15.03.2021
Coronavirus – La capitale Bucarest e sei province romene sono in zona rossa, con più di 3 casi di COVID-19 per ogni mille abitanti: Brasov (centro), Cluj (nord-ovest), Hunedoara (centro-ovest), Ilfov ( sud), Sălaj (nord-ovest) e Timiş (ovest). D’altra parte, il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito 2.972 nuovi contagi da SARS-CoV-2 a fronte di poco più di 12.000 tamponi, e 82 decessi per le complicanze provocate dal nuovo coronavirus, che fanno salire a 21.565 il numero totale delle vittime. Dall’inizio della pandemia, in Romania sono stati confermati 862.681 casi di infezione, di cui 787.392 sono guarite. Al momento, 1.225 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive.
România Internațional, 15.03.2021, 16:40
Coronavirus – La capitale Bucarest e sei province romene sono in zona rossa, con più di 3 casi di COVID-19 per ogni mille abitanti: Brasov (centro), Cluj (nord-ovest), Hunedoara (centro-ovest), Ilfov ( sud), Sălaj (nord-ovest) e Timiş (ovest). D’altra parte, il Gruppo di Comunicazione Strategica ha riferito 2.972 nuovi contagi da SARS-CoV-2 a fronte di poco più di 12.000 tamponi, e 82 decessi per le complicanze provocate dal nuovo coronavirus, che fanno salire a 21.565 il numero totale delle vittime. Dall’inizio della pandemia, in Romania sono stati confermati 862.681 casi di infezione, di cui 787.392 sono guarite. Al momento, 1.225 pazienti sono ricoverati nelle terapie intensive.
Vaccinazione – E’ iniziata oggi in Romania la terza fase della vaccinazione contro il COVID-19, destinata alla popolazione generale. Al momento, le vaccinazioni sono in corso nelle località dove l’incidenza dei casi di COVID-19 è superiore al 4,5 per ogni mille abitanti. Il resto della popolazione può registrarsi sulle liste d’attesa nella piattaforma elettronica. Continua anche l’immunizzazione delle persone incluse nella seconda fase. Finora, in Romania sono state somministrate oltre 2,2 milioni di dosi dei tre vaccini approvati – Pfizer, Moderna e AstraZeneca.
Energia – Il ministro dell’Energia, Virgil Popescu, ha cominciato una visita di due giorni a Bruxelles, nel tentativo di convincere le autorità europee di approvare un aiuto di stato di 1,33 miliardi di euro, che il Governo romeno intende stanziare alla ristrutturazione del Complesso Energetico Oltenia. Complessivamente, l’azienda necessiterebbe di 3,5 miliardi di euro per i costi di ristrutturazione previsti per un periodo di 5 anni, di cui 1,5 miliardi dobrebbero arrivare da fonti proprie e il resto dal bilancio di Stato e dal fondo per la modernizzazione. A febbraio, la Commissione Europea ha avviato un’indagine approfondita sul piano di ristrutturazione del complesso, considerando che, in seguito all’ammodernamento, la capacità produttiva non cambierà in modo significativo. Le autorità romene auspicano il via libera dalla CE al piano di ristrutturazione del Complesso entro fine aprile, di modo che l’azienda sia in grado di pagare, senza penalità, i certificati CO2 afferenti allo scorso anno.
Minoranze – Coltivando l’armonia interetnica, si consolida una società forte e prospera. Lo sottolinea il presidente romeno, Klaus Iohannis, nel suo messaggio in occasione della Giornata degli Ungheresi nel mondo. Il capo dello stato sottolinea il contributo significativo della minoranza ungherese in Romania, nonchè dei suoi rappresentanti politici per i passi importanti compiuti verso l’integrazione europea, per il recupero dei valori democratici e per collocare la società sulle basi dei diritti umani e della tutela delle minoranze. Sono queste le basi del nostro percorso comune per un futuro europeo, che mostra una profonda comprensione degli insegnamenti del passato, puntualizza il presidente Iohannis. Concentrata nel centro e nell’ovest del Paese, la comunità ungherese di Romania annovera circa 1,2 milioni di persone. L’Unione Democratica Magiari di Romania, la sua principale struttura politica, è presente continuamente dal 1990 nel Parlamento post-comunista di Bucarest e detiene tre dicasteri nell’attuale Governo di coalizione.
Incendio – 71 persone sono state evacuate stamattina dall’ospedale psichiatrico della città di Cavnic (nord-ovest della Romania), in seguito ad un incendio al terzo piano, che non ha provocato vittime ed è stato subito spento. Negli ultimi mesi, più strutture ospedaliere romene sono state colpite da incendi. I più tragici sono stati quelli scoppiati lo scorso novembre all’ospedale provinciale di Piatra Neamt (nord-est), e, a fine gennaio, al più grande ospedale per le malattie infettive di Bucarest, che hanno provocato la morte di pazienti malati di coronavirus.
Oscar – Il documentario colectiv diretto da Alexander Nanau è il primo film romeno che si aggiudica nomination agli Oscar. Alla 93/a cerimonia dei prestigiosi premi, sarà in gara nelle categorie miglior documentario e miglior lungometraggio internazionale. Coproduzione Romania-Lussemburgo, il film presenta gli sforzi congiunti di medici, funzionari governativi e giornalisti investigativi che scoprono gravi frodi nel sistema sanitario di Bucarest, in seguito al rogo scoppiato nel club Colectiv, a ottobre 2015, che ha provocato decine di morti e feriti. colectiv è stato presentato in prima mondiale nel 2019 alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2020, il film ha vinto il premio al miglior documentario dell’European Film Academy, riconoscimento conferito nel 2021 anche da London Film Critics’ Circle Awards. Una storia che parla di Stato e incompetenza delle autorità che, attraverso bugie e manipolazioni, hanno distrutto la vita delle gente, dice il regista. Nomination al miglior lungometraggio internazionale anche
alla pellicola Quo
Vadis, Aida? diretta da Jasmila Zbanic, coproduzione che vede la partecipazione
della Romania, accanto a Bosnia-Erzegovina, Austria, Olanda, Germania, Polonia,
Francia e Norvegia.
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