15.02.2025 (aggiornamento)
Corruzione: controllo giudiziario nei confronti del generale Cătălin Ştefăniță Zisu, capo del Comando Logistico Congiunto dell'Esercito romeno/ Sicurezza: il ministro degli Affari Esteri romeno, Emil Hurezeanu, al vertice di Monaco di Baviera/Politica: mozione di sfiducia al governo guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu
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Newsroom, 15.02.2025, 18:44
Corruzione – Il capo del Comando Logistico Congiunto dell’Esercito romeno, il generale Cătălin Ştefăniță Zisu, è sotto controllo giudiziario su cauzione per un valore di un milione di lei (200.000 euro), per abuso d’ufficio con conseguenze particolarmente gravi, annuncia la Direzione Nazionale Anticorruzione. L’imputato deve depositare la somma entro sette giorni. Nello stesso caso, gli inquirenti hanno accusato anche il colonnello a riposo Lucian Amorăriţei, per i reati di falso, uso di atti falsi e abuso d’ufficio, nonchè l’imprenditore Ionel Olteanu. Secondo i procuratori, tra il 2022 e il 2023, i due militari hanno approvato il rimborso delle fatture emesse, pur sapendo che una parte dei lavori al Cimitero Militare Ghencea di Bucarest non erano stati effettivamente eseguiti. I danni sono stimati a quasi 12 milioni di lei.
Conferenza Sicurezza – Alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha confermato che sono in corso negoziati con gli Stati Uniti sullo scambio di materie prime per il sostegno fornito da Washington per contrastare l’invasione russa. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato più volte di voler accedere ai vasti giacimenti di terre rare e altre risorse naturali dell’Ucraina, sottolineando che gli Stati Uniti dovrebbero ricevere qualcosa in cambio del loro sostegno militare. A Monaco, la Romania è rappresentata dal ministro degli Affari Esteri, Emil Hurezeanu. Secondo il MAE, il capo della diplomazia di Bucarest presenta le valutazioni della Romania sulle sfide attuali, con particolare attenzione al deterioramento della situazione della sicurezza nella regione del Mar Nero e agli effetti generati della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina per la sicurezza dello spazio euro-atlantico. Il ministro sottolineerà anche il pericolo delle azioni ibride della Federazione Russa e l’importanza del loro contrasto. Il capo della diplomazia di Bucarest si pronuncerà anche per l’ulteriore solido sostegno all’aumento della resilienza della Repubblica di Moldova (a maggioranza romenofona). Ieri, alla riunione di Monaco, il nuovo vicepresidente degli Stati Uniti, il repubblicano J.D. Vance, ha criticato duramente i leader europei, paragonandoli agli autocrati che hanno guidato i regimi repressivi sul continente durante la Guerra Fredda. Vance si è dichiarato preoccupato per quello che ha definito l’allontanamento dell’Europa dai suoi valori fondamentali, citando alcuni esempi di misure repressive, tra cui l’annullamento delle elezioni presidenziali in Romania alla fine dello scorso anno.
Difesa – L’incentivazione della cooperazione tra aziende come Lockheed Martin e l’industria della difesa romena, attraverso progetti congiunti e trasferimento di tecnologia, rappresenta una priorità strategica. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr, incontrando, a margine della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, Jim Taiclet, CEO della compagnia americana Lockheed Martin, uno dei principali partner della Romania nel campo della cooperazione industriale e della dotazione militare. Secondo un comunicato stampa, i colloqui sono stati incentrati sull’analisi dei programmi di dotazione di sistemi ad alta tecnologia prodotti dall’azienda americana, svolti dall’Esercito romeno, nonchè sull’individuazione delle modalità per rendere più efficaci i processi volti a rendere operativi quelli già in dotazione, aspetti essenziali per il consolidamento delle capacità nazionale di difesa.
