14.12.2015
Bucarest – Il ddl della Finanziaria 2016 è entrato, oggi, al dibattito della plenaria del Parlamento, senza modifiche importanti rispetto alla variante inviata dal Governo. Le Commissioni Bilancio hanno dato il via libera, allunanimità, al ddl inoltrato dal Governo. Sono stati accettati pochi emendamenti e senza un impatto finanziario significativo. Le più intense discussioni hanno riguardato il budget del Ministero dei Trasporti, molti parlamentari cercando di sostenere progetti locali, di infrastruttura. Il voto finale sul budget sarà dato mercoledi.
România Internațional, 14.12.2015, 16:21
Bucarest — Il presidente Klaus Iohannis participerà, martedi’, a Bucarest, al Galà anniversario “60 anni dall’adesione della Romania all’Organizzazione delle Nazioni Unite”. Il 14 dicembre del 1955 era adottata la Risoluzione 995 dell’Assemblea Generale dell’Onu con cui la Romania, accanto ad altri 15 stati, era accolta come membro attivo dell’Onu, con iniziative e proposte costruttive di azione nei tre principali campi di attivita’: la pace e la sicurezza internazionale, lo sviluppo e i diritti umani.
Bucarest – Unaltra persona ferita nellincendio dello scorso 30 ottobre nel club bucarestino Colectiv è deceduta ieri. Si tratta di una donna ricoverata in un ospedale in Germania, dove era stata trasferita tre settimane fa. Il bilancio delle persone morte in seguito allincendio nel club Colectiv è giunto a 61 morti. Attualmente, 21 feriti sono ricoverati in ospedali allestero, e 22 negli ospedali romeni. Il Ministero della Salute analizza la possibilità di costruire un nuovo ospedale per i grandi ustionati a Bucarest. Attraverso un programma con la Banca Mondiale, saranno realizzati tre simili centri a Iassi (nel nord-est), a Târgu Mureş (centro) e Timişoara (ovest).
Bruxelles — Il capo della diplomazia romena, Lazăr Comănescu, ha partecipato, oggi, a Bruxelles, alla riunione dei ministri degli Esteri Ue. Nel contesto delle discussioni sul Partenariato per l’Est, Comanescu ha parlato della necessità che la Moldova, repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona, acceleri gli sforzi per la formazione di un governo stabile pro-europeo, che continui le riforme avviate. Nella visione del ministro romeno degli Esteri, l’iter europeo della Moldova è l’unico atto a rispondere adeguatamente alle richieste della società moldava di trasparenza, riforma e prosperità. D’altra parte, durante l’incontro tra i ministri degli Esteri Ue e il collega turco Mevlut Cavuşoglu, Lazăr Comănescu ha salutato il contributo di Ankara al sostegno degli sforzi internazionali per la soluzione dei conflitti in Siria e Libia.
Bruxelles — La Romania si annovera tra gli stati Ue in cui la produzione industriale è cresciuta ad ottobre — stando ai dati comunicati, oggi, dall’Eurostat. Il nostro Paese ha registrato una crescita del 2,5% rispetto allo stesso periodo del 2014, collocandosi al 12esimo posto nella classifica dei Paesi comunicari a seconda di questo indicatore. Ad ottobre, invece, la produzione industriale della Romania ha registrato un declino dello 0,1% rispetto al precedente mese. Le maggiori crescite della produzione industriale si sono registrate in Irlanda — del 14,6% – e Lituania — del 6,5%, e il più significativo declino in Olanda — meno il 2,6%.
Chişinău – Il leader interinale del Partito Liberal-Democratico della Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona), lex premier Valeriu Streleţ, ha annunciato ieri sera che il suo partito parteciperà ai negoziati politici per la formazione di una nuova maggioranza parlamentare e del nuovo governo. Il Partito Liberal-Democratico della Moldova non rinuncerà però alle tre condizioni espresse in precedenza: la designazione di un premier non affiliato politicamente, la depoliticizzazione delle istituzioni statali e le dimissioni delle persone con incarichi dirigenziali implicate nella massiccia frode bancaria. Lex esecutivo, presieduto da Valeriu Streleţ, è stato destituito attraverso una mozione di sfiducia promossa dai socialisti e comunisti dellOpposizione pro-russa, ma votata anche dai democratici. La Corte Costituzionale ha annunciato che il Parlamento di Chişinău può essere sciolto se non riesce a validare un nuovo governo entro la fine di gennaio 2016. (traduzione di Adina Vasile)