14.12.2016
Bucarest — Il presidente romeno Klaus Iohannis ha havuto un primo round di consultazioni con una parte dei partiti politici che hanno ottenuto l’ingresso nel Parlamento in seguito alle elezioni dell 11 dicembre. Il Partito Social Democratico e l’Alleanza Liberali e Democratici, che detengono anche la maggioranza, non hanno partecipato, invocando vizi di procedura sulla base legale dell’invito. Il rifiuto è stato qualificato come un ’’ atteggiamento scortese ‘’ da parte del capo dello stato. Egli ha incontrato i rappresentanti del Partito Nazionale Liberale, Unione Salvate Romania, Unione Democratica dei Magiari di Romania, Partito Movimento Popolare e del gruppo delle minoranze nazionali. Iohannis ha sottolineato che, se entro la fine della settimana arriveranno i risultati finali delle elezioni, la prossima settima potrebbe convocare il Parlamento. Alle consultazioni i liberali hanno affermato che dal punto di vista economico, il PSD non puo’ rappresentare una soluzione per il benessere dei cittadini. Il presidente dell’ Unione Salvate Romania, Nicusor Dan ha dichiarato che la formazione che guida non voterà per un governo formato attorno al PSD e al suo leader, Liviu Dragnea.L’ Unione Democratica dei Magiari di Romania ha annunciato che non si trova alla ricerca di poltrone ministeriali o di carche, bensi di partner nel Parlamento per l’applicazione del suo programma politico mentre il presidente del Partito Movimento Popolare, Traian Basescu ha informato il capo dello stato, Klaus Iohannis che il suo partito accetterà qualsiasi soluzione politica contro i social democratici. Il Partito Social Democratico ha vinto in modo autoritario le elezioni legislative di domenica con quasi il 46%, seguito dal Partito Nazionale Liberale con poco più del 20%, dall’USR, ALDE,PMP e UDMR.
România Internațional, 14.12.2016, 16:42
Bucarest – La Corte Costituzionale romena ha respinto oggi le contestazioni formulate dal Governo e dal PNL sulla legge che modifica lordinanza sulla retribuzione dei dipendenti dello stato e che prevede un aumento del 15% degli stipendi nei settori sanità ed istruzione. Secondo il Govrerno la legge non rispetta tre capitoli della Costituzione che prevedono la separazione dei poteri nello Stato e il fatto che nessuna spesa pubblica non puo essere approvata senza che sia stabilita la fonte del finanziamento. Sempre oggi, la Corte Costituzionale ha rimandato una decisione sulla costituzionalità della legge che prevede leliminazione di 102 tasse non fiscali, inoltrata dal leader del PSD, Liviu Dragnea. La legge è stata contestata dal Presidente Klaus Iohannis. Il capo dello stato ha precisato che lelimiminazione delle tasse potrebbe intaccare sulla sopravvivenza di alcune istituzioni pubbliche e avrebbe un impatto troppo pesante sul bilancio.
Chisinau – Il presidente della Moldova, Nicolae Timofti è stato decorato con la più alta distinzione rilasciata dallo stato romeno per il contributo personale allo sviluppo dei rapporti di amicizia e collaborazione tra Romania e Moldova. Il decreto del Presidente Iohannis di decorazione è stato presentato dall’ambasciatore della Romania a Chisinau, Daniel Ionita. La distinzione, ha dichiarato Timofti, ci da maggiore fiducia per realizzare tutto il possibile per il bene di tutto il popolo sulle sponde del fiume Prut. Egli si è detto convinto che, un giorno, Romania e Moldova saranno insieme.
Bucarest – La Romania consoliderà la sua difesa al Mar Nero nel contesto dellaumento della presenza militare della Russia nella regione, ha dichiarato il ministro romeno della difesa, Mihnea Motoc per lAssociated Press affermazione prelevata anche dal quotidiano americano The New York Times. Egli ha menzionato che la Romania inizierà a stanziare il 2% del PIL alla Difesa a partire dal 2017. Sullo sfondo del peggiormaneto dei rapporti tra Mosca e Occidente dopo lannessione della penisola Crimeea da parte della Russia la NATO ha creato a Bucarest , lanno scorso, lUnità di Integrazione delle Forze NATO ed ha attivato il Comando multinazionale della Divisione Sud-Est. Le misure fanno parte del Piano di azione dellAlleanza per la crescita della capacità operativa, adottato al Vertice Nato svolto nel Galles nel 2014.