15.03.2019
Finanziaria – Il presidente romeno, Klaus Iohannis ha promulgato, oggi, la Finanziaria per il 2019. Ha dichiarato però che avrebbe preferito promulgare un bilancio di previsione buono per la Romania e per i romeni, ma non è stato possibile. Il presidente ha condannato il fatto che il PSD, il principale partito della coalizione al potere, abbia concesso un unico giorno al riesame sollecitato dal capo dello stato, inviando la bozza al presidente senza alcun cambiamento. Si tratta non solo di una grande mancanza di responsabilità, ma di malafede, ha sottolineato Iohannis. Stando al capo dello stato, il governo socialdemocratico rappresenta un buco nero per leconomia e per la società romena. Il Parlamento di Bucarest ha adottato, mercoledì, la Finanziaria 2019, nella forma iniziale, ritrasmessa dal presidente Klaus Iohannis per essere riesaminata dal Legislativo. In precedenza, il capo dello stato aveva contestato la normativa alla Corte Costituzionale, che però ha bocciato le sue obiezioni. La maggioranza PSD-ALDE sostiene invece che la finanziaria garantisca le risorse necessarie ai settori più importanti delleconomia, soprattutto all’istruzione, alla sanità e agli investimenti.
România Internațional, 15.03.2019, 17:07
Attacco – Il Ministero degli Esteri romeno ha condannato con fermezza gli attacchi terroristici di Christcurch, in Nuova Zelanda, che hanno provocato circa 50 morti e numerosi feriti. Il MAE ha trasmesso condoglianze alle famiglie delle vittime ed ha ribadito il sostegno della Romania alla lotta contro il terrorismo. In seguito alle violenze, considerate un atto di terrorismo, la premier della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha annunciato che il livello di allarme per la sicurezza nazionale è stato alzato al massimo. La Ardern ha affermato che sono stati arrestati quattro sospetti di estremismo, precisando che nessuno si trovava sulle liste di monitoraggio della polizia. La premier ha sottolineato che la Nuova Zelanda è un luogo della diversità, della bontà, della compassione, una casa per coloro che condividono questi valori, che non saranno scossi dallattacco. Leader politici e islamici asiatici hanno espresso il loro disgusto in seguito agli attacchi, nel contesto in cui alcuni loro concittadini vi sarebbero stati uccisi.
Visita — La premier romena, Viorica Dăncilă ha effettuato, oggi, una visita ufficiale a Praga, su invito del collega ceco, Andrej Babis. I colloqui hanno puntato sul consolidamento dei legami economici e politici, ma anche sui principali fascicoli in via di negoziazione a livello dell’UE e sul modo in cui la Rep. Ceca può sostenere la Romania in vista del raggiungimento degli obiettivi chiave della Presidenza del Consiglio UE. Il programma della visita ha incluso incontri con esponenti politici cechi – il presidente della Camera dei Deputati, Radek Vondracek, e il presidente del Senato, Jaroslav Kubera. Con Radek Vondracek, la premier Viorica Dăncilă ha discusso di come stimolare il dialogo parlamentare bilaterale, dell’aumento degli investimenti, come pure del sostegno della Rep. Ceca all’adesione della Romania all’area Schenghen. I colloqui con Jaroslav Kubera hanno riguardato, tra l’altro, l’efficacia del partenariato romeno-ceco e al consolidamento dei rapporti economici.
Vertice Regioni – I partecipanti allottavo Vertice europeo delle regioni e delle città hanno adottato oggi la Dichiarazione di Bucarest, intitolata “La Costruzione dellUE dalle fondamenta, assieme alle regioni e alle città”. La dichiarazione è stata consegnata ufficialmente al presidente Klaus Iohannis dal presidente del Comitato Europeo delle Regioni, Karl-Heinz Lambertz, e rappresenta il contributo degli eletti locali e regionali dellUE alla preparazione dellagenda strategica 2019-2024 che sarà presentata ai leader dellUE a Sibiu, il prossimo 9 maggio. Il documento contiene 10 misure per il consolidamento delle basi democratiche dellUnione Europea e il rafforzamento delle azioni UE a livello locale in vista della costruzione di un futuro migliore per i cittadini europei.
Romania-Croazia – Il presidente Klaus Iohannis ha incontrato oggi, Marija Pejcinovic Buric, vice-premier e ministro degli Affari Esteri ed Europei della Croazia, in visita ufficiale a Bucarest. Secondo un comunicato della Presidenza, i colloqui hanno puntato sul dialogo politico bilaterale, la cooperazione economica e la situazione delle comunità romenofone di Croazia e della minoranza croata di Romania. Iohannis ha sottolineato limportanza della continuazione di uno stretto coordinamento romeno-croato, in vista dellassunzione, per la prima volta per i due Paesi, della Presidenza del Consiglio UE nell’ambito dello stesso Trio, accanto alla Finlandia. Nel contesto, il capo dello stato ha menzionato che la Romania ha ottenuto ottimi risultati finora nel mandato di Presidenza del Consiglio UE. I due esponenti si sono detti fiduciosi che il Summit informale che si terrà a Sibiu, il prossimo 9 maggio, sarà un’ottima occasione per trasmettere un messaggio dunità, di impegno pro-europeo e per presentare una prospettiva positiva sul futuro dellUE.
Missili — La Romania ha acquistato la terza tranche di missili per il sistema di difesa Patriot, per un valore di 85 milioni di dollari. Lo ha reso pubblico il ministro della Difesa romeno, Gabriel Leş. Sempre oggi, i rappresentanti della Raytheon, la compagnia americana che produce i missili per il sistema Patriot, hanno precisato che il missile intercettore Jam T sarà in grado di assicurare alla Romania un alto livello di difesa contro numerose minacce avanzate che si trovano negli arsenali di alcune forze aggressive e ostili. Il comunicato della compagnia americana precisa che, assieme alla Romania, altri 15 stati stanno adoperando sistemi Patriot per la difesa dei loro cittadini e delle forze armate. Tra questi, gli USA e sei Paesi europei: Germania, Grecia, Olanda, Spagna, Polonia e Svezia.
Protesta autostrade – Oggi, 15 marzo, alle ore 15, per 15 minuti, dipendenti e datori di lavoro, aziende di tutta la Romania, calciatori e club, medici, stampa, rappresentanti dei comuni, personalità di tutti i settori, allievi, studenti, sindacati ma anche semplici cittadini, hanno interrotto la loro attività per partecipare alla protesta “La Romania vuole autostrade”. Liniziativa appartiene a un imprenditore di Suceava (città del nord-est della Romania) che ha inaugurato, simbolicamente, a proprie spese, il primo metro di autostrada in Moldavia. I partecipanti hanno voluto attirare lattenzione sulla situazione disastrosa dellinfrastruttura in Romania, soprattutto sulla mancanza di autostrade. Alla fine dellanno scorso, a quasi 30 anni dal crollo del comunismo e a più di 10 anni dalladesione allUE, la Romania aveva solo circa 800 kilometri di autostrada.