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15.01.2022 (aggiornamento)

Covid-19 — Nelle ultime 24 ore, in Romania, sono stati accertati 10.062 nuovi contagi da SARS-CoV-2 e 32 decessi, di cui 3 precedenti l’intervallo di riferimento. Lo ha reso pubblico oggi il Gruppo di Comunicazione Strategica. L’incidenza dei contagi è aumentata in più località, compresa la capitale, dove è stata superata la soglia di tre casi per mille abitanti, e si è passati al cosiddetto scenario rosso. I ristoranti, i cinema, le palestre funzioneranno fino al 30% della capienza. Sono cambiati anche i criteri di svolgimento dell’attività scolastica. Le lezioni si fanno in presenza fino all’occupazione del 75% dei letti destinati ai malati di Covid nella provincia in cui si trovano le unità di insegnamento. Al momento, nessuna provincia passa alla didattica online, dato che, sui 25.000 posti negli ospedali Covid, è occupato il 16%. Quando sarà toccata la soglia del 75%, passeranno alle lezioni online tutte le scuole, i licei e gli asili della rispettiva provincia, come misura volta a contenere il sovraffollamento delle strutture sanitarie — ha spiegato il ministro della Salute, Alexandru Rafila. Dall’inizio della pandemia, due anni fa, sul territorio della Romania sono stati registrati 1,8 milioni di casi di Covid-19 e circa 60 mila persone diagnosticate con il nuovo coronavirus hanno perso la vita. Sullo sfondo della psicosi no-vax alimentata da una parte dei media, da alcuni politici e da altre personalità pubbliche, la Romania, con circa 8 milioni di vaccinati, ha il secondo più basso tasso d’immunizzazione tra i 27 Paesi membri dell’UE, dopo la Bulgaria.

15.01.2022 (aggiornamento)
15.01.2022 (aggiornamento)

, 15.01.2022, 18:40

Covid-19 — Nelle ultime 24 ore, in Romania, sono stati accertati 10.062 nuovi contagi da SARS-CoV-2 e 32 decessi, di cui 3 precedenti l’intervallo di riferimento. Lo ha reso pubblico oggi il Gruppo di Comunicazione Strategica. L’incidenza dei contagi è aumentata in più località, compresa la capitale, dove è stata superata la soglia di tre casi per mille abitanti, e si è passati al cosiddetto scenario rosso. I ristoranti, i cinema, le palestre funzioneranno fino al 30% della capienza. Sono cambiati anche i criteri di svolgimento dell’attività scolastica. Le lezioni si fanno in presenza fino all’occupazione del 75% dei letti destinati ai malati di Covid nella provincia in cui si trovano le unità di insegnamento. Al momento, nessuna provincia passa alla didattica online, dato che, sui 25.000 posti negli ospedali Covid, è occupato il 16%. Quando sarà toccata la soglia del 75%, passeranno alle lezioni online tutte le scuole, i licei e gli asili della rispettiva provincia, come misura volta a contenere il sovraffollamento delle strutture sanitarie — ha spiegato il ministro della Salute, Alexandru Rafila. Dall’inizio della pandemia, due anni fa, sul territorio della Romania sono stati registrati 1,8 milioni di casi di Covid-19 e circa 60 mila persone diagnosticate con il nuovo coronavirus hanno perso la vita. Sullo sfondo della psicosi no-vax alimentata da una parte dei media, da alcuni politici e da altre personalità pubbliche, la Romania, con circa 8 milioni di vaccinati, ha il secondo più basso tasso d’immunizzazione tra i 27 Paesi membri dell’UE, dopo la Bulgaria.



Zona rossa — Il Comitato Nazionale per Situazioni di Emergenza della Romania ha aggiornato la lista dei Paesi ad alto rischio epidemiologico. In zona rossa si trovano Cipro, Irlanda, Islanda, Francia, Grecia, Danimarca, Portogallo, Spagna e Gran Bretagna. Sono usciti dalla zona rossa, tra l’altro, Africa del Sud, Brasile e India. Serbia, gli Emirati Arabi Uniti e la Federazione Russa sono in zona gialla, mentre le confinanti Ucraina e Moldova, in zona verde. La nuova lista entra in vigore domenica, 16 gennaio.



