14.11.2021 (aggiornamento)
Coronavirus – La curva epidemiologica in Romania continua a scendere. Oggi sono stati riferiti poco più di 3.000 nuovi contagi dal SARS-CoV-2, e 233 decessi in 24 ore, di cui 10 precedenti. Dei 15.139 pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie, 1.731 stanno nelle terapie intensive, in lieve calo rispetto al giorno precedente. A livello nazionale, il tasso di contagio è sceso al 5,55. Solo in 8 province e nella capitale Bucarest l’incidenza relativa agli ultimi 14 giorni supera 6 casi per mille abitanti. La Direzione di Pubblica Sanità ha annunciato che si tratta del 23/o giorno di discesa nel tasso di contagio nella Capitale, che il 22 ottobre aveva raggiunto il picco del 16,54. Intanto, da domani vanno a lezioni in presenza gli alunni di quasi il 72% degli asili e delle scuole, con almeno il 60% del personale vaccinato anti-Covid. Gli altri proseguiranno la didattica online.
România Internațional, 14.11.2021, 16:41
Coronavirus – La curva epidemiologica in Romania continua a scendere. Oggi sono stati riferiti poco più di 3.000 nuovi contagi dal SARS-CoV-2, e 233 decessi in 24 ore, di cui 10 precedenti. Dei 15.139 pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie, 1.731 stanno nelle terapie intensive, in lieve calo rispetto al giorno precedente. A livello nazionale, il tasso di contagio è sceso al 5,55. Solo in 8 province e nella capitale Bucarest l’incidenza relativa agli ultimi 14 giorni supera 6 casi per mille abitanti. La Direzione di Pubblica Sanità ha annunciato che si tratta del 23/o giorno di discesa nel tasso di contagio nella Capitale, che il 22 ottobre aveva raggiunto il picco del 16,54. Intanto, da domani vanno a lezioni in presenza gli alunni di quasi il 72% degli asili e delle scuole, con almeno il 60% del personale vaccinato anti-Covid. Gli altri proseguiranno la didattica online.
Politica – Il Partito Nazionale Liberale (PNL, al governo) e il Partito Socialdemocratico (PSD, all’opposizione) hanno proseguito oggi i negoziati per finalizzare un programma congiunto di governo. Sono stati compiuto dei passi in avanti nei negoziati sul capitolo Lavoro, ha dichiarato il leader liberale e premier ad interim Florin Cîţu, spiegando che è stato convenuto anche un pacchetto sociale il cui impatto sul bilancio dello Stato sarà calcolato nel successivo periodo. Da parte sua, il leader socialdemocratico, Marcel Ciolacu, ha sottolineato che dal 1 gennaio aumenteranno le pensioni e gli assegni familiari. Sono ancora in corso in negoziati in materia di Finanze e Giustizia. Una volta ultimato il programma governativo, seguiranno i colloqui sulla ripartizione dei ministeri e sulla nomina di un candidato premier. Marcel Ciolacu ha spiegato che il PNL e il PSD dovrebbero presentare due proposte al capo dello stato Klaus Iohannis che, ai sensi della Costituzione, designerà il candidato all’incarico di primo ministro. Dopo il ritiro dell’Unione Salvate Romania (USR) dal governo, a settembre, il gabinetto di minoranza PNL-UDMR è stato sfiduciato a ottobre in seguito ad una mozione inoltrata dal PSD e votata anche dall’USR. Finora sono falliti due tentativi di formare un nuovo governo di minoranza (USR e PNL-UDMR).
UE – Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, parteciperà domani a Bruxelles alla riunione del Consiglio Affari Esteri, incentrato sulle situazioni in Bielorussia, Balcani occidentali e gli sviluppi nella regione del Sahel. Il MAE precisa in un comunicato che, in riferimento alla situazione in Bielorussia, Bogdan Aurescu esprimerà la solidarietà della Romania alla Polonia, alla Lituania e alla Lettonia, gli stati comunitari che si confrontano con la crescita del numero di migranti ai confini con la Bielorussia. Il capo della diplomazia romena sosterrà l’adozione quanto più rapida di ulteriori sanzioni contro il regime di Minsk. Il ministro presenterà la valutazione della Romania sulle evoluzioni in materia di sicurezza nel Vicinato Est, la regione del Mar Nero compresa. Inoltre, Bogdan Aurescu parteciperà alla ministeriale del Partenariato Orientale, accanto ai colleghi dell’UE e degli stati partner – Armenia, Azerbaigian, Georgia, Repubblica di Moldova e Ucraina. Il ministri romeno esprimerà il sostegno di Bucarest all’integrità territoriale dell’Ucraina e incoraggerà le autorità di Kiev a mantenere il ritmo sostenuto nelle riforme, ai sensi degli impegni assunti nell’Accordo di Associazione UE-Ucraina.
Gas – Nei primi nove mesi dell’anno, la Romania ha importato una quantità di gas naturale di 2,057 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep), di circa il 60% in più rispetto al corrispondente periodo del 2020. Lo rilevano i dati resi noti dall’Istituto Nazionale di Statistica. Nello stesso periodo, la produzione interna di gas naturale è ammontata a 5,402 milioni tep, superiore dell’1,2% rispetto al periodo gennaio-settembre 2020. Per il 2021, la Commissione Nazionale di Strategia e Prognosi stima una produzione di 7,4 milioni tep e importazioni di 2,32 milioni tep, in aumento rispettivamente dell’1,5% e 38% nei confronti del 2020.
Difesa – Gli Stati Uniti continueranno la politica a sostegno dei loro alleati e partner al Mar Nero, per rafforzare la dissuasione e garantire che azioni come quelle svolte negli ultimi anni dalla Russia, non andranno più avanti. Lo ha dichiarato ieri, in un’intervista all’agenzia Agerpres, l’incaricato d’affari ad interim dell’Ambasciata USA in Romania, David Muniz, presente a bordo dell’USS Mount Whitney, la nave comando della VI Flotta statunitense, arrivata venerdì nel porto romeno di Costanza, insieme al cacciatorpediniere USS Porter, per operazioni marittime di routine accanto a partner e alleati NATO. Sette navi militari delle forze navali di Romania, USA, Turchia e Ucraina hanno partecipato venerdì ad un’esercitazione nelle acque internazionali del Mar Nero, al largo delle coste romene. L’esercitazione ha determinato anche la reazione della Russia. Il presidente Vladimir Putin ha dichiarato, in un’intervista trasmessa ieri, che si tratta di esercitazioni non pianificate della NATO, che rappresentano una seria sfida per Mosca.