rafforzamento della cooperazione europea per sviluppare le capacità militari renderà l’UE più forte. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa romeno, Mircea Dusa, alla riunione del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. Il consolidamento dell’industria di difesa e la Strategia Europea di Sicurezza Marittima sono stati altri temi affrontati dai ministri della Difesa riunitisi in sede del CAE. Il ministro romeno, citato dall’agenzia Agerpres, ha spiegato che il documento deve collocare l’UE come partner credibile ed efficace nel campo marittimo, a livello globale. La riunione ha dato anche spazio ad un ampio dibattito politico sull’impatto della crisi ucraina sulla politica europea di difesa. Mircea Dusa ha sottolineato che la Romania appoggia pienamente la creazione di una base tecnologica ed industriale europea competitiva, capace di offrire all’UE l’autonomia e le capacità militari necessarie.
Bucarest — Il Ministero degli Esteri romeno deplora le vittime del gigantesco incendio che ha colpito la città cilena di Valparaiso. La diplomazia di Bucarest precisa in un comunicato che l’opinione pubblica romena segue con profonda preoccupazione e con piena solidarietà le tragedie attraversate ultimamente dal Cile, tra cui il terremoto del 1 aprile di magnitudo 8,2 Richter e le successive repliche.
Bucarest — La plenaria del Parlamento romeno ha convalidato Victor Ciorbea nell’incarico di ombudsman per un mandato di cinque anni. Docente universitario, avvocato, ex sindaco di Bucarest ed ex premier, Ciorbea è stato proposto nell’inarico dai gruppi parlamentari socialdemocratici.
Bucarest – Radio Romania è stata rieletta nel Comitato Direttivo della COPEAM (Conferenza Permanente dell’Audiovisivo Mediterraneo), in occasione dell’Assemblea Generale svoltasi dall’11 al 13 aprile a Tunisi. Alla riunione, che ha rinnovato i vertici per il biennio 2014 — 2016, Radio Romania è stata rappresentata dal suo Presidente Direttore Generale, Ovidiu Miculescu, e dal Direttore Relazioni Internazionali, Dan Santa. Accanto a Radio Romania, del nuovo Comitato Direttivo fanno parte la RAI, France Télévisions, INA (Francia), RTVE (Spagna), EPTV (Algeria), PBC (Autorità Palestinese), CyBC (Cipro), HRT (Croazia), ERTU (Egitto), Téléliban (Liban), SNRT (Maroc), Radio Tunisienne (Tunisia), TRT (Turchia). Confermato per un altro biennio il Segretario Generale, Pier Luigi Malesani. Nel 2014, l’incontro della COPEAM ha avuto come tema “Il Mediterraneo: ripensare la cooperazione”.
Bucarest — Il Presidente del Comitato Olimpico e Sportivo Romeno (COSR), ha rassegnato le dimissioni dall’incarico che ricopriva da dieci anni. Morariu (53 anni) ha preso questa decisione per dedicarsi all’attività in sede del Comitato Olimpico Internazionale, di cui è diventato membro alla riunione svoltasi a Buenos Aires a settembre 2013.
Chisinau — Un nuovo round di negoziati sulla soluzione del conflitto tra la Moldova e la regione separatista filorussa della Transnistria dovrebbe svolgersi a maggio. Lo ha riferito l’OSCE, che presiede i colloqui ripresi nel 2011, con Moldova, Transnistria, Ucraina e Russia. L’UE e gli USA hanno statuto di osservatori. Dal crollo dell’Unione sovietica nei primi anni 90, un conflitto oppone la Moldova, a maggioranza romenofona, alla russofona Transnistria, che ha proclamato la sua indipendenza, non riconosciuta a livello internazionale. La guerra del 1992 si è conclusa con l’intervento delle truppe russe a sostegno della Transnistria, dove permangono ancora. Le autorità di Chisinau temono uno scenario Crimea bis, dal momento che la Transnistria auspica l’annessione alla Russia.