Politica – Il partito SOS Romania (all’opposizione) ha annunciato che inoltrerà lunedi una mozione di sfiducia al governo guidato dal socialdemocratico Marcel Ciolacu, documento assunto anche dall’AUR (all’opposizione) e firmato da 125 parlamentari. Sempre dall’opposizione, l’USR deciderà se sosterrà o meno l’azione nel momento in cui verrà inoltrato il documento. Invece, la coalizione di governo assicura che la mozione non ha delle chances di essere adottata. Nessun parlamentare socialdemocratico voterà a favore della mozione di sfiducia al governo Ciolacu, ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei Deputati, il socialdemocratico Daniel Suciu. Quest’azione, lanciata dall’opposizione, metterebbe in pericolo la stabilità del paese, afferma Daniel Suciu. Anche il leader liberale ad interim, Cătălin Predoiu, dichiara che il suo partito difenderà con il voto il governo. Sempre lunedì, il ministro dell’Istruzione, Daniel David, è atteso alla Camera dei Deputati, all’Ora del Governo, su richiesta dell’AUR, che critica le misure proposte dal ministro per l’eliminazione dell’obbligatorietà per lo studio di geografia e storia da parte degli studenti delle scuole superiori. L’AUR sollecita che queste materie restino nel curriculum scolastico come base per la formazione delle nuove generazioni.
Imprenditori – Il settore privato nazionale è interessato al mantenimento della Romania su un percorso pro-europeo ed euro-atlantico, sostenendo l’adozione di misure in grado di generare stabilità e prevedibilità, che portino al miglioramento della capacità delle istituzioni statali di riformarsi e fare investimenti. Le idee sono state trasmesse al presidente ad interim Ilie Bolojan dai membri della Confederazione Padronale Concordia e della Fondazione Romanian Business Leaders, in un incontro organizzato a Bucarest. Gli imprenditori hanno espresso anche la preoccupazione per gli effetti delle misure fiscali e di bilancio recentemente adottate, nonchè per la sostenibilità delle finanze pubbliche. Secondo l’Amministrazione Presidenziale, Ilie Bolojan si è dichiarato aperto al dialogo tra il settore privato e i fattori decisionali politici su questioni legate agli affari e alle politiche pubbliche con impatto sull’economia. Ha inoltre assicurato che farà tutto il possibile, nei limiti dei suoi poteri, per l’organizzazione di elezioni libere, corrette e trasparenti, nonchè per il ripristino della fiducia nelle istituzioni statali.
Droni – La Romania non è il bersaglio dell’aggressione russa. Lo sostiene l’Ambasciata della Federazione Russa a Bucarest, dopo l’attacco con droni avvenuto giovedì al confine romeno-ucraino. Sulla pagina Facebook della rappresentanza diplomatica è apparso un post, citato dai media a Bucarest, secondo il quale “la Romania non è bersaglio di alcun attacco da parte della Federazione Russa. I bersagli degli attacchi delle forze armate russe sul territorio dell’Ucraina sono obiettivi esclusivamente militari. Non si può escludere che gli incidenti del 13 febbraio possano essere stati una provocazione della parte ucraina nel contesto dei negoziati di pace in corso”. Il 13 febbraio, due droni con materiale esplosivo hanno violato lo spazio aereo e sono caduti sul territorio romeno, vicino al confine con l’Ucraina. Su disposizione del ministro degli Esteri, Emil Hurezeanu, l’incaricato d’affari della Federazione Russa è stato convocato urgentemente presso la sede del Ministero, dove gli è stata comunicata la ferma condanna delle ripetute violazioni dello spazio aereo romeno da parte di veicoli senza pilota delle forze militari russe. Tali pratiche rappresentano una flagrante violazione del diritto internazionale da parte di un membro permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, sottolinea il Ministero degli Affari Esteri romeno. Questi attacchi illegali e irresponsabili devono cessare, la Romania riservandosi il diritto di adottare le misure di risposta necessarie, precisa il MAE.