15.01.2015
Bucarest — La Romania può e deve diventare parte dell’Area Schengen. Lo ha dichiarato a Bruxelles il presidente Klaus Iohannis, al termine degli incontri con i presidenti del Consiglio Europeo, Donald Tusk, e della Commissione, Jean Claude Juncker. Il capo dell’esecutivo comunitario ha espresso l’appoggio a questo obiettivo. L’agenda ha incluso anche le modalità volte a migliorare l’assorbimento dei fondi comunitari e la prospettiva dell’abolizione del monitoraggio in materia di giustizia. Iohannis fa la sua prima visita alle istituzioni europee dopo l’insediamento in carica lo scorso mese. Domani, Iohannis vedrà il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg.
Bruxelles — 8 Paesi dell’UE, la Romania compresa, il cui tasso di assorbimento dei fondi comunitari è inferiore al 60%, saranno aiutati a investire una percentuale quanto più alta. Lo ha dichiarato il commissario europeo per le politiche regionali, la romena Corina Cretu, la quale ha già fondato un gruppo di lavoro per aumentare l’assorbimento in questi Paesi. Si tratta di Romania, Italia, Bulgaria, R.Ceca, Croazia, Ungheria, Slovacchia e Slovenia. Il fondo di coesione è destinato agli stati membri il cui reddito nazionale lordo procapite è inferiore al 90% della media comunitaria. Tra le sue priorità c’è anche lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto. Di recente, la Commissione europea ha deciso di coprire i costi di costruzione di un tratto dell’Autosole (sud-est della Romania), stanziando 305,7 milioni di euro dal Fondo di coesione, che copre l’85% dei costi di costruzione.
România Internațional, 15.01.2015, 16:20
Parigi — Fino al 31 gennaio, 20 poliziotti romeni partecipano a una nuova missione di supporto operativo a Parigi, accompagnando i colleghi francesi in attività di pattugliamento, missioni di sicurezza pubblica, sostegno e assistenza diretta nei casi di natura giudiziaria in cui sono coinvolti cittadini romeni. La selezione dei poliziotti romeni è avvenuta in base a criteri relativi a conoscenze teoriche legislative, la padronanza della lingua del Paese in cui svolgono la missione, l’adempimento a standard europei dell’attività specifica.
Bucarest — L’Associazione degli utenti romeni di servizi finanziari ha sollecitato al Governo e al Parlamento di individuare urgentemente delle soluzioni per le persone che hanno dei mutui in franchi svizzeri, in seguito all’apprezzamento di questa moneta del 30% rispetto all’euro. In Romania si contano circa 150.000 persone che hanno crediti in franchi svizzeri. La Banca Centrale romena ha annunciato per oggi un tasso di cambio del franco svizzero di 4,32 lei, di circa 60 bani in più rispetto a ieri. Adrian Vasilescu, consigliere del governatore della BC, spiega che il settore bancario romeno non sarà leso, in quanto i prestiti in moneta svizzera non superano il 5% del totale dei mutui. L’apprezzamento improvviso del franco svizzero è avvenuto dopo che la banca centrale di Berna ha abbandonato la soglia di 1,20 franchi per un euro, introdotta a settembre 2011 per proteggere l’economia svizzera dalla crisi nell’eurozona. Il franco si è apprezzato del 25% anche rispetto al dollaro americano.
Bucarest — Il premier romeno Victor Ponta ha annunciato che discuterà con il suo collega moldavo in carica Iurie Leanca le modalità per fornire energia elettrica allo stato confinante. Ponta ha spiegato che la Romania ha sufficiente energia elettrica per fornire alla Moldova, ma che l’infrastruttura è scarsa e mancano le capacità sufficienti di trasporto. Il premier ha fatto queste dichiarazioni in seguito alla decisione dell’Ucraina di sospendere completamente l’esportazione di energia elettrica in Moldova e Bielorussia, a causa della scarsità sul mercato interno.
Bucarest — lncontro tra il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, e il vicepremier agli Affari europei della confinante Bulgaria, Meglena Kuneva, a Bucarest nella sua prima visita all’estero in questo incarico. Aurescu ha dichiarato che le relazioni bilaterali hanno un carattere strategico, pronunciandosi per il loro approfondimento, secondo quanto deciso durante la più recente seduta comune dei governi romeno a bulgaro, a marzo 2014. Bogdan Aurescu e Meglena Kuneva hanno avuto anche uno scambio di opinioni sulle prospettive della soluzione del dossier di ingresso di Romania e Bulgaria nell’Area Schengen.
Bucarest — I romeni hanno celebrato oggi il 165esimo anniversario della nascita del loro poeta nazionale, Mihai Eminescu (1850-1889), considerato l’ultimo grande rappresentante del Romanticismo europeo. Per l’occasione, è stata celebrata anche la Giornata della Cultura Nazionale, istituita dal Parlamento nel 2010, su proposta dell’Accademia Romena. Come ogni anno, le missioni diplomatiche e consolari, accanto agli istituti culturali romeni all’estero, hanno ospitato eventi speciali dedicati a questa festa. L’anniversario di Eminescu è stato celebrato ufficialmente anche nella confinante Moldova e nelle comunità romene all’estero.