Giornata della Cultura Nazionale — I romeni hanno celebrato, oggi, la Giornata della Cultura Nazionale e 172 anni dalla nascita del loro poeta nazionale, Mihai Eminescu (1850-1889), considerato l’ultimo grande rappresentante del romanticismo europeo. La festa è stata istituita dal Parlamento, nel 2010, dietro una proposta dell’Accademia Romena. Come ogni anno, le missioni diplomatiche e consolari, nonché gli istituti culturali romeni all’estero hanno ospitato eventi speciali, dedicati a questa giornata. Il presidente e il premier della Romania hanno trasmesso messaggi in occasione della Giornata della Cultura Nazionale, in cui hanno ammesso le difficoltà affrontate dagli artisti a causa della pandemia e la necessità di concedere loro sostegno. La pandemia ha intaccato fortemente i rapporti degli artisti con il pubblico e, se le difficoltà continueranno, sarà necessario un approccio più complesso del sostegno statale per quanto concerne il settore culturale, che punti sull’aumento della resilienza del campo creativo — ha scritto il presidente Klaus Iohannis. Anche il primo ministro Nicolae Ciucă afferma che c’è bisogno di una mobilitazione che aiuti i creatori a tornare a una vita e a un’attività quanto più vicine alle precedenti condizioni, perché un artista deve poter vivere dalla propria arte. L’anniversario del poeta Mihai Eminescu e la Giornata della Cultura Nazionale sono stati celebrati ufficialmente anche nella confinante Moldova (repubblica ex-sovietica, a maggioranza romenofona), come pure dalle comunità romene intorno alla Romania e da quelle della dispora.



Giustizia — Il Ministero della Giustizia di Bucarest ha elaborato il ddl sullo scioglimento della Sezione speciale per l’Indagine sui Reati nella nella Giustizia ed ha annunciato in comunicato che, la prossima settimana, avvierà le pratiche per l’approvazione del documento da parte del Governo. Successivamente, il ddl sarà inoltrato al Parlamento nella prima metà di febbraio, dopo l’inizio della nuova sessione legislativa. L’attività della Sezione speciale per l’Indagine sui Reati nella nella Giustizia era stata criticata dalla Commissione Europea, in quanto c’era il sospetto che fosse stata creata per trasferire certi documenti dalla DNA a questa sezione, che avrebbe potuto essere più facilmente sottoposta a interventi esterni che un’istituzione dedicata come la DNA. D’altra parte, il ministero della Giustizia ha precisato che riprenderà anche le pratiche relative alle leggi sulla giustizia e alla modifica dei codici penali, di modo che siano approvate dal Parlamento entro la fine di marzo. Il Ministero della Giustizia ribadisce il sua posizione di sostegno alla supremazia del diritto europeo, sancita nel Trattato di Lisbona e riconosciuta come tale nella Costituzione della Romania, si legge ancora nel comunicato.



Tennis — La Romania ha cinque rappresentanti, tutte qualificate direttamente sul tabellone del singolo femminile al torneo di tennis Australian Open, il primo di Grande Slam dell’anno. Altre tenniste romene sono state eliminate nei preliminari. Nel primo turno, Simona Halep (30 anni, 15 WTA, ex leader mondiale) incontrerà la polacca Magdalena Frech (24 anni, 105 WTA). Sorana Cîrstea (31 anni, 38 WTA) avrà una partita difficile contro la ceca Petra Kvitova (31 anni, 21 WTA), la quale conduce con 5-3 nelle partite dirette. Irina Begu (31 anni, 58 WTA) giocherà contro la francese Oceane Dodin (25 anni, 96 WTA). Jaqueline Cristian (23 ani, 73 WTA) incontrerà la belga Greet Minnen (24 anni, 84 WTA), al suo debutto assoluto sul tabellone del torneo Australian Open. Gabriela Ruse (24 anni, 82 WTA) giocherà anche lei per la prima volta sul tabellone principale di Melbourne, contro l’italiana Jasmine Paolini (26 anni, 52 WTA). La britannica Emma Răducanu, di padre romeno, vincitrice del precedente torneo US Open, incontrerà nel primo turno l’americana Sloane Stephens.

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