14.12.2018
Sfiducia – Una mozione di sfiducia al governo PSD-ALDE, presieduto dalla socialdemocratica Viorica Dăncilă, è stata inoltrata oggi al Parlamento di Bucarest. Il documento è firmato da 163 senatori e deputati delle opposizioni di destra – PNL, USR, PMP, nonchè da parlamentari non iscritti ad alcuna componente. L’adozione della sfiducia richiede 233 voti. I firmatari definiscono il gabinetto Dăncilă un raggruppamento criminale, che si propone di annientare lo stato di diritto e sta dinamitando la stabilità politica ed economica della Romania, in un periodo di instabilità internazionale. Gli inizatori affermano che la sfiducia non rappresenta una richiesta dell’opposizione, bensì un’emergenza nazionale, e su coloro che tenteranno di bocciarla peserà una responsabilità storica. Una sfiducia inoltrata prima del semestre romeno di presidenza del Consiglio UE è un segnale negativo inviato dal Paese, ritiene la premier Dăncilă, che non si dimostra preoccupata per il suo Gabinetto. Il dibattito e il voto sono previsti per la settimana prossima.
România Internațional, 14.12.2018, 16:58
Sfiducia – Una mozione di sfiducia al governo PSD-ALDE, presieduto dalla socialdemocratica Viorica Dăncilă, è stata inoltrata oggi al Parlamento di Bucarest. Il documento è firmato da 163 senatori e deputati delle opposizioni di destra – PNL, USR, PMP, nonchè da parlamentari non iscritti ad alcuna componente. L’adozione della sfiducia richiede 233 voti. I firmatari definiscono il gabinetto Dăncilă un raggruppamento criminale, che si propone di annientare lo stato di diritto e sta dinamitando la stabilità politica ed economica della Romania, in un periodo di instabilità internazionale. Gli inizatori affermano che la sfiducia non rappresenta una richiesta dell’opposizione, bensì un’emergenza nazionale, e su coloro che tenteranno di bocciarla peserà una responsabilità storica. Una sfiducia inoltrata prima del semestre romeno di presidenza del Consiglio UE è un segnale negativo inviato dal Paese, ritiene la premier Dăncilă, che non si dimostra preoccupata per il suo Gabinetto. Il dibattito e il voto sono previsti per la settimana prossima.
Consiglio Europeo – Il bilancio pluriennale dell’UE, il mercato unico, la migrazione e le relazioni esterne, la Brexit e l’eurozona: questi i temi centrali del Consiglio Europeo di Bruxelles, che sottolinea nelle conclusioni che servono maggiori sforzi per assicurarsi che il mercato unico offre una base solida per un’Unione più fiduciosa e autonoma in un ambiente globale difficile. In riferimento alla migrazione, i leader europei si sono pronunciati per una maggiore vigilanza su tutte le rotte esistenti o emergenti, dati i flussi flussi migratori in crescita dalle regioni orientali e occidentali del Mediterraneo. Presente al vertice, il presidente romeno Klaus Iohannis ha sottolineato l’importanza della Politica di Coesione e della Politica Agricola Comune nel contesto del nuovo bilancio pluriennale dell’UE. D’altra parte, Klaus Iohannis si è intrattenuto con la premier britannica Theresa May sull’accordo per la Brexit e sulla situazione della comunità romena in Gran Bretagna. Iohannis ha fatto riferimento al fatto che l’accordo di ritiro rappresenterà un punto importante per la tutela dei diritti delle persone che soggiornano, lavorano o studiano in questo Paese. Dal canto suo, Theresa May ha apprezzato l’opportunità del dialogo con Klaus Iohannis, dal momento che la Brexit sarà ufficializzata durante la presidenza romena del Consiglio UE.
Investimenti – I dati pubblicati oggi dalla Banca Centrale indicano che, nei primi 10 mesi dell’anno, gli investimenti diretti stranieri in Romania sono aumentati del 9,74% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Gli investimenti dei non residenti ammontano a 4,56 miliardi di euro, rispetto ai 4,15 miliardi nel 2017. D’altra parte, l’Ufficio Nazionale del Registro del Commercio ha annunciato che, sempre nei primi mesi del 2018, il numero delle nuove aziende a capitale straniero in Romania è diminuito del 3,6%.
Peste suina – La peste suina africana è stata confermata in quasi 300 località di 18 provincie della Romania. Gli oltre 1.000 focolai accertati hanno colpito 18 allevamenti commerciali. In più di 500 i casi, la malattia è stata individuata nei cinghiali selvatici. L’Ente Nazionale di Sanità Veterinari ha confermato l’eliminazione di 12 focolai e ribadisce che tutti gli animali contagiati vanno abbattuti. I proprietari saranno risarciti nelle condizioni previste dalla legge.
Rivoluzione – A Timisoara, le manifestazioni dedicate al 29/o anniversario del crollo del comunismo sono iniziate alla sede della Filarmonica Banatul con una mostra, la presentazione di un libro e l’avvio del concorso Le più illustrative opere d’arte figurativa della Rivoluzione Romena. Domani, gli abitanti della città sono attesi alla Marcia della Libertà e a un dibattito sulle prime proteste che accesero la rivolta anticomunista. Il Consiglio locale si riunirà domenica in seduta festiva per commemorare gli eroi. Le manifestazioni culmineranno il 20 dicembre, data alla quale Timisoara è diventata la prima città libera dal comunismo in Romania. La Rivoluzione anticomunista è scoppiata a Timisoara il 16 dicembre 1989 dilagando, dal 21 dicembre, anche in altre città di tutto il Paese. Complessivamente, oltre 1.000 persone hanno perso la vita e più di 3.000 sono rimaste ferite. La Romania fu l’unico Paese dell’est in cui il cambiamento di regime è avvenuto con violenza. L’ex dittatore comunista Nicolae Ceausescu e la consorte Elena vennero giustiziati.
Estradizione negata – La Corte d’Appello di Bucarest ha respinto la richiesta delle autorità turche relativa all’estradizione di Kamil Demirkaya, giornalista della pubblicazione Zaman Romania, motivando che non sono riunite le condizioni neccessarie. Il 6 dicembre, Demyrkaya aveva dichiarato davanti alla Corte d’Appello che non vuole essere estradato, in quanto in Turchia la giustizia non funziona. Il giornalista ha spiegato che, ufficialmente, le autorità turche lo accusano di aver scaricato sul cellulare un’applicazione utilizzata dai sostenitori del predicatore Fetullah Gulen. Il giornalista turco vive a Bucarest con la moglie e il figlio.
Pallamano – La nazionale femminile della Romania è stata sconfitta dalla Russia (28-22) nelle semifinali degli Europei di pallamano, in corso in Francia. Grazie alla qualificazione fino alla penultima fase della competizione, la Romania ottiene anche la partecipazione ai Mondiali che si terranno l’anno prossimo in Giappone. La leader della nazionale romena, Cristina Neagu, non ha giocato a causa dell’incidente subito nei giorni scorsi durante il match con l’Ungheria. La Romania e la Russia sono guidate da due dei più prestigosi allentatori di livello mondiale, rispettivamente lo spagnolo Ambros Martin e il leggendario Evgeni Trefilov. Ai Mondiali del 2007, sempre sotto la direzione di Trefilov, la Russia ha sconfitto la Romania nelle semifinali (30-20).
Meteo – Da questa notte, in Romania arrivano il maltempo e le nevicate, con un’allerta di livello giallo in 18 provincie e arancione in altre 9. Le zone interessate si trovano nell’ovest, centro e sud della Romania. Le massime di domani oscileranno tra i -3 e 9 gradi.