14/12/2024
Politica: un passo in avanti nei negoziati tra i partiti pro-europei sulla struttura del nuovo governo / Fondi europei: la Romania ha incassato 1,9 miliardi di euro dai fondi strutturali e di coesione stanziati nell'anno finanziario 2021-2027 / Rivoluzione 1989: dal 15 al 20 dicembre Timişoara celebra il 35° anniversario della rivoluzione anticomunista
Newsroom, 14.12.2024, 17:04
Politica – A Bucarest i negoziati tra i partiti pro-europei sono andati avanti per quanto riguarda la struttura del nuovo governo. Il PSD avrà sette ministeri, il PNL quattro, l’USR tre e l’UDMR due, ha dichiarato il primo vicepresidente dei socialdemocratici, Sorin Grindeanu. Per ora non è stata presa una decisione su quali ministeri andranno a ciascun partito e sui nomi dei futuri ministri. D’altro canto, il PSD e l’UDMR sostengono la versione di un candidato unico della coalizione alle elezioni presidenziali. Dopo l’annullamento del voto alle presidenziali da parte della Corte Costituzionale, il futuro esecutivo dovrà fissare, entro la fine dell’anno, il calendario delle elezioni presidenziali, secondo l’UDMR. I partiti filo-europei sperano di formare un governo entro Natale.
Fondi europei – La Romania ha incassato 1,9 miliardi di euro dai fondi strutturali e di coesione stanziati nell’anno finanziario 2021-2027, e il tasso di assorbimento generale, del 6,11%, la colloca al livello della media dell’Unione Europea, del 6,19%, ha annunciato il ministro degli Investimenti e dei Progetti Europei, Adrian Câciu. Nei programmi gestiti a livello centrale, l’assorbimento dei fondi strutturali e di coesione è ad un livello più elevato, rispettivamente del 7,3%, ha spiegato Câciu in un post su Facebook. Lui ha sottolineato che la Romania deve ancora recuperare sui Programmi Regionali, dove il tasso di assorbimento è del 3,2%. Egli si è dichiarato convinto che il modello che l’attuale coalizione PSD – PNL ha stabilito in termini di gestione e implementazione dei fondi europei, compreso il loro decentramento, sarà portato avanti dalla futura coalizione governativa, e il tasso di assorbimento dei fondi europei sarà costante in modo da ripetere il successo dell’assorbimento del denaro europeo nell’esercizio 2014-2020.
Deficit commerciale – Secondo i dati pubblicati dalla Banca Centrale, il deficit commerciale della Romania nei primi dieci mesi dell’anno è stato di 5,5 miliardi di euro superiore rispetto allo stesso periodo del 2023. Più della metà di questo deficit è la conseguenza dell’aumento delle importazioni di beni. Dai dati della Banca Centrale della Romania risulta inoltre che il debito estero totale è aumentato di oltre 18 miliardi di euro e ha superato il valore di 186 miliardi. Gli analisti dicono che, insieme all’altissimo deficit di bilancio, questi sono i principali problemi dell’economia romena, che devono essere risolti allo stesso tempo, il che è molto difficile. Loro ritengono che attraverso un corretto aggiustamento del bilancio, le spese diminuirebbero e le entrate aumenterebbero attraverso l’eliminazione della corruzione e un corretto sistema fiscale.
Parlamento – I senatori e i deputati romeni entrano da lunedì nell’ultima settimana di attività dell’attuale legislatura, con molti disegni di legge rimasti incompiuti. Fino all’inizio dell’attività del nuovo Parlamento, la Camera dei Deputati dovrebbe adottare il nuovo Codice Forestale, che è all’ordine del giorno da diversi mesi. Il codice rappresenta un obiettivo inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e una priorità del Governo, secondo il quale andrebbe adottato entro la fine dell’anno. Il progetto prevede, tra le altre cose, la confisca delle auto che trasportano legname rubato dalle foreste, la creazione di cinture verdi intorno alle grandi città, il diritto di prelazione e materiali di qualità a un prezzo conveniente per i produttori di mobili del Paese, l’obbligo di video sorveglianza delle strade forestali e il divieto di taglio raso in tutte le aree protette. D’altro canto, il Senato dovrebbe votare sui progetti che propongono la sanzione per un cumulo di funzioni finanziate dal bilancio dello Stato o la riduzione a due del numero dei mandati dei capi dei servizi segreti. Gli attuali parlamentari restano in carica fino al 20 dicembre, data in cui è prevista anche la prima sessione della nuova legislatura, nella formula che è risultata in seguito alle elezioni del 1° dicembre.
Rivoluzione 1989 – Timişoara celebra il 35° anniversario della rivoluzione anticomunista del dicembre 1989, scoppiata in questa città della Romania occidentale. All’insegna dei “35 anni di libertà”, dal 15 al 20 dicembre si terranno ampi eventi commemorativi dedicati agli eroi martiri, ma anche eventi che celebreranno tre decenni e mezzo da quando Timişoara divenne la prima città romena libera dal comunismo. Il programma prevede, come ogni anno, messe, deposizioni di corone, mostre e proiezioni di film. Domenica alla Filarmonica Banatul è previsto un concerto intitolato Requiem in Memoriam, lunedì avrà luogo l’inaugurazione del Portale della Libertà, un’installazione luminosa che riprodurrà i suoni della Rivoluzione, seguita dalla tradizionale marcia “Gli eroi non muoiono mai”. Martedì sarà giorno di lutto, e il 20 dicembre le manifestazioni si concluderanno con il concerto “Rock for revolution”.
Decesso – L’attore romeno Mircea Diaconu è morto all’età di 74 anni, in seguito ad una grave malattia. Diaconu ha interpretato ruoli sui palcoscenici di due dei più importanti teatri di Bucarest, Bulandra e Nottara, e ha avuto numerosi ruoli in film. Nel 1990, subito dopo la Rivoluzione, è stato il primo attore romeno a dimettersi, diventando un libero professionista. E’ stato anche insegnante e ha svolto un’intensa attività editoriale e giornalistica. Mircea Diaconu è stato parlamentare, eurodeputato e ministro.